CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI
SACRAMENTI
Prot. N. 320/17
Lettera circolare ai Vescovi
sul pane e il vino per l’Eucaristia
1. La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per
incarico del Santo Padre Francesco, si rivolge ai Vescovi diocesani (e ai loro
equiparati a norma del diritto) per ricordare che ad essi, anzitutto, spetta
provvedere degnamente a quanto occorre per la celebrazione della Cena del
Signore (cf. Lc 22,8.13). Al Vescovo, primo dispensatore dei misteri di Dio,
moderatore, promotore e custode della vita liturgica nella Chiesa a lui affidata
(cf. CIC can. 835 §1), compete di vigilare sulla qualità del pane e del vino
destinati all’Eucaristia e, quindi, su coloro che li preparano. Allo scopo di
essere d’aiuto, si richiamano le disposizioni esistenti e si suggeriscono alcune
indicazioni pratiche.
2. Mentre finora sono state, in genere, alcune comunità religiose a prendersi
cura di confezionare il pane e il vino per la celebrazione dell’Eucarestia, oggi
questi si vendono anche nei supermercati, in altri negozi e tramite internet.
Per non lasciare dubbi circa la validità della materia eucaristica, questo
Dicastero suggerisce agli Ordinari di dare indicazioni in merito, ad esempio
garantendo la materia eucaristica mediante appositi certificati.
L’Ordinario è tenuto a ricordare ai sacerdoti, in particolare ai parroci e ai
rettori delle chiese, la loro responsabilità nel verificare chi provvede il pane
e il vino per la celebrazione e l’idoneità della materia.
Spetta inoltre all’Ordinario informare e richiamare al rispetto assoluto delle
norme i produttori di vino e di pane per l’Eucaristia.
3. Le norme circa la materia eucaristica, indicate nel can. 924 del
CIC e ai numeri 319 - 323 dell’Institutio generalis Missalis Romani, sono già state spiegate nell’Istruzione
Redemptionis Sacramentum di
questa Congregazione (25 marzo 2004):
a) «Il pane utilizzato nella celebrazione del santo Sacrificio
eucaristico deve essere azzimo, esclusivamente di frumento e preparato di
recente, in modo che non ci sia alcun rischio di decomposizione.
Ne consegue, dunque, che quello preparato con altra materia, anche se
cereale, o quello a cui sia stata mescolata materia diversa dal frumento, in
quantità tale da non potersi dire, secondo la comune estimazione, pane di
frumento, non costituisce materia valida per la celebrazione del sacrificio
e del sacramento eucaristico.
È un grave abuso introdurre nella confezione del pane dell’Eucaristia altre
sostanze, come frutta, zucchero o miele. Va da sé che le ostie devono essere
confezionate da persone che non soltanto si distinguano per onestà, ma siano
anche esperte nel prepararle e fornite di strumenti adeguati» (n. 48).
b) «Il vino utilizzato nella celebrazione del santo Sacrificio
eucaristico deve essere naturale, del frutto della vite, genuino, non
alterato, né commisto a sostanze estranee. […] Con la massima cura si badi che il vino destinato all’Eucaristia sia
conservato in perfetto stato e non diventi aceto. È assolutamente vietato usare del vino, sulla cui genuinità e provenienza
ci sia dubbio: la Chiesa esige, infatti, certezza rispetto alle condizioni
necessarie per la validità dei sacramenti. Non si ammetta, poi, nessun pretesto
a favore di altre bevande di qualsiasi genere, che non costituiscono materia
valida» (n. 50).
4. La Congregazione per la Dottrina della Fede, nella
Lettera circolare ai
Presidenti delle Conferenze Episcopali circa l’uso del pane con poca quantità di
glutine e del mosto come materia eucaristica (24 luglio 2003, Prot. N. 89/78
– 17498), ha reso noto le norme riguardanti le persone che, per diverse e gravi
motivazioni, non possono assumere pane normalmente confezionato o vino
normalmente fermentato:
a) «Le ostie completamente prive di glutine sono materia invalida
per l'Eucaristia. Sono materia valida le ostie parzialmente prive di
glutine e tali che sia in esse presente una quantità di glutine sufficiente
per ottenere la panificazione senza aggiunta di sostanze estranee e senza
ricorrere a procedimenti tali da snaturare il pane» (A. 1-2).
b) «Il mosto, cioè il succo d'uva, sia fresco sia conservato
sospendendone la fermentazione tramite procedure che non ne alterino la
natura (ad es. congelamento), è materia valida per l'Eucaristia» (A. 3).
c) «Gli Ordinari sono competenti a concedere la licenza di usare pane a basso tenore
di glutine o mosto come materia dell'Eucaristia a favore di un singolo fedele o
di un sacerdote. La licenza può essere concessa abitualmente, finché duri la
situazione che ne ha motivato la concessione» (C. 1).
5. La medesima Congregazione ha inoltre deciso che la materia
eucaristica confezionata con organismi geneticamente modificati può essere
considerata materia valida (cf. Lettera al Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti, 9 dicembre 2013, Prot. N. 89/78 – 44897).
6. Quanti confezionano il pane e producono il vino per la
celebrazione devono nutrire la coscienza che la loro opera è orientata al
Sacrificio Eucaristico e ciò domanda loro onestà, responsabilità e competenza.
7. Al fine dell’osservanza delle norme generali, gli Ordinari possono
utilmente accordarsi a livello di Conferenza Episcopale, dando indicazioni
concrete. Attesa la complessità di situazioni e circostanze, come il venir meno
del rispetto per l’ambito del sacro, si avverte la necessità pratica che, per
incarico dell’Autorità competente, vi sia chi effettivamente garantisca la
genuinità della materia eucaristica da parte dei produttori come della sua
conveniente distribuzione e vendita.
Si suggerisce, ad esempio, che una Conferenza Episcopale possa incaricare
una o più Congregazioni religiose oppure altro Ente in grado, di compiere le
necessarie verifiche sulla produzione, conservazione e vendita del pane e del
vino per l’Eucaristia in un dato Paese e in altri Paesi in cui vengano
esportati. Si raccomanda anche che il pane e il vino destinati all’Eucaristia
abbiano un conveniente trattamento nei luoghi di vendita.
Dalla sede della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti, 15 giugno 2017, solennità del Ss.mo Corpo e Sangue di Cristo.
Robert Card. Sarah
Prefetto
+ Arthur Roche
Arcivescovo Segretario
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