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VISITA PASTORALE ALLA PARROCCHIA ROMANA DI
SANTA MARIA MADRE DELLA PROVVIDENZA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI BAMBINI DELLA PARROCCHIA

Domenica, 1° febbraio 1987

 

Ai bambini della comunità di “Donna Olimpia”

Vi saluto molto, molto cordialmente, in questa parrocchia dedicata alla Madre della Provvidenza. Vi saluto tutti: genitori, maestri e insegnanti. Naturalmente anche il parroco e i vostri sacerdoti, ma saluto in questa assemblea specialmente voi ragazzi e ragazze, che avete accolto il Papa così bene, con tanto entusiasmo, con le belle parole introduttive della vostra collega e poi con tante lettere che mi avete offerto riunite in un libro non piccolo. Vi ringrazio di cuore per tutte le parole dette e per tutte le parole scritte, soprattutto per tutte le parole del cuore, per tutto quello che avete portato nei vostri cuori per l’odierno incontro.

Ho visto qui molte scritte sui muri, ma soprattutto mi colpisce questa: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini”. Queste parole sono tratte dalla sacra Scrittura e sono indirizzate ai cristiani di una volta, nei primi secoli, nei tempi apostolici, dopo Gesù Cristo, ma sono sempre attuali queste parole: “la nostra luce deve risplendere davanti a tutti gli uomini”. Queste parole sono di Gesù, che diceva ai suoi discepoli: “Voi siete la luce del mondo”. Avete trovato molto bene queste parole per dare un’impronta veramente apostolica ed evangelica alla visita del Papa e al nostro incontro. Non so se potrei trovare parole più appropriate da indirizzare ai parrocchiani di questa parrocchia della Madre della divina Provvidenza. Voi veramente avete bene indovinato le parole-chiave per me, per la mia missione, per la mia visita alla parrocchia. Voglio per il momento rivolgere le stesse parole a voi, ai giovani e ai ragazzi che si preparano ai primi sacramenti, soprattutto all’Eucaristia, o a quelli che l’hanno già ricevuta, e sono già introdotti in questo grande mistero di Dio che si è fatto uomo e che è diventato per noi cibo, pane. Così egli vive in noi, giorno per giorno, nutrendoci con il suo amore, con il suo Spirito, educandoci, facendoci uomini sempre più maturi, sempre più pronti a dare testimonianza della verità di queste parole: “Risplende la vostra luce davanti agli uomini”.

È una cosa bellissima, carissimi ragazzi e ragazze, essere cristiani, essere portatori di Cristo. Così nei primi secoli le prime generazioni di cristiani pensavano di sé e anche gli altri pensavano così di loro: portatori di Cristo, portatori di Dio, “christoforoi”, nella lingua greca, “theoforoi”. Ecco: Cristo è la luce per noi, Cristo è la luce per tutta l’umanità. Se voi siete portatori di Cristo, siete anche portatori della luce. Questo è il nostro compito. Per questo dovete prepararvi bene; a questo tende tutta la vita della parrocchia, specialmente la catechesi, la preparazione ai sacramenti, faticosa certamente ma fruttuosa. E io per questa preparazione ringrazio tutti quelli che faticano insieme con il vostro parroco, i sacerdoti, le suore, le catechiste, a tutti coloro che prendono parte a questa opera per far crescere in voi Gesù Cristo, perché lui è la luce del mondo.

Se voi dovete risplendere come la luce del mondo, dovete avere Cristo in voi, la sua verità, questa verità che ci viene sempre predicata, sempre ricordata nel Vangelo, questa verità che si testimonia soprattutto con la vita. Questa è la mia breve risposta alla vostra bella presenza. Qui in questa parrocchia, così come in tutte le altre parrocchie, incontro per primi i ragazzi, i più giovani parrocchiani. È una bella introduzione all’incontro con gli altri, con gli anziani, con i malati.

Voi per primi, perché voi in un certo senso siete i primi nella prospettiva della vita di questa parrocchia, come anche nella prospettiva della vita della vostra famiglia, di tutta la nazione italiana, di tutto il mondo. Vi saluto per primi e vi auguro tutto il bene nell’anno che è appena cominciato. Che esso segni un nuovo passo nel progresso della vostra educazione, della vostra maturazione, come ragazzi, ragazze, uomini e donne, come cristiani.

Con questi auguri vi impartisco con il cardinale e con il vescovo qui presenti una benedizione che ci dice tutto l’amore della Santissima Trinità; tutto quello che Dio vuole donarci in ogni passo della nostra vita e nella prospettiva della vita eterna a cui siamo chiamati in Cristo Gesù.

 

© Copyright 1987 -  Libreria Editrice Vaticana

 



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