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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE FRANCISZEK MACHARSKI, ARCIVESCOVO
DI CRACOVIA, PER LA NOMINA A LEGATO PONTIFICIO AL
CONGRESSO INTERNAZIONALE MARIANO DI KEVELAER

 

Al Venerabile Fratello Nostro
Franciszek S. Em.za Rev.ma Cardinale Macharski
Arcivescovo Metropolita di Cracovia

Con animo davvero lieto apprendiamo che viene preparato da tutte le nazioni il XVII Congresso Mariano - che precederà il X Congresso Mariologico -, il quale si svolgerà tra il 17 e il 20 del prossimo settembre a Kevelaer, nella famosa città della Germania dentro i confini della diocesi di Munster, presso l’insigne santuario della Beata Vergine detto della “Consolatrice degli afflitti”, che anche noi di recente abbiamo visitato e vi abbiamo venerato la medesima sacra immagine. Nello stesso luogo venerano la Madre di Dio con singolare pietà non solo gli abitanti vicini, ma anche numerosi pii pellegrini della medesima nazione, nonché dei paesi confinanti di Olanda, Lussemburgo e Belgio.

Senza dubbio stimiamo moltissimo questa decisione, che congiuntamente presero i moderatori della Pontificia Accademia Mariana Internazionale ed il venerabile fratello nostro Rainardo Lettmann, Presidente delle Cose Sacre di Munster, con l’approvazione della Conferenza Episcopale Tedesca; lodiamo totalmente tale progetto che riteniamo contribuirà non poco a perseguire gli scopi del corrente anno mariano.

In questo Congresso, come è chiaro, la dottrina della Chiesa circa la Madre di Cristo verrà esposta più profondamente e più estesamente e sarà posto in luce propria il suo culto; tutte le tali cose tornano a onore e lode la Madre di Dio e giovano al bene spirituale dei fedeli; infatti, la Beatissima Madre viene presentata come modello da seguire, poiché quale Madre e collaboratrice del Redentore, con la sua vita chiarissima, ci propone Cristo Signore, verità e via sicura; nel seguirla sempre più, possiamo crescere nella fede e nella speranza, e specialmente nella carità, senza dubbio fonte di tutte le virtù umane e religiose.

Maria, inoltre, ci sprona, affinché pronunciamo ogni giorno il nostro “fiat” e, nel meditare la parola di Dio con fede piena e integra, ci uniamo a Lui, col consacrare noi stessi alla persona ed all’opera del suo Figlio (Ioannis Pauli PP. II, Redemptoris Mater, 13; Lumen Gentium, 34).

Il culto mariano resta, infatti, “propedeutico” verso la Santissima Trinità: chi trova Maria, trova Cristo, e chi trova Cristo, trova Dio: ciò capirono gli apostoli ed i discepoli del Signore, e nel corso dei secoli i martiri, i santi, i pastori e i dottori ed il popolo fedele della Chiesa, con ottimo beneficio del quale la Beatissima Vergine è giustamente venerata e sempre sarà onorata la providentissima Madre, potente difesa ed augusta regina.

Noi, pertanto, attenti a quelle cose per le quali siano animati il culto e la devozione dei fedeli di Cristo più ardentemente verso l’eccelsa Madre di Dio, che Noi medesimi iniziammo vivamente ad onorare dalla nostra prima età, desiderando in qualche modo di essere partecipi di questo incontro, vogliamo che tu, o venerabile fratello nostro, Arcivescovo Metropolita dell’illustrissimo Collegio Cardinalizio, tu che una volta avemmo collaboratore vicino e del quale molto bene conosciamo le egregie doti, l’amore, la dottrina e la pietà verso la Deipara Vergine, tu sia presente, presieda e preghi in nome nostro.

Perciò, con questa lettera, per nostra favorevole volontà, nominiamo e dichiariamo te nostro Legato presso il suddetto Congresso Mariano e lieti rimettiamo a te ogni potere e facoltà che sono propri di tanto onorifico compito.

Infine, sia la Benedizione Apostolica annunciatrice e procuratrice di doni celesti e, soprattutto, testimone della nostra carità, la quale Benedizione impartiamo con affetto nel Signore da questa sede del Beato Pietro a te, o venerabile fratello nostro, al solerte pastore della diocesi di Munster ed ai suoi vescovi ausiliari ed agli altri presuli, autorità civili e fedeli tutti che presenzieranno al congresso.

Dato a Roma, presso la Sede di San Pietro, nel giorno 5 agosto, dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore, anno 1987, nono del nostro pontificato.

GIOVANNI PAOLO II

 

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