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UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE 
DEL SOMMO PONTEFICE

VIAGGIO APOSTOLICO IN POLONIA
16-19 Agosto 2002

INTRODUZIONE

Polonia, 2002

Il dono della Divina Misericordia 

“Buono e pietoso è il Signore” (Sal 103,8) - dice il Salmista. Già nell’Antico Testamento Dio manifesta il suo volto di Creatore e di Padre, chinato con grande misericordia sulle sue creature.  Dio Padre tuttavia, si rivela in maniera piena in Gesù Cristo, nella sua morte di croce e nella sua gloriosa risurrezione. “(Dio Padre) nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la  risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per una eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi” (1Pt 1,3-4). Ma la misericordia del Padre in Cristo Gesù giunge a noi mediante l’effusione dello Spirito Santo: “L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Rm 5,5).

 

Un pellegrinaggio nel nome della Divina misericordia 

Proprio il mistero della Divina Misericordia costituisce il tema principale del nuovo pellegrinaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II in Polonia. Una nuova visita pastorale al popolo di Dio pellegrinante nel mondo e nella storia. Tale visita ha luogo dal 16 al 19 agosto 2002. E’ la più breve di tutte le visite apostoliche del Santo Padre nella sua terra natale. Dura appena qualche giorno. Il Papa visiterà solamente Kraków e il santuario di Kalwaria Zebrzydowska, che si trova nel territorio della medesima arcidiocesi. 

Il pellegrinaggio ha come tema “Dio ricco di misericordia” e si svolge in tre soste di grande significato spirituale e pastorale con tre celebrazioni eucaristiche presiedute da Giovanni Paolo II . Sabato 17 agosto, il Santo Padre presiederà il rito di Dedicazione della nuova chiesa dal titolo della Divina Misericordia a Kraków - Łagiewniki. Domenica 18 agosto presiederà la celebrazione eucaristica sulla grande spianata di Kraków, detta Błonia. L’ultimo giorno del pellegrinaggio, lunedì 19 agosto, visiterà il santuario di Kalwaria. 

 

Le celebrazioni del Viaggio apostolico 

La celebrazione costituisce anche il motivo principale del viaggio del Santo Padre a Kraków. La prima celebrazione eucaristica prevede la dedicazione della nuova chiesa dal titolo della Divina Misericordia a Kraków - Łagiewniki. 

Oggi Łagiewniki è uno dei quartieri di Kraków. In questa località, nella casa delle Suore della Madre della Misericordia, trascorse gli ultimi giorni della sua vita la Suor Faustina Kowalska (1905-1938), beatificata e canonizzata da Giovanni Paolo II. Questa religiosa, come disse il Papa nell’omelia della beatificazione “è stata scelta da Cristo per ricordare agli uomini il divino mistero della misericordia”. Questo mistero è al centro della vita del santuario, cresciuto negli ultimi decenni del ventesimo secolo a Łagiewniki. Qui confluiscono i pellegrini da tante parti del mondo, per invocare la misericordia del Signore; qui avvengono tante manifestazioni della grazia con la conversione dei cuori umani. In questo luogo è venerata l’immagine di Gesù misericordioso, dipinta secondo una visione della santa Suor Faustina. L’immagine rappresenta Cristo Signore Risorto, con i segni della sua passione e morte in croce, con le piaghe dei chiodi visibili sui piedi e sulle mani. Dal costato aperto sgorgano due flussi di raggi, uno del colore del sangue, l’altro del colore dell’acqua. Essi indicano l’abbondanza di grazia che proviene dalla fonte della Misericordia Divina che è il cuore di Cristo. Sull’immagine ritroviamo anche un’iscrizione: “Gesù, confido in Te!” La festa patronale del santuario si celebra la seconda domenica di Pasqua, che negli ultimi anni, per volontà del Santo Padre ha assunto anche il nome complementare di Domenica della Divina Misericordia: Dominica II Paschae seu de divina Misericordia (terza edizione tipica del Messale Romano). Per il bene spirituale dei pellegrini, che ogni anno sono sempre più numerosi, è sorta la necessità di costruire una nuova chiesa con tutte le strutture necessarie per il servizio liturgico, spirituale e pastorale delle persone che vi si recano. Il 17 agosto 2002 il Santo Padre celebrerà la solenne dedicazione di questa nuova chiesa. 

Nella città di Kraków circa sette chilometri di distanza dal santuario della Divina Misericordia si estende la spianata, chiamata Błonia. Là converranno il giorno seguente, Domenica 18 agosto, migliaia di pellegrini provenienti da tutta la Polonia e dall’estero. La liturgia eucaristica, presieduta dal Santo Padre, che già altre volte ha riunito in quel luogo più di un milione di persone, vuole essere  un festoso inno di lode e di ringraziamento cantato a Dio, che ha voluto rivelare al mondo la sua misericordia senza limiti. La celebrazione vuole essere anche un forte grido rivolto al mondo di oggi, perché sappia ritrovare nel mistero della Divina Misericordia la strada del ritorno al Padre celeste, rafforzi l’amore reciproco fra i cristiani e contribuisca a costruire la giustizia e la pace, in un mondo lacerato dalle discordie, minacciato dalla violenza e dal terrorismo.

Durante la solenne liturgia il Santo Padre eleverà alla gloria degli altari quattro Servi di Dio della nazione polacca: l’Arcivescovo Zygmunt Szczęsny Feliński, il sacerdote Jan Balicki, il gesuita padre Jan Beyzym e la religiosa Sancja Szymkowiak. In questo modo si rinnova e si sigilla l’invito del Santo Padre, rivolto ai fedeli riuniti nel 1999 a Stary Sącz, durante la canonizzazione della beata Kinga: “Fratelli e sorelle, non abbiate paura di desiderare la santità! Non abbiate paura ad essere santi! Trasformate il secolo che tramonta e il nuovo millennio in epoca di uomini santi!”. Mettendo davanti al popolo di Dio questi nuovi “testimoni della fede”, Giovanni Paolo II desidera, che i cristiani d’oggi seguendo il loro esempio sappiano diventare autentici discepoli del Signore e valorosi testimoni della fede. Il Papa li invita ad attingere la forza della coerenza evangelica e della testimonianza apostolica dalla contemplazione del Volto di Cristo Crocifisso e Glorioso, con uno sguardo contemplativo che penetra fino alla sorgente stessa della Divina Misericordia, affinché diventino, con la grazia di Cristo, uomini e donne che sanno rendere testimonianza credibile dell’amore e della misericordia. “Se siamo ripartiti davvero dalla contemplazione di Cristo, dovremo saperlo scorgere soprattutto nel volto di coloro con i quali egli stesso ha voluto identificarsi” (Novo millennio ineunte, 49). Un invito che il Papa estende alla coerenza della vita evangelica e alla fantasia della carità: “La carità delle opere assicura una forza inequivocabile alla carità delle parole” (Novo millennio ineunte, 50).

La terza statio del pellegrinaggio papale è nel santuario mariano di Kalwaria Zebrzydowska, che quest’anno celebra il quarto centenario della fondazione. Il santuario è profondamente inserito nella storia dell’Arcidiocesi di Kraków ed è anche molto amato dal Santo Padre Giovanni Paolo II. In esso viene invocata e venerata la Madre del Signore “Regina e Madre di misericordia”. Come avvenne alla soglia della casa di Elisabetta, quando Maria le annunciò la divina misericordia: “Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono” (Lc 1,50), così ora il Santo Padre annuncia nei santuari mariani disseminati in tutto il mondo, il ruolo di Maria, icona materna della misericordia dal Padre. Come ha scritto Giovanni Paolo II: “Maria è anche colei che, in modo particolare ed eccezionale - come nessun altro -, ha sperimentato la misericordia e al tempo stesso, sempre in modo eccezionale, ha reso possibile col sacrificio del cuore la propria partecipazione alla rivelazione della misericordia divina. Tale sacrificio è strettamente legato alla croce del Figlio, ai piedi della quale ella doveva trovarsi sul Calvario. (...) Maria quindi è colei che conosce più a fondo il mistero della misericordia divina. Ne sa il prezzo, e sa quanto esso sia grande. In questo senso la chiamano anche Madre della misericordia: Madonna della misericordia o Madre della divina misericordia” (Dives in misericordia, 9). Maria è come l’Odighitria, colei che conduce verso Dio, e ci introduce nelle profondità della Divina Misericordia. - Anche qui a Kalwaria - innumerevoli bambini, ragazzi e ragazze, adulti seguendo la Via Crucis e i così detti “Sentieri della Madre di Dio”, seguono il cammino della Croce che conduce verso la Risurrezione, in comunione con la Santa Madre del Signore. 

 

Il Messale del Viaggio apostolico 

Il Messale del Papa per la visita apostolica in Polonia contiene i testi liturgici riguardanti la dedicazione della chiesa a Łagiewniki, la celebrazione eucaristica a Błonia, che comprende anche il rito di beatificazione dei Servi di Dio, e infine la celebrazione eucaristica nel santuario di Kalwaria. In questo libro troviamo i formulari per la Santa Messa, le letture, le intenzioni della preghiera universale ed anche il testo delle preghiere eucaristiche (in polacco e in latino). Il Messale è stato preparato dall’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice in collaborazione con la Commissione liturgica dell’Arcidiocesi di Kraków.

 

a) La Dedicazione della chiesa

I testi liturgici per la dedicazione d’una chiesa provengono dal Pontificale Romano. Si tratta delle preghiere proprie del rito della dedicazione, come anche il formulario della Messa con il suo prefazio. Le letture sono state scelte secondo i criteri indicati dall’Ordo dedicationis ecclesiae et altaris. Il testo del Vangelo è anche uno di quelli che si leggono più frequentemente nel santuario della Divina Misericordia a Łagiewniki. 

b) Le Beatificazioni

Durante il pellegrinaggio, come è stato ricordato, Giovanni Paolo II procederà alla beatificazione di quattro figli della Polonia. Questo rito avrà luogo durante la Santa Messa a Błonia di Kraków, il 18 agosto. Ricordiamo alcuni dati dei futuri beati.

L’Arcivescovo Zygmunt Szczęsny Feliński (1822-1895), fu Vescovo di Warszawa. Esercitò il suo ministero episcopale nel periodo in cui la Polonia fu divisa in tre parti. Difendendo la fede cattolica e la dignità umana si espose alle persecuzioni zariste e per venti anni visse nell’esilio. E’ fondatore della congregazione religiosa delle Suore Francescane della Famiglia di Maria.

Don Jan Balicki (1869-1948) svolse il suo servizio a Dio, soprattutto come professore, confessore e formatore di nuovi sacerdoti. E’ un esempio per tutti i sacerdoti, specialmente per la sua capacità di unire la vita di preghiera con il ministero pastorale.

Padre Jan Beyzym (1850-1912) è conosciuto soprattutto come il servo dei lebbrosi. Come membro della Compagnia di Gesù dedicò tutte le sue forze e i suoi talenti ad alleviare i malati di lebbra. All’età di 48 anni partì per il Madagascar compiendo là il suo servizio missionario. 

Suor Sancja Szymkowiak (1910-1942) maturò la chiamata alla santità come studentessa all’università, e poi nella congregazione delle Figlie di Maria Addolorata (chiamate Serafitki) a Poznań. La sua vita, del tutto semplice, fu coronata con la totale dedicazione in favore del prossimo durante la II guerra mondiale.

Il formulario per la Santa Messa, celebrata il 18 agosto a Błonia, è quello della ventesima domenica del tempo ordinario. Anche le letture, eccetto il Vangelo, sono della domenica. Il Vangelo, invece, che parla del comandamento dell’amore è stato scelto a motivo del tema principale del pellegrinaggio papale.

c) Maria Madre di Misericordia

I testi liturgici per la celebrazione eucaristica per il terzo giorno del pellegrinaggio sono stati scelti tutti dal formulario della festa della Madonna di Kalwaria. In tutta l’Arcidiocesi il giorno dedicato alla Madonna di Kalwaria viene celebrato come festa, invece nel santuario stesso come solennità. I testi parlano della partecipazione della Madre di Dio nell’opera della salvezza realizzata da Cristo.
 

Gli altri impegni del Viaggio apostolico

Nell’itinerario seguito dal Papa si prevede, inoltre, la benedizione della biblioteca della Pontificia Accademia Teologica. L’Accademia, che è stata rifondata da Giovanni Paolo II nel 1981, affonda le sue radici nella fondazione della Facoltà di teologia, promossa da Bonifacio IX nel 1397. Questa Facoltà ha potuto esistere e funzionare grazie alle donazioni della santa regina Edvige, una santa che pregando ai piedi della croce nella cattedrale di Wawel imparò a sacrificarsi con amore e a testimoniare la misericordia.

Il Papa avrà anche un po’ di tempo per pregare nella cattedrale del Wawel, e anche sulla tomba dei suoi genitori al cimitero di Rakowice. Questi due momenti avranno un carattere strettamente personale, per permettere al Papa momenti intensi di raccoglimento nei luoghi particolarmente cari al suo cuore. 

* * * 

 

“Misericordias Domini in aeternum cantabo” 

Il filo conduttore del pellegrinaggio di quest’anno è il mistero della Divina Misericordia, che rappresenta una fonte di speranza, e anche una forte chiamata a testimoniare la misericordia. I cristiani sono stati proclamati beati da Gesù stesso se sapranno imitare la misericordia di Dio in tutti i loro rapporti: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5,7). La misericordia, come ci insegna Giovanni Paolo II,“diviene elemento indispensabile per plasmare i mutui rapporti tra gli uomini, nello spirito del più profondo rispetto di ciò che è umano e della reciproca fratellanza” (Dives in misericordia, 14). Durante i lavori preparativi dell’incontro con il Santo Padre, e anche durante il suo soggiorno a Kraków, verranno presentate diverse opere di misericordia volute dalla Chiesa in Polonia.

Le celebrazioni liturgiche, presiedute dal Santo Padre Giovanni Paolo II, come Successore di Pietro e come Vicario di Cristo, Sacerdote, Maestro e Pastore, vogliono celebrare il Dio santo e misericordioso per invitare tutti ad attingere abbondantemente alle sorgenti della divina Misericordia. Per innalzare a Dio il nostro canto come il Salmista: Misericordias Domini in aeternum cantabo (Sal 89,2). E per proclamare davanti al mondo la speranza con le parola della Vergine Maria, Madre del Signore: “Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono” (Lc 1,50). 

 

+ Piero Marini
Vescovo tit. di Martirano
Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie

    

  

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