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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Solennità di Tutti i Santi
Lunedì, 1° novembre 1976

 

Chi a Roma non conosce il Pantheon? il Pantheon è un tempio pagano, bellissimo monumento, negletto, ma superstite fra i tanti che ornavano la zona del Campo di Marte, desolata dopo l’inondazione del 590. Papa Bonifacio IV (608-615), come ci ricorda il «Liber Pontificalis» (DUCHESNE, Liber Pontificalis, 1, 317), lo chiese e lo ottenne dall’Imperatore Foca, e lo dedicò con molto onore alla Madonna e a tutti i martiri: ed ancora oggi s’intitola a Santa Maria «ad martyres». Vi furono trasferite le spoglie dei corpi santi esumati dalle catacombe, allora abbandonate e indifese. Dalla «Rotonda», così i Romani chiamano questo sacro monumento, l’antico tempio di Agrippa, si affermò e si diffuse il culto a tutti i Santi aventi al centro Maria santissima, con la pia memoria poi dei Defunti cristiani.

Abbiamo così a noi vicino un focolare, per tanti titoli storici, archeologici, artistici, religiosi degnamente celebre, che richiama al nostro spirito molti insegnamenti della nostra fede, che sono oggetto dell’odierna festività; la comunione dei Santi, anzitutto e cioè la società dei credenti in Cristo, se fin d’ora inseriti nel suo corpo mistico, ch’è la Chiesa e viventi oltre tomba nel suo gaudio e nella sua gloria in attesa della risurrezione finale: il culto dei Santi ha qui il suo fondamento, ricchissimo di tesori dottrinali, morali, spirituali. Poi abbiamo oggi una nuova vocazione, rivolta a tutti i cristiani, la vocazione alla santità, alla perfezione, non riservata solo ai Santi canonizzati, ma resa doverosa e accessibile a chiunque sia seguace, nella fede, nella speranza, e nella carità di quel Gesù, che rese piane le vie del Regno dei cieli, ma fece obbligo a tutti, a ciascuno, d’essere perfetto come lo è Dio – niente meno! - il Padre celeste (Matth. 5, 48), che rende possibile, con la sua grazia, ogni cosa da lui a noi prescritta (Ibid. 19, 26).

Giornata intensa, dunque, di pensieri, di ricordi, di propositi, di preghiere. Forse i nostri Defunti aspettano qualche cosa da noi. E la Madonna ci guarda dal cielo!

 



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