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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI ALLA VI MARATONA DI PRIMAVERA

Domenica, 20 aprile 1986

 

Carissimi maratoneti.

Sono lieto di salutarvi e di esprimervi tutta la mia simpatia mentre, radunati qui in Piazza san Pietro, vi accingete a dare inizio alla maratona di primavera organizzata, come già negli anni scorsi, dall’Associazione genitori delle scuole cattoliche. Saluto le autorità presenti: il ministro dei Trasporti, il sindaco e il provveditore agli Studi. Estendo il mio saluto anche a tutti i giovani che partecipano contemporaneamente ad analoghe marce a Torino, Pescara, Taranto e in altre città d’Italia.

Questa vostra manifestazione sportiva mi allieta non solo perché siete ragazze e ragazzi pieni di vita, di energie e di entusiasmo, ma anche perché nelle vostre scuole ricevete una qualificata formazione culturale e spirituale, ispirata ai grandi ideali cristiani. Per questo mi compiaccio vivamente con voi studenti, con i vostri genitori e con gli insegnanti, che prendono parte a questa bella iniziativa.

Vi seguo col pensiero mentre attraverserete le vie e i quartieri di Roma e vi esprimo l’auspicio di essere sempre in ottima forma come atleti e come studenti, che sanno prendere le cose sul serio, mantenere la parola data e crescere coerentemente con i sani principi. In questo modo, non solo darete soddisfazione ai vostri genitori e insegnanti, ma sperimenterete voi stessi la gioia di vedere, anno dopo anno, il pieno realizzarsi delle vostre giuste aspirazioni, per fare dono alla società di una giovinezza forte e volitiva, che non scende a compromessi.

Siete la primavera della natura, e nello stesso tempo siete la primavera di questa città. Siete sempre una primavera che porta una speranza. Dovete portare questa speranza in questa città, in questo Paese, al mondo intero. A tutti imparto la mia benedizione.

 

© Copyright 1986 - Libreria Editrice Vaticana

 


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