Index   Back Top Print

[ DE  - EN  - ES  - FR  - IT  - PL  - PT ]

VIAGGIO APOSTOLICO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN POLONIA

IN OCCASIONE DELLA XXXI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ
(27-31 LUGLIO 2016)

SALUTO DEL SANTO PADRE AI GIORNALISTI
DURANTE IL VOLO ROMA-
CRACOVIA

Volo Papale
Mercoledì, 27 luglio 2016

[Multimedia]


 

Padre Lombardi:

Allora, Santo Padre, benvenuto tra noi. Grazie di prendere anche in questo viaggio un po’ di tempo per salutarci e stare con noi. Noi siamo, come al solito, più di 70 da 15 Paesi diversi e speriamo di fare un buon servizio per diffondere le Sue parole e il Suo messaggio in queste giornate così importanti.

Siamo in giornate che ci emozionano tutti, come sappiamo, per quello che sta succedendo nel mondo, per quello che è successo ieri; e allora saremmo anche grati se, prima di salutarci personalmente, ci dicesse una parola su come Lei vive questo momento e come si appresta a incontrare i giovani del mondo in questa situazione. Grazie, Santo Padre.

Papa Francesco:

Buongiorno, e grazie per il vostro lavoro.

Una parola che – su questo che diceva padre Lombardi – si ripete tanto è “insicurezza”. Ma la vera parola è “guerra”. Da tempo diciamo: “il mondo è in guerra a pezzi”. Questa è guerra. C’era quella del ’14, con i suoi metodi; poi quella del ’39 – ’45, un’altra grande guerra nel mondo; e adesso è questa. Non è tanto organica, forse; organizzata, sì, ma organica… dico… Ma è guerra. Questo santo sacerdote, che è morto proprio nel momento in cui offriva la preghiera per tutta la Chiesa, è uno; ma quanti cristiani, quanti innocenti, quanti bambini… Pensiamo alla Nigeria, per esempio. “Ma quella è l’Africa…”. E’ guerra. Non abbiamo paura di dire questa verità: il mondo è in guerra, perché ha perso la pace.

Grazie tante del vostro lavoro in questa Giornata della Gioventù. La gioventù sempre ci dice speranza. Speriamo che i giovani ci dicano qualcosa che ci dia un po’ più di speranza, in questo momento.

Per il fatto di ieri io vorrei anche ringraziare tutti quelli che si sono fatti vivi con le condoglianze, in modo speciale il Presidente della Francia, che ha voluto collegarsi con me telefonicamente, come un fratello. Lo ringrazio.

Grazie.

Padre Lombardi:

Grazie, Santo Padre. Stia sicuro che anche noi cercheremo di lavorare con Lei per la pace, in questi giorni.

Papa Francesco:

Una sola parola vorrei dire per chiarire. Quando io parlo di guerra, parlo di guerra sul serio, non di guerra di religione, no. C’è guerra di interessi, c’è guerra per i soldi, c’è guerra per le risorse della natura, c’è guerra per il dominio dei popoli: questa è la guerra. Qualcuno può pensare: “Sta parlando di guerra di religione”. No. Tutte le religioni vogliamo la pace. La guerra, la vogliono gli altri. Capito?

 



Copyright © Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana