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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Domenica, 13 agosto 1967

 

Rinnoviamo il Nostro augurio di «buone vacanze», dato che proprio questi giorni estivi segnano il momento culminante della loro più piena estensione. Ma con questa avvertenza, carissimi figli, che vi sono molti, moltissimi, a cui questo periodo di vacanze non apporta alcun particolare ristoro; anzi per molti segna un periodo di maggior solitudine - pensiamo ai malati - ovvero un periodo di maggiore lavoro: pensiamo a quanti sono addetti ai servizi pubblici, ai servizi sanitari e assistenziali; pensiamo alla sicurezza stradale specialmente, al lavoro alberghiero e domestico.

A tutti questi rivolgiamo un pensiero riconoscente e un saluto particolare; e affinché essi abbiano, almeno di riflesso, qualche spirituale conforto dalla prossima festa della Madonna Assunta, sarà oggi per loro la nostra preghiera.

Abbiamo anche un altro scopo particolare da raccomandare alla vostra preghiera, e al vostro ricordo, in questi giorni. Si riunisce a Creta, a Heraclion, il Consiglio Mondiale delle Chiese, non cattolico, ma due Osservatori cattolici vi saranno presenti. E la discussione ecumenica diventa molto, molto stringente ed interessante.

Come forse avete visto dai giornali, Noi abbiamo ieri ricevuto il Metropolita Ortodosso di Leningrado, Metropolita Nicodemo, che è incaricato, poi, da tutta la Chiesa Russa Ortodossa di tenere rapporti con le altre Chiese. Passando da Noi (lo avevamo già conosciuto durante il Concilio) passando da Noli, molto gentile, e molto cortese, cristianamente aperto, Ci diceva questo: «Abbiamo fatto molti passi per riavvicinarci, per conoscerci, e verso quella tale unione a cui tutti aspiriamo». E soggiungeva: «Non faremo mai più passi indietro». Ed ecco allora perché Noi raccomandiamo a voi anche questo.

                                                     



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