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DISCORSO DEL SANTO PADRE PAOLO VI
NEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI GUGLIELMO MARCONI

Mercoledì, 13 novembre 1974

 

Al termine della dotta commemorazione, il Santo Padre prende la parola per esprimere la gioia, il gusto spirituale, la soddisfazione procuratagli dall’iniziativa della Pontificia Accademia delle Scienze, alla quale, con gratitudine, formula i migliori auguri per il suo avvenire.

Riferendosi a Guglielmo Marconi, Paolo VI ne sottolinea l’impegno magico e profetico, interamente posto al servizio e a beneficio dell’umanità. Dalla sua opera di scienziato e di credente, emerge quanto può il pensiero e l’attività umana, quando sono impiegati per il bene dell’umanità, rivelandosi anche una testimonianza della gloria di Dio, perché la scoperta e l’impegno delle energie della natura mettono in luce la potenza del Sommo Fattore. Il Papa conclude il suo breve intervento, ringraziando l’oratore per il momento di felicità intellettuale procurato a Lui e all’eletta assemblea, con l’augurio che tutti possano profittare di questa visione altissima delle realtà anche fisiche del mondo, da cui si intravede l’infinita potenza e maestà di Dio.

                          



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