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DISCORSO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
AI MISSIONARI DELLA REGALITÀ DI CRISTO

Castel Gandolfo
Domenica, agosto 1979

 

Carissimi Fratelli!

In occasione del cinquantenario di fondazione dell’Istituto Secolare dei Missionari della Regalità di Cristo, voluto dall’indimenticabile Padre Agostino Gemelli OFM, il vostro compianto presidente, il Professor Giancarlo Brasca, aveva chiesto a Paolo VI un’udienza privata. La Provvidenza ha voluto che voi v’incontraste ora col Papa; ed io, ben volentieri, vi accolgo in questa udienza, per darvi il mio saluto più cordiale e sentito e per manifestarvi la mia stima e la mia benevolenza.

Voi vi dite: “Missionari della Regalità di Cristo”. Nulla di più sublime e nulla di più necessario! Portare Cristo nel mondo; vivere il Vangelo di Cristo, annunciarlo all’umanità, sempre assetata di verità e testimoniarne la forza e la novità nel mondo della cultura e degli studi superiori; ecco il vostro ideale e il vostro programma di vita! Siate felici di essere i Missionari del Re dell’Amore e della pace, della giustizia e della santità!

Voi conoscete bene il quadro clinico della società di questa fine del secolo XX; voi sapete fare la diagnosi dei nostri tempi.

In mezzo alle formidabili conquiste della scienza e della tecnica, di cui tutti usufruiamo, c’è però una situazione di disagio e di insicurezza che allarma e spaventa. Una grande confusione ideologica avvolge le menti, per cui la trascendenza viene negata, o confinata in un vago misticismo di natura emotiva. Di conseguenza, si parla logicamente di una crisi radicale di tutti i valori, e una drammatica situazione di inquietudine sociale, di insicurezza pedagogica, di incertezza, di insofferenza, di paura, di violenza, di nevrosi si instaura purtroppo.

In mezzo a tale situazione, anche a voi Gesù dice, come agli Apostoli: “Non abbiate paura degli uomini” (Mt 10,26; Lc 12,4); “Io sono con voi fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).

In un mondo afflitto, tormentato da tanti dubbi e da tante angosce, siate voi i missionari della certezza; certezza circa i valori trascendenti, raggiunti mediante la buona e sana filosofia, che fu detta giustamente “perenne”, sulle orme del Dottore Angelico San Tommaso, pur integrandola con gli apporti del pensiero moderno; certezza circa la persona di Cristo, vero uomo e vero Dio, manifestazione storica e definitiva Dio all’umanità, per la sua illuminazione interiore e per la sua redenzione; certezza circa la realtà storica e la missione divina della Chiesa, voluta espressamente da Cristo per la trasmissione della dottrina rivelata e dei mezzi di santificazione e di salvezza.

Quale esaltante compito vi attende nel vostro lavoro, nelle vostre professioni, nel contatto quotidiano con gli uomini, nostri fratelli! Cristo regni nei vostri cuori, nei vostri pensieri, nelle vostre ricerche, nelle vostre preoccupazioni, nei vostri sentimenti, affinché chiunque incontrandovi possa comprendere quanto è bello, grande, dignitoso, gioioso essere cristiani! E Maria Santissima, Regina della Sapienza, vi assista e vi ispiri, affinché anche voi possiate magnificare sempre il Signore, che vi ha scelti per essere missionari della Verità e dell’Amore!

È l’augurio che di tutto cuore vi faccio, mentre vi imparto la mia benedizione.



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