[Buone Notizie - Testata]

Città del Vaticano, 30 luglio 2000 Servizio sperimentale

«...Nel Messaggio che ho inviato al mondo intero per questa giornata giubilare, sulle orme dei miei Predecessori e nello spirito dell'Anno Santo, ho invocato per voi un segno di clemenza, attraverso una "riduzione della pena". L'ho chiesto nella profonda convinzione che una tale scelta costituisce un segno di sensibilità verso la vostra condizione, capace di incoraggiare l'impegno del pentimento e di sollecitare il personale ravvedimento. In questa prospettiva, rivolgo a ciascuno il mio augurio più cordiale... Una parola vorrei ancora aggiungere: non possiamo dimenticare che questo carcere romano porta il nome "Regina Coeli". E questo nome suscita una grandissima speranza. Auguro questa speranza, che viene dalla Regina Coeli, a tutti voi».
(Giovanni Paolo II, al termine della Santa Messa nel carcere di Regina Coeli, 9 luglio 2000)
   
Il Giubileo nelle Carceri

Tra i detenuti di Regina Caeli Giovanni Paolo II ha celebrato il Giubileo nelle carceri. Per loro, domenica 9 luglio, ha celebrato la Santa Messa e per tutti i carcerati del mondo ha rinnovato ai responsabili degli Stati l'invito a compiere un gesto di clemenza.
Questi alcuni punti nodali dell'omelia tenuta dal Santo Padre:
"Ero... carcerato..." (Mt 25, 35-36) - «Queste parole di Cristo sono risuonate oggi per noi nel brano evangelico poc'anzi proclamato. Esse richiamano dinanzi agli occhi della nostra mente l'immagine di Cristo effettivamente carcerato»;
"Ero... carcerato e siete venuti a trovarmi" - «Egli chiede di essere incontrato in voi, come in tante altre persone toccate dalle varie forme della sofferenza umana: "Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me"»;
"Al centro di questo Giubileo c'è Cristo, il detenuto; al tempo stesso, c'è Cristo il legislatore" - «Egli è colui che stabilisce la Legge, la proclama e la consolida. Tuttavia non lo fa con prepotenza, ma con mitezza. Cura ciò che è malato, rafforza ciò che è spezzato»;
"È doveroso accogliere il messaggio della Parola di Dio nel suo significato integrale" - «Il "carcere" da cui il Signore viene a liberarci è, in primo luogo, quello in cui si trova incatenato lo spirito. Prigione dello spirito è il peccato»;
"Occorre che lo Spirito Santo pervada questo carcere" - In esso «ci incontriamo e tutte le prigioni del mondo».

   

In rete

Il Messaggio di Giovanni Paolo II per il Giubileo nelle Carceri

L'omelia del Santo Padre durante la Messa nel carcere romano di Regina Caeli

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