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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II ALLA PRESIDENZA
DEL CONSIGLIO INTERNAZIONALE DEGLI ARCHIVI

Venerdì, 30 marzo 1990

 

Signor Cardinale,
Signore, Signori,

Sono lieto di ricevervi in questa casa in occasione della sessione della Presidenza del Consiglio Internazionale degli Archivi. I vostri lavori si svolgono presso la Sede degli Archivi Vaticani: accolgo con favore la vostra risposta positiva all’invito del Cardinale Archivista della Santa Chiesa e del Reverendo Padre Prefetto; in tal modo dimostrate la vostra considerazione per i nostri Archivi e per il lavoro che vi si svolge al servizio della scienza e della cultura.

Come sapete, gli Archivi Vaticani costituiscono per la Chiesa un patrimonio inestimabile, tuttavia essi possono di diritto essere considerati parte del patrimonio della comunità internazionale. Infatti, per esprimere in poche parole l’essenziale, questo insieme di documenti rappresenta una traccia di ciò che la Chiesa ha vissuto nel corso dei secoli, testimoniando così il passaggio di Cristo stesso nel cuore della storia umana.

Il vostro Consiglio si preoccupa di badare, in numerosi Paesi e istituzioni, alla conservazione e alla comunicazione di depositi d’archivi sempre più importanti e diversificati. Voi affrontate problemi tecnici diversi sui quali non posso dilungarmi. Desidero semplicemente sottolineare l’interesse primordiale dei vostri compiti. Non siete infatti custodi della vestigia di un passato concluso; servite, bensì, la continuità della memoria dei popoli del mondo. Senza una memoria viva e ben informata, i popoli perderebbero gran parte della loro cultura; essi invece ne hanno bisogno per vivere meglio la propria identità, per costruire il loro futuro e per apportare un contributo specifico nel coro delle nazioni, soprattutto in un tempo in cui l’evoluzione della storia è segnata da incidenti e momenti di ripresa la cui importanza può essere avvertita e valutata dalle nostre generazioni.

Vorrei esprimere la mia grande stima per l’eminente funzione che voi svolgete e per il lavoro che compiete, lavoro volto al raggiungimento di un’organizzazione sempre migliore della conservazione degli archivi e del loro impiego.

Vi offro volentieri il mio incoraggiamento e mi auguro, in particolare, che continui con successo, per il bene di tutti, la vostra collaborazione con gli Archivi Vaticani. Esprimo i miei auguri cordiali per ciascuno di voi, per le vostre famiglie e i vostri collaboratori. E prego il Signore di benedirvi.

 

© Copyright 1990 - Libreria Editrice Vaticana

 



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