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PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DELLA COMMISSIONE DEL CATECHISMO
PER LA CHIESA UNIVERSALE

Venerdì, 14 febbraio 1992

 

Venerati fratelli nell’Episcopato,
Carissimi fratelli e sorelle!

È giunta ormai a termine l’importante opera redazionale del Catechismo per la Chiesa Universale, che ha impegnato a lungo la vostra Commissione. Insieme ringraziamo il Signore per la sua costante assistenza; insieme Gli domandiamo che il frutto di lunghi anni di lavoro contribuisca efficacemente a rinsaldare la comunione della fede e della carità tra i credenti, e a diffondere con fedeltà e chiarezza il messaggio della salvezza nel mondo. Deponiamo queste nostre comuni intenzioni di preghiera sull’altare nella festa liturgica dei Santi Cirillo, Monaco, e Metodio, Vescovo, Compatroni d’Europa. Sono particolarmente lieto di poter concelebrare l’Eucaristia insieme con voi proprio oggi, in cui la Chiesa fa memoria di questi Santi “amici di Dio, gloriosi araldi del Vangelo”, ai quali si deve la diffusione del messaggio di Cristo in tanta parte del continente europeo. Iddio ci conceda i doni del suo Spirito, renda anche noi coraggiosi e coerenti messaggeri della Buona Novella, seguendo l’esempio dei santi fratelli Cirillo e Metodio, e possa l’umanità intera accogliere la luce del Salvatore. Prendendo parte all’unico sacrificio, “memoriale della morte e risurrezione” del Redentore, apriamo i nostri cuori alla grazia divina.

Portiamo al Signore “la gioia e la fatica di ogni giorno”, le preoccupazioni e le speranze dei nostri contemporanei, soprattutto di coloro che soffrono e di quanti attendono con ansia l’annuncio di Cristo, Verità che salva. La Madre di Dio, Vergine dell’ascolto fedele, interceda per noi.

 

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