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Città del Vaticano, 2 gennaio 2000 Servizio sperimentale

     
La Porta Santa è aperta

Il Grande Giubileo del Duemila è incominciato. La Porta Santa è aperta e milioni di pellegrini già in questi primi giorni l'hanno attraversata. Dalla Basilica di San Pietro a quelle di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore, ovunque si avverte la fede gioiosa e commovente del popolo di Dio, un popolo in ginocchio dinanzi al mistero compiutosi duemila anni fa dell'Incarnazione del Verbo di Dio.
E' un cammino di conversione e di testimonianza che Giovanni Paolo II ha spalancato nella Notte di Natale. Prendendo per mano l'umanità che si affaccia sul terzo millennio, il Successore di Pietro ha voluto aprire personalmente ed attraversare per primo la Porta Santa delle Basiliche Patriarcali di Roma. A San Pietro nella Notte Santa, a San Giovanni in Laterano il giorno di Natale, a Santa Maria Maggiore il 1 gennaio, solennità della Madre di Dio. E lo farà ancora il 18 gennaio, all'inizio della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.
E' un gesto simbolico - come il Papa ha spiegato nel Messaggio Urbi et Orbi -, che «mette in luce con singolare eloquenza un elemento già contenuto nel mistero del Natale: Gesù, nato da Maria nella povertà di Betlemme, Lui, il Figlio eterno che ci è stato donato dal Padre, è, per noi e per tutti, la Porta! La Porta della nostra salvezza, la Porta della vita, la Porta della pace!».
E' questo l'annuncio del Grande Giubileo dell'Anno Duemila. La grande verità che sta toccando e trasformando i cuori di tanti uomini.

    I testi delle omelie di Giovanni Paolo II in formato rtf

  • San Pietro in Vaticano
    24 dicembre

  • San Giovanni in Laterano
    25 dicembre

  • Santa Maria Maggiore
    1 gennaio
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