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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AL SINDACO E ALLA DELEGAZIONE
DELLA CITTÀ GRECA DI TESSALONICA

Venerdì, 21 maggio 1993

 

Signor Sindaco,
Egregi Signori,

Sono profondamente lieto di poter salutare la delegazione greca, guidata dal Sindaco di Tessalonica, venuta qui a Roma per commemorare e venerare i due vostri illustri concittadini, i Santi Cirillo e Metodio, divenuti grandi apostoli degli Slavi, la cui memoria liturgica ricorre nel calendario della Chiesa ortodossa-greca l’11 maggio.

La loro opera missionaria e evangelizzatrice si colloca in un periodo in cui la Chiesa, nel pieno rispetto delle diverse tradizioni culturali ed ecclesiali, gioiva della piena unità. I Santi Fratelli eredi e promotori della grande tradizione bizantina, hanno portato il Vangelo del Signore agli Slavi predicandolo nella lingua del luogo. Il loro rispetto per i valori umani non era minore di quello per i valori ecclesiali. L’operato dei Santi Cirillo e Metodio svolto in quell’epoca dell’unità tra Oriente e Occidente, rinnova in ognuno di noi il desiderio della piena comunione tra le nostre Chiese. Questo desiderio si esprime anche nei pellegrinaggi annuali presso la tomba di San Cirillo, nella chiesa di San Clemente. Lo stesso desiderio dell’unità ho voluto esprimere nell’Enciclica Slavorum Apostoli o ho proclamato i Santi Fratelli di Tessalonica copatroni d’Europa. In questa Enciclica “ho voluto rintracciare il carisma e la mirabile opera dei grandi evangelizzatori convinto che tutta la Chiesa e specialmente coloro che contribuiscono all’evangelizzazione oggi possono trarre un grande profitto dall’esempio della loro vita, dal loro senso ecclesiale e dai loro metodi di apostolato” (AAS 58 [1986] 274; cf. sopra, in data 12 ottobre 1985, n. 2).

Il profondo desiderio dell’unità caratterizza oggi non solo le nostre Chiese, ma anche tutta la nostra società in Europa. Essa si trova oggi in ricerca dell’unità alla quale tutti noi cristiani d’Occidente e voi, eredi della grande civiltà bizantina, dobbiamo contribuire.

L’esempio dei Santi Cirillo e Metodio, la loro eredità spirituale, che è religiosa e culturale nello stesso tempo, ci siano di ispirazione e di orientamento. Anche per le tensioni che attraversano oggi i popoli dell’Europa, la costruttiva opera di civilizzazione operata dai Santi Cirillo e Metodio può essere fonte di migliore, reciproca comprensione per poter trovare insieme nuove vie di testimonianza comune.

 

© Copyright 1993 - Libreria Editrice Vaticana

 



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