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 SANTA MESSA PER I GIOVANI DI RENNES E ROUEN

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Sabato, 17 aprile 1982


Cari giovani di Rennes e Rouen.

La vostra gioia, personale e comunitaria, si legge su tutti i vostri volti. Ne indovino le ragioni! Siete sicuramente felici di aver fatto un’esperienza di amicizia fraterna e d’approfondimento della fede al centro stesso della Chiesa, sulle tracce degli apostoli Pietro e Paolo e di tanti martiri. Il vostro cuore, come quello dei discepoli di Emmaus, è ardente in questa celebrazione del sacrificio di Cristo attorno all’attuale successore di Pietro, in questo luogo che così fortemente rievoca la creazione e la redenzione del mondo, grazie ad artisti geniali. C’è bisogno di aggiungere che io stesso sono molto felice di essere in mezzo a voi? Ho incontrato e accompagnato tanti giovani nel corso della mia vita di sacerdote e di Vescovo! Grazie della vostra presenza giovanile e così riconfortante per il cuore del Papa e della Chiesa! Grazie d’aver desiderato di pregare con me, con i vostri Arcivescovi e gli altri educatori che si consacrano così generosamente al vostro servizio!

E ora, raccogliamoci, per lasciare che la Parola di Dio riempia i nostri cuori. La prima lettura, tratta degli Atti degli Apostoli, è veramente stimolante per dei giovani cristiani quali voi siete. Ben sapete che i primi testimoni di Cristo – come tanti altri poi nel corso di venti secoli – sono stati arrestati, interdetti, considerati gente qualunque e senza istruzione. Voi siete liberi, e non siete senza cultura!

Ma il vostro titolo di cristiani, il vostro stile di vita cristiana, la vostra azione per Cristo e per il Vangelo, hanno potuto già – e potranno ancora – provocare incomprensioni o anche opposizioni...

Cari amici, fissate spesso il vostro sguardo sui primi discepoli, Pietro, Giovanni e gli altri, e fate vostra la loro coraggiosa decisione: “Ci è impossibile non dire quello che abbiamo visto e udito...”.

È vero che la compagnia di Gesù li aveva colmati: il suo insegnamento così nuovo in rapporto a quello degli scribi, le sue affermazioni inaudite sui suoi rapporti di Figlio con il Padre, i suoi esempi quotidiani del dono di se stesso, la sua tragica fine offerta per la salvezza di tutti, la sua sconvolgente vittoria sulla morte! Sono sicuro che anche voi avete fatto nel corso di queste giornate, vissute a Roma o ad Assisi, una scoperta nuova e può anche darsi decisiva di Gesù Cristo, e del mistero della sua Chiesa. Non potete, e non dovete tenere per voi soli questa esperienza meravigliosa! Siate dei testimoni!

La lettura del Vangelo di Marco è ugualmente molto incoraggiante per voi! Maria Maddalena, la peccatrice, rimandata e liberata da Gesù, diviene una testimone ardente, che lo scetticismo dei discepoli addolora senza dubbio, ma non scoraggia. E quelli, amichevolmente rimproverati da Gesù d’essersi lasciati prendere dal dubbio, si vedono confidare una meravigliosa missione: quella di andare nel mondo intero a proclamare la Buona Novella. Notate bene, infatti: Dio, infinitamente ricco di misericordia, chiama sempre esseri fragili e peccatori a cooperare con la sua opera.

Questa mattina, Cristo – ed io mi faccio eco della sua voce – vi invia tutti senza eccezione, con le vostre ricchezze e le vostre povertà. “Andate nel mondo intero”: voglio dire: oggi nelle vostre diocesi di Rennes e Rouen, domani nei luoghi e nei paesi in cui si svolgerà la vostra vita da adulti!

Siate dei veri discepoli di Cristo, degli intermediari del suo messaggio evangelico. Gli uomini hanno tanto bisogno della Buona Novella per uscire dal materialismo dell’ambiente, dalla superficialità, e anche dall’impressione del non-senso dell’esistenza. Aiutateli a leggere, e a vivere con la profondità cristiana, ciò che ha già un senso sul piano della loro esistenza umana, per esempio l’amicizia, l’amore, la famiglia, la cultura, la professione, l’impegno sociale, la solidarietà con il Terzo Mondo.

Gesù Cristo, morto e risuscitato, vi insegnerà sempre e, attraverso voi, insegnerà agli altri, a dare a tutte queste realtà un senso e un valore che trascendono il semplice orizzonte terreno! Quale Buona Novella per voi e per loro!

Cristo conta su di voi! E voi gli avete rinnovato il vostro impegno al Battistero di san Giovanni in Laterano, la Cattedrale della mia diocesi. Tengo ad aggiungere che Cristo conta a tal punto su voi che chiama alcuni e alcune a seguirlo e a consacrarsi totalmente al servizio della sua Chiesa. Affido questo augurio ardente all’intercessione della Vergine Maria, Madre di Cristo e della Chiesa.

   

 

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