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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AD UN GRUPPO DI STUDIO DELLA
PONTIFICIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE

Venerdì, 6 novembre 1987

 

Cari amici.

1. È con immenso piacere che do il benvenuto a coloro che prendono parte alla settimana di studi organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze sui problemi del rispetto dell’ambiente. Questo argomento merita maggiore attenzione ed è veramente di grande importanza in questo particolare momento della storia e dello sviluppo del nostro mondo moderno.

La scienza è un lavoro umano e deve essere diretto esclusivamente verso il bene dell’umanità. La tecnologia, come mezzo conduttore tra la scienza e le applicazioni pratiche deve ricercare il bene dell’umanità e non deve mai agire contro di esso. Inoltre la scienza e la tecnica devono essere governate da principi etici e morali.

La teoria che mira solo al profitto ha prodotto nell’ultimo secolo una teoria che non ha sempre rispettato l’ambiente, che ha condotto a situazioni che provocano grandi preoccupazioni a causa di irreversibili danni compiuti, sia locali che a livello mondiale.

In maniera simile, sistemi di coltivazione inadeguati in molti paesi e il bisogno di energia hanno continuato a creare un abuso delle risorse forestali. Gli effetti negativi sull’ambiente possono essere corretti nelle cause che li producono solo insegnando alla gente un comportamento nuovo e rispettoso verso l’ambiente. Un atteggiamento che assicuri l’uso razionale delle risorse naturali che devono essere preservate e tramandate per l’uso delle generazioni future.

2. Piani di uso razionale delle risorse devono includere un’armonizzazione tra natura e insediamenti umani. Ciò sarà fatto attraverso un’educazione e una pianificazione graduale, ma che tiene conto degli enormi problemi della povertà.

Nel 1983 l’Accademia delle Scienze portò avanti uno studio specifico sui danni provocati all’ambiente dall’aumento del biossido di carbonio e dalla riduzione dello strato di ozono. Nei paesi in via di sviluppo, caratterizzati generalmente da condizioni climatiche avverse e ostili esiste l’acuto problema della distruzione delle foreste nelle regioni tropicali umide e della desertificazione nelle regioni tropicali secche, problemi che minacciano il nutrimento della popolazione. Le scoperte della scienza devono essere utilizzate per assicurare un’alta produttività del paese in modo che la popolazione locale abbia sufficiente cibo e sostentamento senza distruggere la natura.

Nei paesi industrializzati esiste il preoccupante problema dei prodotti di scarto in forma gassosa, liquida, solida o radioattiva. Pratiche imprudenti hanno causato danni molto seri alla natura. Scarichi incontrollati si sono trasformati in pioggia acida, sostanze nocive all’ambiente e contaminazione dei mari come ad esempio il Mar Mediterraneo.

3. Molte persone hanno contribuito agli sforzi di protezione dell’ambiente, ma la capacità e la buona volontà degli esperti e degli scienziati non sono in grado di risolvere il complesso problema. Devono essere affrontati profondi e vasti cambiamenti economici e morali a livello di gruppi di comunità e governi, che includano scambi e accordi interregionali e internazionali. Fondamentale per questa azione è l’educare le persone all’ambiente e creare un atteggiamento di comprensione, rispetto a reciproca e genuina buona volontà.

4. Desidero ringraziare tutti i presenti che hanno dato un contributo con le loro conoscenze scientifiche e il loro entusiasmo. Ringrazio anche i rappresentanti dei corpi internazionali come la Comunità Economica Europea e il Programma sull’Ambiente delle Nazioni Unite, di cui ho visitato il quartiere principale a Nairobi nel 1985.

Desidero anche ringraziare gli esperti che la scorsa settimana hanno concluso un importante incontro di lavoro, durante il quale si sono svolte discussioni scientifiche sugli Aspetti delle applicazioni dell’ingegneria genetica: la produzione di medicine e di vaccini, e il miglioramento della situazione alimentare specialmente a favore dei paesi in via di sviluppo. Le prospettive della terapia genetica per curare malattie danno speranza e meritano l’attenzione della scienza e dell’abilità di coloro che compiono le ricerche. Ma nella terapia genetica bisogna fare molta attenzione per evitare di mettere in pericolo l’integrità fisica e la vita di ogni individuo. Soprattutto deve essere fermato ogni pericolo di alterazione dell’inviolabile identità genetica della persona umana.

Infine mando già i miei saluti e il mio benvenuto agli scienziati che la settimana prossima inizieranno le discussioni circa un importante tema dell’astrofisica moderna: Movimenti di larga scala nell’universo. Venti scienziati cercheranno di accrescere la nostra comprensione sul grado di omogeneità dell’universo su una larga scala, la distribuzione e la natura della “massa nascosta”, la questione se l’universo continuerà ad espandersi o se è destinato a cadere in un’altra “singolarità”.

I vostri sforzi, sia individuali nei particolari campi di vostra competenza, sia come corpo associato con le attività della Pontificia Accademia delle Scienze, vengano coronati con ogni successo, poiché lavorate per il bene di tutta l’umanità.

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© Copyright 1987 - Libreria Editrice Vaticana

 



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