[Buone Notizie - Testata]

Città del Vaticano, 18 Marzo 2001 Servizio sperimentale




   «...Erano uomini e donne di tutte le età e condizioni: sacerdoti diocesani, religiosi, religiose, padri e madri di famiglia, giovani laici. Furono assassinati perchè erano cristiani, per la loro fede in Cristo, perchè erano membri attivi della Chiesa. Tutti, come risulta dai processi canonici per la loro dichiarazione come martiri, prima di morire perdonarono di cuore i loro carnefici...»

(Giovanni Paolo II, 11 marzo 2001)

   
Il Papa beatifica 233 martiri
della persecuzione religiosa nella Spagna
degli anni Trenta

«Furono assassinati perchè erano cristiani, per la loro fede in Cristo, perchè erano membri attivi della Chiesa». È questa la ragione del martirio subito da tanti sacerdoti, religiosi e laici, uomini e donne di ogni condizione e di ogni età nella Spagna degli anni Trenta. Lo ha sottolineato Giovanni Paolo II proclamando Beati 233 di questi eroici testimoni del Vangelo. La solenne cerimonia si è svolta in piazza San Pietro domenica 11 marzo. Tra i presenti moltissimi i familiari dei nuovi Beati. Questi alcuni punti nodali dell'omelia del Santo Padre:

«Le testimonianze che ci sono giunte parlano di persone oneste ed esemplari, il cui martirio ha suggellato vite intessute di lavoro, preghiera e impegno religioso nella proprie famiglie, parrocchie e congregazioni religiose. Molti di essi godevano già in vita di fama di santità fra i loro concittadini. Si può dire che la loro condotta esemplare fu una preparazione per quella professione suprema della fede che è il martirio»;

«Quanti esempi di serenità e di speranza cristiana! Tutti questi nuovi Beati e molti altri martiri anonimi hanno pagato con il proprio sangue l'odio per la fede e per la Chiesa scatenatosi con la persecuzione religiosa e con lo scoppio della guerra civile, quella grande tragedia vissuta in Spagna nel XX secolo. In quegli anni terribili molti sacerdoti, religiosi e laici furono uccisi semplicemente perchè erano membri attivi della Chiesa»;

«I nuovi Beati che oggi sono elevati agli onori degli altari non erano coinvolti in lotte politiche o ideologiche, non volevano intervenirvi. Come molti di voi, che siete loro familiari e che oggi partecipate con grande gioia a questa beatificazione, sanno bene. Essi morirono solo per motivi religiosi. Ora, con questa solenne proclamazione di martirio, la Chiesa vuole riconoscere in quegli uomini e in quelle donne un esempio di coraggio e costanza nella fede, aiutati dalla grazia di Dio».

 

   

In rete
Il testo dell'omelia del Santo Padre

Il testo in italiano del saluto del Papa ai pellegrini spagnoli

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