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II ASSEMBLEA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI

SALUTO DI PAOLO VI
AI PADRI SINODALI NELLA PRIMA ADUNANZA

Giovedì, 30 settembre 1971

 

Questa mattina abbiamo implorato insieme l’aiuto dello Spirito Santo, la cui necessità tanto più vivamente sentiamo, quanto maggiore è il lavoro che stiamo per intraprendere.

Diamo pertanto inizio, nel Nome del Signore, a questa Assemblea del Sinodo dei Vescovi, a presiedere la quale abbiamo chiamato i Signori Cardinali Leone Stefano Duval, Giovanni Giuseppe Wright e Paolo Muñoz Vega.

Voi potrete liberamente discutere le questioni proposte all’attuale Assemblea, delle quali nessuno ignora la difficoltà e l’estrema importanza. Avrete tale possibilità anche nei colloqui, che terrete opportunamente fra voi durante le varie sessioni per approfondire gli argomenti. Proprio per favorire questa vostra libertà di espressione, noi stessi preferiamo ascoltare.

Ciò facendo, desideriamo altresì che le discussioni sinodali avvengano in un clima di reciproca fiducia e benevolenza. Vorremmo infatti che quella fraternità di rapporti e quell’intensa cooperazione, che si ebbero già tra i Padri del Concilio Ecumenico Vaticano II, abbiano a distinguere anche la presente Assemblea del Sinodo, che dal Concilio appunto deriva. Per ottenere questo scopo, è necessario che ciascuno offra il suo personale contributo, non cercando le cose proprie, ma quelle che sono di Gesù Cristo (Cfr. Phil. 2 , 21) e si risolvono, pertanto, in reale vantaggio per tutta quanta la Chiesa.

Se giustamente esaltiamo la carità, la quale - secondo la bella espressione di S. Agostino - è vincolo soave e salutare dei cuori (Sermo 350; PL 39, 1534), non dobbiamo tuttavia recar pregiudizio alla gravità delle stesse discussioni, e neppure possiamo attenuare la grande responsabilità morale del compito, che siamo ora chiamati a svolgere e che tanto ci assilla. Dobbiamo infatti trattare di questioni che davvero corrispondano alle intenzioni di Gesù Cristo, che siano in armonia con la tradizione autentica della Chiesa e da essa logicamente derivino, e che siano adatte ed utili alle necessità del momento.

Noi dichiariamo pertanto il nostro animo aperto, leale c fiducioso a voi tutti, che siete qua convenuti per servire tanto da vicino la Chiesa universale, mentre vivamente auspichiamo e leviamo la nostra fervente preghiera perché questa Assemblea del Sinodo dei Vescovi, grazie alla vostra buona volontà ed al vostro impegno diligente, contribuisca alla gloria di Dio ed al vero progresso della Santa Madre Chiesa.

Confermiamo questa nostra testimonianza di predilezione e questi nostri voti con l’Apostolica Benedizione, che ben volentieri impartiamo a tutti ed a ciascuno di voi.



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