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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
A S.B. FOUAD TWAL, PATRIARCA
DI GERUSALEMME DEI LATINI
 

(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLIII, n. 268, Ven. 22/11/2013)

 

A Sua Beatitudine Fouad Twal Patriarca di Gerusalemme dei Latini

Invio cordiali saluti a lei, ai suoi fratelli Vescovi e a tutti coloro che si sono riuniti a Nazareth, mentre celebrate la conclusione dell’Anno della Fede in Terra Santa. Vi assicuro della mia vicinanza spirituale e prego affinché questa celebrazione non solo testimoni la vostra fede, ma la nutra anche e inviti gli altri a un incontro con Gesù Cristo.

Nell’indire l’Anno della Fede, il mio amato predecessore Benedetto XVI ci ha ricordato che è un aspetto «decisivo nel corso di questo Anno ripercorrere la storia della nostra fede, la quale vede il mistero insondabile dell’intreccio tra santità e peccato» (Porta fidei, n. 13). Quest’ultimo anno ha offerto a tutti noi l’occasione per riflettere nuovamente sul mistero della fede e sulla santità di Dio, che egli ha condiviso con noi in Gesù Cristo. Lo facciamo come peccatori, consapevoli della nostra indegnità, ma ancor più grati per la misericordia di Dio e per l’invito costante all’unione con lui e con tutto il popolo.

La storia della nostra fede ha le proprie origini nella terra dove voi celebrate. Prima di poter comprendere la nostra storia di fede personale e il nostro bisogno della misericordia di Dio, dobbiamo tutti volgerci verso il luogo e il tempo in cui Gesù stesso camminava in mezzo a noi. È lì, infatti, che il Signore Gesù ha assunto la nostra natura umana e ci ha rivelato Dio. È lì che ha insegnato ai suoi apostoli e discepoli e che ha vissuto le gioie e le sofferenze, le benedizioni e le difficoltà della vita umana e dell’amore. Ed è lì che ci ha fatto il dono della sua Passione, Morte e Risurrezione e della certezza della vita eterna.

Desidero esprimere profondo apprezzamento a tutti i cristiani in Terra Santa per la loro fedele custodia dei luoghi sacri e per la loro testimonianza costante della proclamazione del Vangelo. Vi assicuro delle mie preghiere e della mia gratitudine a Dio per la vostra fede profonda e la vostra perseveranza. Vi incoraggio a essere sempre testimoni della pace, della gioia e della misericordia di Dio.

Assicuro della mia preghiera anche i pellegrini presenti a questa celebrazione. La vostra esperienza dei luoghi sacri sia un’occasione per incontrare Gesù Cristo e rendere più profondo il vostro amore per lui e per la sua Chiesa.

Sebbene l’Anno della Fede stia volgendo al termine, prego perché il vostro desiderio di conoscere Gesù cresca e perché il vostro amore per lui diventi più profondo. Possiate condividere questo dono della fede con zelo sempre più grande, portando grazia e benedizioni alle vostre famiglie, alle vostre comunità e al mondo intero.

Con particolare gratitudine verso coloro che hanno reso possibile questa celebrazione, affido tutti voi all’intercessione di Maria, Madre di Gesù, e a San Giuseppe, suo sposo, e imparto volentieri la mia Benedizione Apostolica come pegno di pace e di gioia.

Dal Vaticano, 8 novembre 2013

 

FRANCESCO

 



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