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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE PARTECIPANTI AL CAPITOLO GENERALE
DELLE SUORE ADORATRICI DEL SANGUE DI CRISTO

 

Care Sorelle Adoratrici del Sangue di Cristo!

1. Sono lieto di porgere a ciascuna di voi il mio cordiale benvenuto, ringraziandovi per questa visita con la quale, in occasione del vostro Capitolo Generale a 165 anni dalla Fondazione dell'Istituto, avete voluto testimoniare la vostra fedeltà al Successore di Pietro. desidero esprimervi il mio apprezzamento per tutto il bene che avete realizzato e continuate e realizzate nelle varie parti del mondo a servizio del Vangelo e soprattutto per l'amore con il quale accogliete nella vostra vita di donne consacrate le attese e le necessità dei fratelli più piccoli e più poveri.

L'Assemblea capitolare è occasione opportuna per riflettere sulla missione particolare che il Signore vi affida, perché l'esperienza maturata dall'Istituto nel corso degli anni possa costituire, alle soglie di un nuovo millennio cristiano, la felice premessa per un rinnovato servizio alla diffusione del Vangelo nel mondo.

La vostra Congregazione nasce dalla fede intrepida e dall'ardore missionario di due grandi anime che, prendendo a modello Colui che ha realizzato la riconciliazione tra Dio e l'uomo "facendosi obbediente sino . . . alla morte di croce" (Fil 2, 5-11), hanno colto nella spiritualità del Sangue di Cristo la via maestra per condurre a Dio i fratelli e suscitare in essi una più intensa consapevolezza della soprannaturale consanguineità tra gli uomini redenti.

Di fronte all'affermarsi di nuove dottrine e di costumi che sconvolgevano la vita religiosa e morale dei loro contemporanei, San Gaspare del Bufalo e la Beata Maria De Mattias vollero testimoniare con le parole e con le opere che non c'è altra salvezza per l'uomo se non in Colui che per amore ha donato il suo Sangue. Tale certezza li rese instancabili nell'annuncio del Vangelo, nell'educazione delle coscienze, nel servizio ai poveri.

In particolare, la vostra Fondatrice, alla quale le parole e l'esempio di San Gaspare aprirono nuove ed impreviste possibilità di consacrazione a Dio, si sentì chiamata a sostenere con le ricchezze del genio femminile il lieto annuncio

dell'efficacia redentrice del Sangue di Cristo. In questa prospettiva, ella diede origine ad una nuova Famiglia religiosa che, nel nome e nello stile di vita, rispecchiasse l'anelito di universale salvezza, di riconciliazione e di solidarietà che nasce dalla contemplazione del Sangue effuso dal Redentore sulla croce.

Ardente mistica ed appassionata donna d'azione, la Beata Maria De Mattias, con la sua instancabile opera di educatrice e di evangelizzatrice, aprì nuove vie alla presenza della donna nella Chiesa, proponendo originali modelli di servizio al Vangelo.

2. Desiderose di essere fedeli al carisma della Fondatrice, voi avete deciso di profittare del Capitolo Generale per rivisitare il fondamento della spiritualità congregazionale e leggere la vostra la missione alla luce del principio fecondo ereditato da lei: la sacralità di ogni persona redenta dal Sangue di Cristo. Ciò vi ha condotto a considerare con sguardo di fede le necessità ed i problemi che emergono dai diversi difficili contesti nei quali siete presenti, intravedendo in essi provvidenziali "segni dei tempi" attraverso i quali il Signore vi chiama ad una rinnovata fedeltà al carisma originario nelle nuove condizioni di vita della Chiesa e del mondo.

Voi studiate il presente per progettare il futuro, ma restando sempre ben consapevoli del vostro passato, per il quale rendete grazie al Signore. Intere generazioni di vostre Consorelle hanno generosamente annunciato e testimoniato l'amore di Dio verso i poveri, gli oppressi, gli emarginati; hanno posto ogni loro impegno nel realizzare l'unità nella diversità, attraverso l'ascolto e il dialogo; hanno coltivato nel raccoglimento la contemplazione che rende la vita personale e comunitaria una gioiosa partecipazione alla Croce di Cristo, mediante la quale s'edifica la Chiesa, mistico Corpo di Cristo.

3. L'esigenza di riflettere in maniera sempre più viva, alle soglie del terzo millennio, la carità divina, di cui il Sangue di Cristo è segno, espressione, misura e pegno, vi chiama a rendere le vostre Comunità segni viventi dell'amore fedele di Dio. Ciò richiede che ciascuna di voi, nei rapporti quotidiani, si faccia guidare da uno sguardo di soprannaturale tenerezza verso ogni Consorella e verso quanti incontra nel proprio cammino. Solo un atteggiamento contemplativo, alimentato dalla meditazione della parola di Dio e dalla preghiera costante, potrà consentirvi un simile accostamento all'ambiente umano circostante e vi porterà ad accogliere le diversità personali e culturali come possibilità di arricchimento del carisma originario per un'azione apostolica sempre più incisiva nel mondo di oggi. Gli stessi aspetti organizzativi e feriali della vita religiosa, in tale ottica, si riveleranno come altrettante occasioni per rinnovare la fedeltà personale e comunitaria a Cristo. Sarà così possibile costituire Comunità multiculturali, radicate nel carisma congregazionale e, sulle orme della Fondatrice, feconde di scelte originali e generose.

Nell'attuale contesto storico, segnato da preoccupanti divisioni e disuguaglianze, è di singolare importanza che ogni vostra Comunità si faccia promotrice di un'azione conciliante e solidale, schierandosi a difesa della vita ovunque essa sia minacciata ed insidiata e donando speranza dove le lacerazioni sono più profonde, dove i diritti della persona sono calpestati, dove si leva il grido silenzioso degli ultimi.

4. Sarà necessario, altresì, porre particolare cura nella formazione iniziale e permanente delle Religiose, così da prepararle in modo adeguato a rispondere alle sfide del nostro tempo, rendendo attuale e fruttuoso il patrimonio spirituale dell'Istituto.

La consapevolezza della comune vocazione di Adoratrici del Sangue di Cristo vi condurrà a vivere l'obbedienza evangelica all'interno di relazioni interpersonali autentiche e fraterne, cercando costantemente la volontà di Dio. Frutto di questo impegno sarà la crescita nella corresponsabilità e nella partecipazione alla vita comunitaria, ciò che vi consentirà di sempre meglio servire alle esigenze del Regno di Cristo.

Tale contesto renderà, inoltre, possibile e fecondo il coinvolgimento dei fedeli laici, oltre che nei diversi servizi, anche nella spiritualità congregazionale, facendo sì che la loro collaborazione si trasformi in attiva partecipazione all'unica missione.

5. Carissime Sorelle, considerate la vocazione di Adoratrici del Sangue di Cristo come un dono prezioso per tutta la Chiesa ed impegnatevi a vivere in perenne sintonia con la sua missione evangelizzatrice. Sentitevi strumenti privilegiati dell'Alleanza realizzata nel Sangue prezioso di Cristo e testimoniate con fervore sempre nuovo i grandi valori della riconciliazione e della pace, ovunque la Provvidenza vi chiami ad operare e, particolarmente, tra i giovani ed i lontani. Le vostre Comunità siano annuncio concreto della civiltà dell'amore, che ha nel Cristo crocifisso e risorto il suo fondamento e la sua speranza.

Rivolgo uno speciale pensiero alle Sorelle anziane ed ammalate, che costituiscono un insostituibile sostegno spirituale per la Congregazione: carissime, considerate la vostra condizione come un aiuto prezioso per l'apostolato delle Consorelle e per la vita della Chiesa.

Penso, altresì, con riconoscenza ed affetto alle Sorelle impegnate sulle frontiere della missione "ad gentes" e nei contesti dove regnano la guerra, l'emarginazione e la violenza. Ad esse desidero far giungere una speciale parola di apprezzamento, che sia per loro di conforto nella fatica e di incoraggiamento a perseverare in mezzo alle difficoltà ed alle prove, interpretate nella fede come un prolungamento della Passione di Cristo.

6. L'amore e la devozione al Sangue di Cristo, che hanno illuminato e trasformato la vita della Beata Maria De Mattias, costituiscano per ciascuna di voi, care Sorelle, riferimento costante nella preghiera e nell'azione, per contribuire in modo efficace alla missione della Chiesa, il cui unico scopo è di attrarre a Cristo gli uomini e le donne di ogni tempo.

Affido la vostra Congregazione alla celeste protezione della Vergine Santa. Ella renda fruttuosi i lavori del Capitolo Generale e vi trasformi con la sua tenerezza materna in donne sapienti, fedeli e generose.

Con tali auspici imparto volentieri la Benedizione Apostolica alla Madre Generale, alle Capitolari, a tutte le Consorelle, come pure alle molteplici iniziative nelle quali s'esprime il vostro zelo di Adoratrici del Sangue di Cristo.

Dal Vaticano, 5 luglio 1999.



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