«Vergine Santissima, Alba dei tempi nuovi, aiutaci a guardare con fede la storia passata e l'anno che inizia. Stella del terzo millennio, guida i nostri passi verso Cristo, il Vivente "ieri, oggi e sempre", e rendi la nostra umanità, che trepidante avanza nel nuovo millennio, sempre più fraterna e solidale» (La preghiera di Giovanni Paolo II alla Mezzanotte di Capodanno)
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Ripartire
«Ripartire». È la parola-cardine dell'articolato e ricco messaggio che in queste ore il Santo Padre sta consegnando ai credenti e a quanti, pur non credenti, sono attenti con rispetto e con pensosità al suo Magistero. Ripartire dal Grande Giubileo; ripartire dalla Porta varcata per «annunciare il Vangelo» al Terzo Millennio. «Dobbiamo ripartire da Lui ha detto il Papa ed essere i suoi testimoni nel futuro che ci attende». L'inizio del nuovo millennio e del prossimo futuro è intimamente innestato nell'evento giubilare. È senza significato parlare di un millennio dopo il Giubileo. Il Terzo Millennio è nel Grande Giubileo. Ne porta i connotati, i valori, il senso. Il Grande Giubileo è l'atto di nascita del Terzo Millennio Cristiano. Non atteggiamento apocalittico, non senescenza, non stanchezza, non languore, non angoscia, non erosiva fondazione del non-trascendente: nessuno di questi sintomi, caratterizzanti la fine di epoche, toglie il respiro in questi giorni. Anzi! I pellegrini del Grande Giubileo sono i pastori di oggi: sono partiti, sono andati, hanno varcato la Porta, hanno adorato, sono ripartiti con una grande Speranza. Ripartiti in quest'«oggi» della storia, coscienti che l'«oggi» verificatosi a Betlemme all'inizio dell'era cristiana è l'«oggi» del Terzo Millennio. m. a.
(da L'Osservatore Romano del 2-3 gennaio 2001)
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In rete La preghiera del Papa allo scoccare della Mezzanotte di Capodanno
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L'omelia della Santa Messa del 1° gennaio, solennità di Maria Madre di Dio e XXXIV Giornata Mondiale della Pace
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