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DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

 

22 agosto 2024

«UNA LUCE NELLA SPAGNA»
Lettera all’Arcivescovo di Mérida-Badajoz (Spagna)
circa l’esperienza spirituale di Chandavila

 

Eccellenza,

come Ella riferisce nella Sua lettera del 28 luglio 2024, la devozione alla Vergine Addolorata a Chandavila ebbe origine alla fine della Seconda Guerra Mondiale (estate 1945) nelle esperienze spirituali che Marcelina Barroso Expósito e Afra Brígido Blanco ebbero separatamente. Di seguito, Le trasmetto alcune considerazioni di questo Dicastero.

Marcelina racconta che, all’inizio, vide una forma scura nel cielo, che in altri momenti diventava sempre più chiara, come fosse la Vergine Addolorata, con un manto nero pieno di stelle, su un castagno. Ma l’esperienza profonda di questa ragazza, più che la visione, fu quella di aver sentito l’abbraccio e il bacio che la Vergine le diede sulla fronte. Questa assicurazione della vicinanza affettuosa della Madonna è forse il messaggio più bello. Anche se, con il passare dei giorni, sia lei che Afra hanno identificato la figura come la Vergine Addolorata, ciò che risalta maggiormente è una presenza della Vergine che infonde consolazione, incoraggiamento e fiducia. Quando la Vergine chiede a Marcelina di camminare in ginocchio attraverso un tratto di ricci secchi di castagno, spine e pietre taglienti, non lo fa per provocarle sofferenza. Al contrario, le chiede fiducia di fronte a questa sfida: «Non temere, non ti accadrà nulla».

Questo invito della Madonna a confidare nel suo amore ha dato a questa bambina povera e sofferente la speranza e l’esperienza di sentirsi promossa nella sua dignità. Quel semplice mantello fatto di canne ed erba con cui la Madonna ha protetto le ginocchia della bambina, non è forse una bella espressione della tenerezza di Maria? Allo stesso tempo fu un’esperienza di bellezza, perché la Vergine apparve circondata da costellazioni luminose, come quelle che si potevano ammirare di notte nei cieli limpidi dei piccoli villaggi dell’Estremadura.

Dopo le presunte visioni, le due ragazze condussero una vita discreta e per nulla appariscente. Entrambe si dedicarono a opere di carità, occupandosi soprattutto di malati, anziani e orfani, trasmettendo così a chi soffriva la dolce consolazione dell'amore della Vergine che avevano sperimentato.

Eccellenza, non c'è nulla che si possa obiettare a questa bella devozione, che presenta la stessa semplicità che possiamo vedere in Maria di Nazareth, la nostra Madre. Ci sono molti aspetti positivi che indicano un’azione dello Spirito Santo in tanti pellegrini che vengono, sia dalla Spagna che dal Portogallo, nelle conversioni, nelle guarigioni e in altri segni preziosi che avvengono in questo luogo. Il Giubileo in occasione del 75° anniversario, recentemente celebrato, è stato riconosciuto dal Suo predecessore come una benedizione per la Diocesi.

Pertanto, questo Dicastero dà volentieri il suo consenso affinché Lei proceda con la dichiarazione del proposto “nihil obstat”, in modo che il santuario di Chandavila, erede di una ricca storia di semplicità, di poche parole e molta devozione, possa continuare ad offrire ai fedeli che desiderano avvicinarsi ad esso, un luogo di pace interiore, consolazione e conversione.

Profitto dell’occasione per inviarLe il mio cordiale saluto, con sensi di distinto ossequio

Dev.mo

Víctor Manuel Card. FERNÁNDEZ
Prefetto

EX AUDIENTIA DIEI: 22.08.2024
Franciscus