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LETTERA APOSTOLICA
IN FORMA DI «MOTU PROPRIO»

DEL SOMMO PONTEFICE
FRANCESCO

RIGUARDANTE L'UFFICIO DEL DECANO
DEL COLLEGIO CARDINALIZIO

 

Nel corso dei secoli i Romani Pontefici hanno adeguato alle necessità dei loro tempi la composizione del Collegio dei Padri Cardinali, peculiarmente chiamato a provvedere all’elezione del Supremo Pastore della Chiesa e ad assisterlo nella trattazione delle questioni di maggiore rilievo nella quotidiana cura della Chiesa universale.

Il Santo Papa Paolo VI, di perenne memoria, col Motu Proprio dell’11 febbraio 1965, aveva ampliato la composizione del menzionato Collegio dei Padri Porporati, chiamandone a far parte, nell’Ordine dei Vescovi, oltre ai Titolari delle Sedi suburbicarie di Roma, anche quei Patriarchi Orientali che fossero stati insigniti della dignità cardinalizia (cf. Ad Purpuratorum Patrum Collegium, AAS, 57 [1965], 295-296).

Col Rescritto ex Audientia del 26 giugno 2018 ho provveduto anch’io ad ampliare la composizione dei membri del succitato Ordine dei Vescovi, annoverando nel suo seno alcuni Cardinali titolari di Dicasteri romani ed equiparandoli in tutto ai Cardinali insigniti di una Chiesa suburbicaria e ai Patriarchi Orientali ascritti al medesimo Ordine.

A tale proposito, la normativa della Chiesa, con chiare e precise prescrizioni, ha da tempo saviamente provveduto anche al posto singolare, che in seno al Collegio Cardinalizio, spetta al Cardinale Decano e in sua vece al Sottodecano, chiamati ad esercitare tra i confratelli Porporati una fraterna e proficua presidenza di primazialità inter pares (cf. can. 352 § 1). Tali norme, inoltre, prescrivono anche le modalità della loro elezione ad opera dei Confratelli membri dell’Ordine episcopale (cf. cann. 350 § 1 e 352 § 2-3).

Ora, però, avendo accettato la rinunzia all’incarico di Decano del Collegio Cardinalizio dell’Em.mo Sig. Cardinale Angelo Sodano, che ringrazio vivamente per l’alto servizio reso al Collegio dei Porporati nei quasi quindici anni del Suo mandato, ed avuto anche riguardo al fatto che con l’aumento del numero dei Cardinali, impegni sempre maggiori vengono a gravare sulla persona del Cardinale Decano, mi è sembrato opportuno che d’ora innanzi il Cardinale Decano, che continuerà ad essere eletto fra i membri dell’Ordine dei Vescovi secondo le modalità stabilite dal can. 352 § 2 del Codice di Diritto Canonico, rimanga in carica per un quinquennio eventualmente rinnovabile e al termine del suo servizio, egli possa assumere il titolo di Decano emerito del Collegio Cardinalizio.

A tutti i membri del Collegio Cardinalizio di Santa Romana Chiesa desidero, infine, far giungere la mia profonda gratitudine per il Loro generoso servizio alla Chiesa e al mio ministero di Successore di Pietro, con la mia Benedizione Apostolica.

Dato a Roma, presso San Pietro, il 21 dicembre dell’anno del Signore 2019, settimo del nostro Pontificato.

FRANCESCO

 



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