[Buone Notizie ­ Testata]

Città del Vaticano, 7 febbraio 1999 Servizio sperimentale

In Africa continua il martirologio
Proprio pochi giorni prima della celebrazione della Giornata della Vita Consacrata, un'altra drammatica notizia è giunta dalla Sierra Leone. Due religiose, prese in ostaggio insieme con altre consorelle ed alcuni religiose, sono state trovate uccise. Il loro sangue si è aggiunto a quello di tanti altri eroici testimoni del Vangelo che, in questi ultimi anni e soprattutto in Africa, hanno offerto la vita per annunciare il Vangelo di Cristo. È una schiera di uomini e di donne, che - condividendo la stessa sorte delle popolazioni tra le quali svolgevano la loro missione religiosa e caritativa - sono divenuti autentici profeti di speranza tra gli orrori della guerra. Una speranza che con il loro sangue continuerà a crescere.
   
La "festa"
della Vita Consacrata

Martedì 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, la Chiesa ha celebrato la terza Giornata della Vita Consacrata. È un appuntamento liturgico particolarmente significativo attraverso il quale si esprime la riconoscenza di tutto il Popolo di Dio per quegli uomini e quelle donne che hanno scelto di seguire Cristo in modo radicale: nella povertà, nella verginità e nell'obbedienza.
Di questa affettuosa e commossa riconoscenza si è fatto interprete Giovanni Paolo II nell'omelia della Santa Messa presieduta a suo nome dal Cardinale Eduardo Martínez Somalo, nella Basilica di San Pietro. Ecco alcuni passi del testo del Papa:

«In questo momento, il mio pensiero va con speciale affetto a tutti i consacrati in ogni parte della terra: si tratta di uomini e donne che hanno scelto di seguire in modo radicale Cristo nella povertà, nella verginità e nell'obbedienza. Penso agli ospedali, alle scuole, agli oratori, dove essi operano in atteggiamento di completa dedizione al servizio dei fratelli per il Regno di Dio; penso alle migliaia di monasteri, nei quali si vive la comunione con Dio in un intenso ritmo di preghiera e di lavoro; penso ai laici consacrati, testimoni discreti nel mondo, e ai tanti in prima linea tra i più poveri e gli emarginati»;

«Come non ricordare qui i religiosi e le religiose che, anche di recente, hanno versato il loro sangue mentre svolgevano un servizio apostolico spesso difficile e disagiato? Fedeli alla loro missione spirituale e caritativa, hanno unito il sacrificio della loro vita a quello di Cristo per la salvezza dell'umanità. Ad ogni persona consacrata, ma specialmente a loro, è dedicata oggi la preghiera della Chiesa. Essa rende grazie per il dono di questa vocazione e ardentemente lo invoca: le persone consacrate, infatti, contribuiscono in modo determinante all'opera della evangelizzazione, conferendo ad essa la forza profetica che proviene dalla radicalità della loro scelta evangelica».

    In ricordo di don Graziano Muntoni Dall'Arcidiocesi di Oristano ci viene segnalata un'iniziativa in ricordo di don Graziano Muntoni, il vicario parrocchiale di Orgosolo ucciso la vigilia di Natale dello scorso anno. Si tratta di un sito internet nel quale sono raccolte testimonianze e documenti sulla vita e l'opera del sacerdote. Le pagine ancora in fase di allestimento possono essere consultate all'indirizzo:

http://members.it.tripod.de/ graz1ano/dongraziano.html

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