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Un soffio di rinnovata speranza
«Carissimi Fratelli e Sorelle! 1. Il recente Concistoro per la creazione di quarantaquattro nuovi Cardinali, a poche settimane dalla conclusione dell'Anno Santo, resterà sicuramente memorabile negli annali della Chiesa. Desidero soffermarmi ancora una volta su tale evento e sul suo significato, che non interessa soltanto i neo-Porporati e le Comunità ecclesiali da cui provengono, ma l'intera famiglia di Dio e la sua missione nel mondo odierno. Un soffio di rinnovata speranza ha come investito il popolo cristiano. Nel corso del Giubileo ed anche in questi giorni è potentemente risonato l'invito a volgere lo sguardo al futuro. La Chiesa guarda avanti, e vuole "prendere il largo", animata dal dinamismo spirituale suscitato nel suo seno dall'esperienza giubilare. Questo dinamismo non può che consolidare ed arricchire gli elementi che appartengono, per così dire, al codice genetico della Comunità ecclesiale: la sua unità, santità, cattolicità ed apostolicità. L'incremento del Collegio cardinalizio, mentre evidenzia l'unità del Corpo ecclesiale intorno al Successore di Pietro, ne sottolinea la dimensione cattolica, rispecchiata nella provenienza dei Porporati da ogni parte del mondo. 2. Viene da domandarsi: come può la Chiesa mantenersi fedele alla sua vocazione, in un tempo in cui la cultura dominante sembra non di rado andare contro la logica esigente del Vangelo? A questo interrogativo risponde, in termini simbolici, il colore rosso dell'abito dei Cardinali. Esso, come è noto, richiama il sangue dei martiri, testimoni di Cristo fino al sacrificio supremo. I Porporati devono rendere visibile con la loro vita un amore a Cristo che non s'arresta di fronte a qualsiasi sacrificio. Il loro esempio sarà per tutti i cristiani un incoraggiamento a servire generosamente il Maestro divino, sentendosi membra vive dell'unico suo Corpo mistico che è la Chiesa. Condizione necessaria per questo impegnativo compito è l'assidua contemplazione del volto del Signore. L'ho scritto nella Lettera apostolica Novo Millennio ineunte, e più volte ho avuto modo di ribadirlo. Se, infatti, viene meno l'ascolto della parola di Dio, se si affievoliscono la preghiera e l'interiore contatto con il Signore, è facile cadere in uno sterile attivismo, che costituisce un rischio purtroppo non raro, soprattutto ai nostri giorni. 3. Invochiamo per i nuovi Cardinali la speciale assistenza di Maria, Madre della Chiesa. Recitando insieme l'Angelus, chiediamoLe che ottenga a tutti i credenti un impulso generoso di più convinta e fedele testimonianza evangelica». (Giovanni Paolo II, Angelus Domini, 25 febbraio)
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In rete Il discorso del Papa durante il Concistoro del 21 febbraio L'omelia del Santo Padre durante la Messa del 22 febbraio per la consegna dell'anello cardinalizio ai nuovi Porporati
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