Città del Vaticano, 30 luglio 2000 | Servizio sperimentale |
«...Nel Messaggio che ho inviato al mondo intero per questa giornata giubilare, sulle orme dei miei Predecessori e nello spirito dell'Anno Santo, ho invocato per voi un segno di clemenza, attraverso una "riduzione della pena". L'ho chiesto nella profonda convinzione che una tale scelta costituisce un segno di sensibilità verso la vostra condizione, capace di incoraggiare l'impegno del pentimento e di sollecitare il personale ravvedimento. In questa prospettiva, rivolgo a ciascuno il mio augurio più cordiale... Una parola vorrei ancora aggiungere: non possiamo dimenticare che questo carcere romano porta il nome "Regina Coeli". E questo nome suscita una grandissima speranza. Auguro questa speranza, che viene dalla Regina Coeli, a tutti voi». (Giovanni Paolo II, al termine della Santa Messa nel carcere di Regina Coeli, 9 luglio 2000) |
Tra i detenuti di Regina Caeli Giovanni Paolo II ha celebrato il Giubileo nelle carceri. Per loro, domenica 9 luglio, ha celebrato la Santa Messa e per tutti i carcerati del mondo ha rinnovato ai responsabili degli Stati l'invito a compiere un gesto di clemenza.
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In rete Il Messaggio di Giovanni Paolo II per il Giubileo nelle Carceri L'omelia del Santo Padre durante la Messa nel carcere romano di Regina Caeli |
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