Città del Vaticano, 18 Marzo 2001 | Servizio sperimentale |
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La vita vincerà! "Il credente è sorretto dall'entusiasmo radicato nella fede. La vita vincerà: è questa per noi una sicura speranza. Sì, vincerà la vita, perchè dalla parte della vita stanno la verità, il bene, la gioia, il vero progresso. Dalla parte della vita è Dio, che ama la vita e la dona con larghezza". È quanto ha detto Giovanni Paolo II ai partecipanti alla settima Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita, ricevuti in udienza nella mattina di sabato 3 marzo, nella Sala Clementina. Questi alcuni punti nodali del discorso pronunciato dal Santo Padre: "Non è sufficiente, anche se necessario e doveroso, limitarsi a esporre e denunciare gli effetti letali della cultura della morte. Occorre piuttosto rigenerare di continuo il tessuto interiore della cultura contemporanea"; "L'impegno per il dialogo tra fede e ragione non può che rafforzare la cultura della vita, congiungendo insieme dignità e sacralità, libertà e responsabilità di ogni persona, quali componenti imprescindibili della sua stessa esistenza"; "Le grandi istanze relative al diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte, l'impegno per la promozione della famiglia secondo il disegno originario di Dio, e l'urgente bisogno, ormai da tutti sentito, di tutelare l'ambiente nel quale viviamo rappresentano per l'etica e per il diritto un terreno di comune interesse"; "Senza una cultura che mantenga saldo il diritto alla vita e promuova i valori fondamentali di ogni persona, non si può avere una società sana né la garanzia della pace e della giustizia". |
In rete Il testo del discorso del Santo Padre alla Pontificia Accademia per la Vita |
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