PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA
LA CHIESA E L'ANNO
INTERNAZIONALE DELLA FAMIGLIA
(1994)(1)
1. Celebrazione
L'annuncio solenne della celebrazione nella chiesa dell'Anno
internazionale della famiglia (AIF)
fu fatto dal santo padre Giovanni Paolo II, il 6 giugno scorso, in Piazza San Pietro. In quell'occasione egli
pronunciò le seguenti parole che riportiamo integralmente:
«La chiesa saluta cordialmente questa iniziativa e ad essa si
associa con tutto l'amore che ha per ogni famiglia umana. Vorrei anzi
annunciare, proprio nel corso di questo incontro Internazionale delle
famiglie, una convocazione speciale per l'intero popolo cristiano. Dalla
Festa della Sacra Famiglia di quest'anno, fino alla stessa Festa del 1994
celebreremo anche all'interno della chiesa cattolica l'Anno internazionale
della famiglia.
Il Pontificio Consiglio per la famiglia, in rapporto con gli
altri organismi competenti, seguirà le iniziative delle Nazioni Unite in
spirito di dialogo e collaborazione, preparando e coordinando le
celebrazioni e le manifestazioni che saranno promosse all'interno della
chiesa cattolica.
L'Anno internazionale della famiglia offrirà senz'altro
un'opportunità provvidenziale per approfondire i valori costitutivi di
questa istituzione naturale.
Sono certo che una loro migliore conoscenza e valorizzazione
aiuterà a costruire un mondo più fraterno e solidale, riconoscendo la
famiglia come cellula fondamentale della società.
Invito pertanto le conferenze episcopali, i vescovi. le
comunità diocesane e parrocchiali, i movimenti, i gruppi e le associazioni,
specialmente quelli quotidianamente impegnati nella pastorale familiare, ad
accogliere questo singolare momento di grazia per un lavoro che si spinga
ancor più in profondità».(2)
2. Obiettivi
Ricordiamo gli obiettivi di questa manifestazione - i cui
profili sono andati precisandosi sempre più - sia per quanto riguarda la sua
celebrazione all'interno della chiesa, sia per la sua relazione con l'intera
società.
A)
ALL'INTERNO DELLA CHIESA
L'Anno internazionale della famiglia - che si inserisce
nell'ambito della nuova evangelizzazione, il cui centro è la famiglia,(3)
con la necessaria difesa e tutela della vita umana, dal suo concepimento
alla morte naturale(4) - rappresenta una grande occasione per sviluppare una
pastorale organica che ubichi al suo centro la famiglia.(5) Il sacramento
del matrimonio, dice la
Familiaris
consortio, «nella sua profonda
natura è la proclamazione, nella chiesa, della Buona Novella sull'amore
coniugale».(6) La famiglia cristiana manifesta in modo singolare questa
Buona Novella come incarico fondamentale al servizio della vita.(7)
Occorre che la famiglia presenti una testimonianza di vigoroso
impegno poiché, in quanto soggetto e oggetto di evangelizzazione, manifesta
agli uomini il disegno di Dio per il bene degli sposi, dei figli e
dell'intera società. In tal modo saranno riconosciuti ed incarnati più
profondamente i valori della famiglia, i quali hanno la loro radice nel
mistero dell'amore di Dio per gli uomini.
Per questo lavoro nell'ambito della nuova evangelizzazione, i
documenti di maggiore importanza del magistero riguardante il matrimonio e
la famiglia sono la costituzione pastorale
Gaudium et spes,(8)
l'esortazione apostolica
Familiaris
consortio, la
Carta dei
diritti della famiglia della Santa Sede(9) e il
Catechismo della
chiesa cattolica. Dobbiamo anche tener presente l'insieme delle
catechesi del santo padre sull'«Amore umano nel piano divino».(10)
In tutto ciò che riguarda la difesa e la tutela della vita,
fin dalle sue origini, l'enciclica
Humanae
vitae di Paolo VI e il
costante insegnamento del Santo Padre Giovanni Paolo II sono via e
guida.(11)
Nel concistoro straordinario dei cardinali sulle minacce alla
vita, convocato dal santo padre dal 4 al 6 aprile 1991, la maggioranza dei
cardinali presentarono al papa la richiesta di una Enciclica sulla vita
umana che egli iniziò a preparare dopo una consultazione personale con i
vescovi del mondo. In data 19 maggio 1991, solennità di Pentecoste, il
Santo
Padre inviò una lettera a tutti i fratelli nell'episcopato, alla quale fece
seguito una missiva del segretario di stato, cardinale Angelo Sodano, che
rimetteva il questionario della menzionata consultazione.
Sono lieto di informare anche che il Santo Padre sta
elaborando, in occasione dell'AIF, una Lettera alle famiglie. Tale documento
costituirà un prezioso strumento di riflessione, di studio e di animazione
della pastorale familiare.
Si tratta, quindi, di sviluppare e dare maggiore impulso a
tutta la pastorale della famiglia e della vita. Segnaliamo, tra gli altri,
alcuni punti: la preparazione al matrimonio,(12) il sostegno ai giovani
sposi e alle famiglie in difficoltà, l'aiuto ai membri più deboli della
famiglia, l'attenzione alle situazioni irregolari, la procreazione
responsabile e l'uso dei metodi naturali di regolazione della fertilità
quando esistano esigenze giustificate per ricorrervi, l'accoglienza della
vita umana nascente e l'assistenza a quella che termina, l'appoggio ai
genitori nel loro compito educativo, l'apertura e l'impegno ecclesiale e
civile delle famiglie, ecc.
B)
IN RELAZIONE CON TUTTA LA SOCIETÀ CIVILE
In attitudine di dialogo positivo e cordiale, secondo la
propria identità, la chiesa offre con amore e speranza a tutti gli uomini il
modello della famiglia, fondata sul matrimonio, secondo il progetto
originale di Dio.(13)
Questa istituzione naturale è «di somma importanza per la
continuità del genere umano, il progresso personale e il destino eterno di
ciascuno dei membri della famiglia, per la dignità, la stabilità, la pace e
la prosperità della stessa famiglia e di tutta la società umana».(14) In
effetti, l'unione totale di vita e di amore di un uomo e una donna,
orientata alla procreazione e formazione integrale dei figli,(15) è la
«prima e vitale cellula della società»(16) e, pertanto, garanzia
insostituibile per il bene dell'umanità.
Nell'enciclica
Centesimus annus si ricorda che è nella
famiglia che «l'uomo riceve le prime e determinanti nozioni intorno alla
verità ed al bene, apprende che cosa vuol dire amare ed essere amati e,
quindi, che cosa vuol dire in concreto essere una persona».(17)
La chiesa ha il dovere di porre molto in alto il valore della
famiglia, Santuario della vita(18) e fonte centrale, come
trasmettitrice dei valori, di una autentica ecologia umana.(19)
Uno strumento, il più adeguato, per portare avanti un dialogo
in profondità nella società, è la
Carta dei diritti della famiglia,
della Santa Sede. Questo documento fu sollecitato dal Sinodo dei vescovi
dell'anno 1980(20) ed è frutto di un accurato studio e di una consultazione
delle conferenze episcopali e di esperti in materia, di diverse culture.
Come si indica nella sua Introduzione «La Carta è indirizzata
principalmente ai governi. Nel riaffermare, per il bene della società, la
comune consapevolezza dei diritti essenziali della famiglia, la Carta offre
a tutti quelli che condividono la responsabilità per il bene comune un
modello e un punto di riferimento per l'elaborazione di una legislazione e
di una politica della famiglia, e una guida per i programmi di azione
Nell'ottica dei diritti della famiglia, si può contribuire ad
una maggiore sensibilizzazione per l'elaborazione di vere politiche
familiari che assumano la comunità familiare, con tutta la sua forza
integratrice in relazione con i suoi membri, in modo tale che sia aiutata
positivamente, e in nessun modo ostacolata, nel compimento della sua
specifica missione. (21)
La politica familiare richiede che le attenzioni sociali in
favore di una categoria concreta di membri della famiglia, come i bambini o
gli anziani per esempio, non lascino di considerarli nel seno della famiglia
con tutta la sua forza integratrice e pertanto rispettino e potenzino
l'istituzione familiare come tale.
3. Raccomandazioni
Prima di affrontare alcuni punti del programma, nella parte
seguente, proponiamo a modo di raccomandazioni ciò che segue, lasciando,
naturalmente, ampio spazio alle iniziative
delle conferenze episcopali, delle chiese locali, delle
istituzioni e organizzazioni:
- A livello nazionale e nelle diocesi, conviene istituire
Commissioni per l'AIF (diverse da quelle costituite per iniziativa dei
governi, nelle quali pure è tuttavia molto utile la partecipazione della
chiesa).
Queste commissioni collaboreranno nella preparazione e
nello svolgimento dell'AIF e propenderanno perché, nella prospettiva della
nuova evangelizzazione, prosegua lo sforzo come preparazione per il nuovo
millennio.
Le commissioni saranno in costante relazione con questo
Pontificio Consiglio per informare sulle diverse attività e, specialmente,
in ordine a tutto quanto si riferisca all'Incontro mondiale delle
famiglie con il Santo Padre, che avrà luogo la domenica 9 ottobre
1994. Su questo incontro, ci intratterremo nel paragrafo seguente.
- Nella misura del possibile, nelle diocesi ed eventualmente
in ogni nazione, conviene che vi sia un atto speciale di inaugurazione
dell'AIF. Il Santo Padre ha ritenuto bene che il presidente del Pontificio
Consiglio per la famiglia, come legato pontificio inauguri a Nazaret
questo Anno internazionale, nella Festa della Santa Famiglia domenica
26 dicembre 1993. Per altre celebrazioni, a modo di esempio, rimanderemo
alla significativa programmazione del santo padre a Roma.
- Riflessione e studio della Lettera del Santo Padre alle
famiglie.
- Promozione di studi e ricerche e realizzazione ili
congressi, simposi, ecc. su temi relativi alla famiglia. A tal fine potranno
collaborare gli istituti di studio, le università, i seminari, le case di
formazione, ecc.
- Promozione di incontri con politici, legislatori, dirigenti,
sulla
Carta dei diritti della famiglia in ordine all'elaborazione di
politiche per il bene della famiglia.
- Promozione di incontri, colloqui, ricerche su temi relativi
alla difesa della vita umana, ad aspetti di bioetica, alla paternità e
maternità responsabile, ai metodi naturali di regolazione della fertilità.
ad una formazione integrale sulla sessualità, ecc.
- Promozione e rafforzamento delle strutture ecclesiali per la
famiglia e per la vita.(22)
- Una stretta collaborazione con i mezzi di comunicazione
sociale,(23) che tanto possono cooperare in questo campo.
Città del Vaticano, 25 dicembre 1993.
Alfonso card. LÓPEZ TRUJILLO
Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia
Mons. ELIO SGRECCIA, Segretario
NOTE
(1) Questo Pontificio Consiglio ha inviato, durante la fase di
preparazione dell'AIF, alle conferenze episcopali e, attraverso queste, a
tutte le organizzazioni impegnate nel servizio alla famiglia e alla vita, un
documento operativo intitolato anno internazionale della famiglia 1994.
Criteri e orientamenti.
(2) L'Osservatore Romano. 7-8 giugno 1993. p. 5.
(3) Cf. GIOVANNI PAOLO II,
Discorso ai vescovi dell'Africa
responsabili della pastorale familiare: L'Osservatore Romano, 3
ottobre 1992, p. 5.
(4) La costituzione apostolica
Pastor bonus, art. 141 §
3, ha affidato questo campo di lavoro al Pontificio Consiglio per la
famiglia.
(5) Cf. GIOVANNI PAOLO II,
Discorso ai membri del Pontificio
Consiglio per la famiglia: L'Osservatore Romano, 31 gennaio 1993, p.
5.
(6)
Familiaris
consortio, n. 51: n. 635.
(7) Cf.
Familiaris
consortio, n. 28: n. 561s.
(8) N. 47-52: n. 8-31.
(9) Pubblicata il 22 ottobre 1983: n. 1489ss.
(10) Iniziarono il 5 novembre 1979 e si conclusero il 28
novembre 1984. L'ultima parte è dedicata ad una riflessione sull'enciclica
Humanae Vitae.
(11) Cf., tra gli altri,
Discorso agli esperti sui metodi
naturali di regolazione della fertilità: L'Osservatore Romano, 12
dicembre 1992, p. 6;
Discorso ai partecipanti al corso sui metodi naturali:
L'Osservatore Romano, 11 gennaio 1992, p. 5; più recentemente,
Omelia a
Denver, 14 agosto 1993: L'Osservatore Romano, 17-18 agosto 1993, p.
5.
(12) Alcuni mesi fa è stato fatto pervenire alle conferenze
episcopali un progetto di guida per la preparazione al matrimonio, in vista
di un futuro Direttorio sul tema. Alcune di esse hanno inviato già i loro
contributi e suggerimenti.
(13) Cf. Mt 19,4-6; Gn 1,28-29; 2,23-24.
(14) Cf.
Gaudium et spes n. 48: n. 11-14.
(15) Cf. Codice di diritto canonico, c. 1055: 133s;
Carta dei diritti della famiglia, art. 5: n. 1499.
(16) Decr.
Apostolicam actuositatem, n. 11.
(17)
Centesimus
annus, n. 39.
(18) Cf. Ib.
(19) Cf. Ib.
(20) Cf.
Familiaris
consortio, 46: n. 621s.
(21) «Le pubbliche autorità devono rispettare e promuovere la
dignità la legittima indipendenza, l'intimità, l'integrità e la stabilità di
ogni famiglia» (Carta
dei diritti della famiglia, art. 6 a: n.1500;
cf. anche Preambolo I; art. 1, c; art. 9, inizio: nn. 1494s.1503).
(22) La X Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la
famiglia (26-30 gennaio 1993) ha trattato il tema delle «Strutture diocesane
e nazionali per la famiglia e la vita. Strutture di formazione (Istituti) e
di pastorale»: cf. nn. 2342-2356.
(23) Dal 2 al 4 giugno 1993, si è realizzato un importante
incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la famiglia, in unione con il
Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali, sul tema: «i diritti della
famiglia e i mezzi di comunicazione sociale»: cf. nn. 2510-2519; cf.
Carta dei diritti della famiglia, art. 5 f: n. 1499.
|