02 - 01.10.2005 SOMMARIO ♦ PRESENTAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE ♦ CALENDARIO DEI LAVORI SINODALI ♦ INFORMAZIONE GENERALE SINODALE ♦ LA PREGHIERA PER IL FELICE ESITO DEL SINODO ♦ LA CAPPELLA DEL SINODO ♦ AVVISI ♦ PRESENTAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE Sabato, 1° ottobre 2005 alle ore 11.30 nellAula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, il Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi S.E.R. Mons. Nikola Eterović ha tenuto un Briefing per fornire informazioni su senso e svolgimento dellAssemblea sinodale. Riportiamo di seguito il testo della presentazione del Segretario Generale. Domani 2 ottobre incomincia l'XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa. Il Sinodo dei Vescovi inizia con la Santa Messa, presieduta da Sua Santità Benedetto XVI e concelebrata da circa 350 padri sinodali e altri partecipanti all'assise sinodale. È significativo che il Sinodo dei Vescovi che ha per tema l'Eucaristia incominci con la celebrazione della Santa Messa. Con tale gesto i padri sinodali, eletti in seno all'Episcopato della Chiesa Cattolica e, dunque, del Popolo di Dio sparso in tutto il mondo, rendono lode a Dio Padre che è nei cieli, invocano la grazia dello Spirito Santo, dono del Signore Gesù Cristo risorto e presente in mezzo ai suoi, soprattutto nel sacramento dell'Eucaristia. È in tale prospettiva di fede, di speranza e di carità eucaristica che si svolgeranno i lavori sinodali. La celebrazione dell'XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi avviene nel 40° anniversario della sua istituzione, fatta il 15 settembre 1965 dal Servo di Dio Papa Paolo VI con motu proprio Apostolica sollicitudo. Non sorprende, pertanto, che durante la prossima assemblea una sessione sia dedicata alla commemorazione di tale importante evento ecclesiale. Il Sinodo dei Vescovi, uno dei frutti promettenti del Concilio Vaticano II, ha dimostrato durante le scorse 4 decadi di essere uno strumento assai valido per l'esercizio della collegialità episcopale e l'approfondimento della comunione ecclesiale. Nella menzionata Lettera Apostolica Apostolica sollicitudo sono state indicate chiaramente sia la natura sia la finalità del Sinodo dei Vescovi. Tali caratteristiche proprie sono state, poi, raccolte ed espresse in termini giuridici nei canoni 342-348 del Codice di Diritto Canonico. Forse non è superfluo ricordare che, oltre a rafforzare i vincoli d'unione reciproca tra i Vescovi e di questi con il Santo Padre, Vescovo di Roma, il Sinodo ha per finalità di prestare aiuto, con il consiglio, al Romano Pontefice nella salvaguardia e nell'incremento della fede e dei costumi, nell'osservanza e nel consolidamento della disciplina ecclesiastica. Inoltre, è compito del Sinodo studiare i problemi riguardanti l'attività della Chiesa nel mondo e seguire con particolare sollecitudine l'attività missionaria della Chiesa. Dalla sua istituzione 40 anni fa, il Sinodo dei Vescovi ha dato notevole contributo alla promozione della sinodalità nella Chiesa Cattolica, connessa con questioni di fondamentale importanza per la vita della comunità dei fedeli che corrispondono, in buona parte, ai temi delle singole assise sinodali. In tale opera un ruolo particolare hanno avuto i Consigli Ordinari, Straordinari o Speciali della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi con numerose riunioni di preparazione e di applicazione in stretta unione con il Santo Padre, Capo del corpo episcopale e Presidente del Sinodo dei Vescovi. L'espressione privilegiata di tale sinodalità, caratterizzata nella sua dimensione collegiale, si è avuta nel corso di 20 assemblee sinodali, di cui l0 Ordinarie, 2 Straordinarie e 8 Speciali. Con la prossima XI Assemblea Generale Ordinaria le assemblee sinodali raggiungeranno il numero 21. Considerando il periodo di 40 anni della sua esistenza, risulta che ogni 19 mesi ha avuto luogo nella Chiesa Cattolica un Sinodo dei Vescovi. Alcuni dati concernenti la prossima assise sinodale Nel prossimo Sinodo dei Vescovi parteciperanno 256 padri sinodali, provenienti da 118 Paesi. Si tratta del numero più alto dei partecipanti a una assise sinodale. Per esempio, nel Sinodo del 2001 hanno partecipato 247 padri sinodali. Dei 256 padri sinodali, 177 sono eletti, 39 partecipano ex officio, 40 sono nominati dal Santo Padre. Tra essi vi sono, tra l'altro, 55 Cardinali, 8 Patriarchi, 82 Arcivescovi, 123 Vescovi, 36 Presidenti delle Conferenze Episcopali, 12 Religiosi. I padri sinodali provengono da tutti i continenti e, in particolare, 50 dall' Africa, 59 dall' America, 44 dall' Asia, 95 dall'Europa e 8 dall'Oceania. Vi sono, poi, 32 Esperti e 27 Uditori provenienti dai cinque continenti. Un valido contributo allo svolgimento dei lavori offrono pure gli Assistenti e, ovviamente, i traduttori nelle 6 lingue del Sinodo: latino, italiano, francese, spagnolo, inglese, tedesco. Sono state invitate 12 Chiese e comunità ecclesiali a inviare i loro rappresentanti al Sinodo dei Vescovi, di cui 10 finora hanno indicato il nome dei loro rappresentanti. I Delegati fraterni partecipano ai lavori, possono intervenire ma non votare. Tale prerogativa spetta ai 256 padri sinodali. Nella preparazione dell'assemblea sinodale grande lavoro, spesso in modo silenzioso e abnegato, hanno svolto i membri della Segreteria Generale, una équipe piccola ma dinamica e disponibile, a cui va il mio più sincero ringraziamento. Novità di metodologia sinodale Dal calendario dei lavori è facile percepire che sono previste 23 Congregazioni generali e 7 sessioni per i Circoli minori. Il Santo Padre Benedetto XVI ha ben volentieri approvato alcune novità della metodologia sinodale che hanno per scopo di rendere più agile e partecipativa e, dunque, ancora più collegiale l'assise sinodale. Considerando che il Sinodo durerà tre e non quattro settimane e il numero dei partecipanti è assai alto, si è reso necessario ridurre il tempo degli interventi dei padri sinodali da 8 a 6 minuti e il numero delle sessioni dei Circoli minori. I padri sinodali sono gentilmente invitati a seguire un certo ordine nel prendere la parola, seguendo le quattro parti dell'Instrumentum laboris. Tale suggerimento, del resto già presente nell' Ordo Synodi, dovrebbe facilitare la concentrazione della riflessione che avrà un momento privilegiato durante le discussioni libere nell' aula sinodale, al termine delle Congregazioni generali giornaliere, cioè dalle ore 18 alle ore 19. Per favorire una maggiore partecipazione i padri sinodali eleggeranno 8 membri della Commissione per il Messaggio che sarà approvato dall' Assemblea e pubblicato al termine dei lavori. Altri 4 membri saranno nominati dal Santo Padre. Per motivi pratici, sarà seguita ad experimentum la votazione elettronica per decisioni di minore importanza. L'aula del Sinodo è stata ammodernata e, in particolare, con miglioramento di luce, aria condizionata e video-servizi. Si tratta di alcune innovazioni metodologiche che s'inseriscono bene nella storia dell' istituzione sinodale. Infatti, durante 40 anni, il metodo dei lavori sinodali ha avuto varie modifiche orientate in ultima analisi a favorire l'approfondimento della collegialità episcopale, offrendo validi consigli al Santo Padre nell'esercizio del primato petrino per il bene della Chiesa Universale. È probabile che nessuna Assemblea sinodale sia stata celebrata, come la prossima, in un clima di così fervida preghiera e di religiosa partecipazione di milioni di fedeli che in quest'anno dell'Eucaristia invocano dal Signore la grazia di trovare Colui che hanno già incontrato nella celebrazione della Santa Messa, memoriale della passione, morte e resurrezione del Signore Gesù, ri-presentazione del suo sacrificio, compartecipazione personale e comunitaria al banchetto delle nozze escatologiche dell'Agnello immolato. Tale clima di religiosa attesa e partecipazione offre la fondata speranza che la corale preghiera della Chiesa sarà accolta da Dio Uno e Trino e che dal Sinodo dei Vescovi si possa aspettare un rinnovato slancio nell'annuncio del Vangelo, buona notizia per l'uomo contemporaneo, nuova evangelizzazione centrata sul mistero eucaristico, le cui conseguenze non mancheranno di favorire una rinascita della vita di fede, di speranza e di carità, che i fedeli aperti all'ispirazione dello Spirito Santo tradurranno con una adeguata creatività caritativa, in numerose opere di promozione umana. [00017-01.07] [NNNNN] [Testo originale: italiano] ♦ CALENDARIO DEI LAVORI SINODALI 2 ottobre - Domenica 9.30 Solenne inaugurazione e concelebrazione della Santa Messa nella Basilica Patriarcale di San Pietro 3 ottobre - Lunedì 9.00 - 12.30 1ª Congregazione Generale Saluto del Presidente Delegato Relazione del Segretario Generale Relazione prima della discussione 16.30 - 19.00 2ª Congregazione Generale Inizio della discussione generale 18.00 - 19.00 Interventi liberi 4 ottobre- Martedì 9.00 - 12.30 3ª Congregazione Generale Suffragio per lelezione della Commissione del messaggio - I Continuazione della discussione generale 16.30 - 19.00 4ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale 18.00 - 19.00 Interventi liberi 5 ottobre - Mercoledì 9.00 - 12.30 Circoli minori (I Sessione) Elezione dei Moderatori e dei Relatori Discussione sul tema del Sinodo 16.00 Riunione dei Moderatori e dei Relatori 16.30 - 19.00 5ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale 18.00 - 19.00 Interventi liberi 6 ottobre - Giovedì 9.00 - 12.30 6ª Congregazione Generale Suffragio per lelezione della Commissione del messaggio - II Continuazione della discussione generale 16.30 - 19.00 7ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale 18.00 - 19.00 Interventi liberi 7 ottobre - Venerdì 9.00 - 12.30 8ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale 16.30 - 19.00 9ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale 18.00 - 19.00 Interventi liberi 8 ottobre - Sabato 9.00 - 12.30 10ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale 16.30 - 19.00 Commemorazione del XL Anniversario dellIstituzione del Sinodo dei Vescovi 9 ottobre - Domenica Pausa 10 ottobre - Lunedì 9.00 -12.30 11ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale 16.30 - 19.00 12ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale 18.00 - 19.00 Interventi liberi 11 ottobre - Martedì 9.00 - 12.30 13ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale Audizione degli Auditori (I) 16.30 - 19.00 14ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale Audizione dei Delegati fraterni 18.00 - 19.00 Interventi liberi 12 ottobre - Mercoledì 9.00 - 12.30 15ª Congregazione Generale Continuazione della discussione generale Audizione degli Auditori (II) l6.30 -19.00 16ª Congregazione Generale Relazione dopo la discussione 13 ottobre - Giovedì 9.00 - 12.30 Circoli minori (II Sessione) Preparazione delle Proposizioni 16.30 - 19.00 Circoli minori (III Sessione) Preparazione delle Proposizioni 14 ottobre - Venerdì 9.00 - 12.30 Circoli minori (IV Sessione) Preparazione delle Proposizioni 16.30 - 19.00 17ª Congregazione Generale Presentazione in aula delle Relazioni dei Circoli Minori 19.00 Consegna delle Proposizioni alla Segreteria Generale 15 ottobre - Sabato 9.00 - 12.30 18ª Congregazione Generale Elezione del Consiglio (I) Presentazione della bozza del Messaggio Discussione del Messaggio 16.30 Udienza del Sommo Pontefice ai bambini della Prima Comunione 16.30-19.00 Non cè Congregazione Unificazione delle Proposizioni da parte del Relatore Generale, del Segretario Speciale e dei Relatori dei Circoli minori 16 ottobre - Domenica Pausa Unificazione delle Proposizioni da parte del Relatore Generale, del Segretario Speciale e dei Relatori dei Circoli minori 17 ottobre - Lunedì 9.00 - 12.00 Non cè Congregazione Unificazione delle Proposizioni da parte del Relatore Generale, del Segretario Speciale e dei Relatori dei Circoli minori 16.30 - 19.00 Non cè Congregazione Unificazione delle Proposizioni da parte del Relatore Generale, del Segretario Speciale e dei Relatori dei Circoli minori 18 ottobre - Martedì 9.00 - 12.30 19ª Congregazione Generale Presentazione dellElenco Unico delle Proposizioni 16.30 - 19.00 Circoli minori (V Sessione) Preparazione degli Emendamenti delle Proposizioni 19 ottobre - Mercoledì 9.00 - 12.30 Circoli minori (VI Sessione) Preparazione degli Emendamenti delle Proposizioni 16.30 - 19.00 Circoli minori (VII Sessione) Preparazione degli Emendamenti delle Proposizioni 19.00 Consegna degli Emendamenti collettivi alla Segreteria Generale 20 ottobre - Giovedì 9.00 - 12.30 Non cè Congregazione Studio degli Emendamenti collettivi alle Proposizioni svolto dal Relatore Generale assieme al Segretario Speciale e ai Relatori dei Circoli minori 16.30 - 19.00 Non cè Congregazione 18.00 Concerto Sinfonico Studio degli Emendamenti collettivi alle Proposizioni svolto dal Relatore Generale assieme al Segretario Speciale e ai Relatori dei Circoli minori 21 ottobre - Venerdì 9.00 - 12.30 20ª Congregazione Generale Elezione del Consiglio (II) Presentazione e votazione del Messaggio Studio degli Emendamenti collettivi alle Proposizioni svolto dal Relatore Generale assieme al Segretario Speciale e ai Relatori dei Circoli minori 17.30 - 19.00 21ª Congregazione Generale Presentazione delle Proposizioni Emendate 22 ottobre - Sabato 9.00 - 12.30 22ª Congregazione Generale Votazione sulle Proposizioni : Placet - Non Placet 13.00 Agape fraterna con il Santo Padre 17.30 - 19.00 23ª Congregazione Generale Esito delle votazioni sulle Proposizioni Conclusione - Saluti 23 ottobre - Domenica 10.00 Solenne concelebrazione della Santa Messa di chiusura del Sinodo nella Basilica Patriarcale di San Pietro Città del Vaticano, 14 settembre 2005 Nikola Eterović Arcivescovo tit.di Sisak Segretario Generale [00002-01.13] [NNNNN] [Testo originale: latino] ♦ INFORMAZIONE GENERALE SINODALE I INTRODUZIONE AL SINODO DEI VESCOVI Il Sinodo dei Vescovi è unistituzione permanente decisa dal Papa Paolo VI il 15 settembre 1965 in risposta al desiderio dei Padri del Concilio Vaticano II per mantenere vivo lautentico spirito formatosi dallesperienza conciliare. Letteralmente la parola sinodo, derivata da due parole greche, syn che significa insieme e hodos che vuol dire strada o via , significa camminare insieme. Un Sinodo è unassemblea o un incontro religioso in cui vescovi, riuniti intorno e con il Santo Padre, hanno lopportunità di interagire e di condividere informazioni ed esperienze, nella ricerca comune di soluzioni pastorali che abbiano una validità e unapplicazione universali. Il Sinodo, in generale, può essere definito come unassemblea di vescovi che rappresentano lepiscopato cattolico e che hanno il compito di aiutare il Papa nel governo della Chiesa universale dando il proprio consiglio. Papa Giovanni Paolo II ha definito il Sinodo come unespressione e uno strumento particolarmente fecondi della collegialità dei Vescovi (Discorso al Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, 30 aprile 1983: LOsservatore Romano, 1 maggio 1983). Ancor prima del Concilio Vaticano II stava sorgendo lidea di una struttura che potesse fornire ai vescovi i mezzi per assistere il Papa, in un modo da definire, nel suo governo della Chiesa universale. Sua Eminenza il Cardinale Silvio Oddi, a quel tempo Arcivescovo e Pronunzio Apostolico nella Repubblica Araba Unita (Egitto), il 5 novembre 1959, avanzò la proposta di istituire un organo governativo centrale della Chiesa o, per usare le sue parole, un organo consultivo. Dichiarò: Da molte parti del mondo giungono lamentele perché la Chiesa non ha un organo consultivo permanente, a parte le congregazioni romane. Pertanto dovrebbe essere istituito una sorta di Concilio in miniatura che includa persone provenienti dalla Chiesa di tutto il mondo, che sincontrino periodicamente, anche una volta allanno, per discutere le questioni più importanti e per suggerire nuove possibili vie nelloperato della Chiesa. Un organo insomma che si estenda a tutta la Chiesa come le Conferenze Episcopali riuniscono tutta o parte della Gerarchia di un Paese, come altri organi, per es. C.E.L.AM. (la Conferenza Episcopale dellAmerica Latina) estendono la propria attività a beneficio di tutto un continente. Il Cardinale Bernardus Alfrink, Arcivescovo di Utrecht, scriveva il 22 dicembre 1959: In termini chiari il Concilio proclami che il governo della Chiesa universale è di diritto esercitato dal collegio dei vescovi avente a suo capo il Sommo Pontefice. Da qui segue che, da una parte, la cura del buono stato della Chiesa universale spetta ad ogni vescovo preso singolarmente, e che, daltra parte, tutti i vescovi possono avere una partecipazione al governo della Chiesa universale. Questo può farsi non solamente con la convocazione del Concilio ecumenico, ma anche con la creazione di nuove istituzioni. Forse dei consigli permanenti di vescovi esperti, scelti in tutta la Chiesa, potrebbero essere incaricati di una funzione legislativa in unione con il Sommo Pontefice e i cardinali di Curia. Le Congregazioni romane non manterrebbero che il potere consultivo ed esecutivo. Fu Paolo VI, però, a dare forza a queste idee, ancora Arcivescovo di Milano. Nel discorso commemorativo in occasione della morte di Giovanni XXIII, faceva cenno ad una consonante collaborazione del corpo episcopale non già allesercizio (che certo resterà personale e unitario) ma alla responsabilità del governo della Chiesa intera. Eletto Papa, nel discorso alla Curia Romana (21 settembre 1963), in quello d'apertura del secondo periodo del Concilio (29 settembre 1963) e in quello per la sua chiusura (4 dicembre 1963) ritornava sul concetto di collaborazione del corpo episcopale, i vescovi in unione con il Successore di Pietro. Alla fine del discorso inaugurale dellultimo periodo del Concilio Vaticano II (14 settembre 1965) Paolo VI dava egli stesso il lieto preannuncio del Sinodo dei Vescovi: La seconda cosa è il preannuncio, che noi stessi siamo lieti di darvi della istituzione, auspicata da questo Concilio, dun Sinodo dei Vescovi, che, composto da presuli, nominati per la maggior parte dalle Conferenze Episcopali, con la nostra approvazione, sarà convocato, secondo i bisogni della Chiesa, dal Romano Pontefice, per sua consultazione e collaborazione, quando, per il bene generale della Chiesa ciò sembrerà a lui opportuno. Riteniamo superfluo aggiungere che questa collaborazione dellepiscopato deve tornare di grandissimo giovamento alla Santa Sede e a tutta la Chiesa, e in particolare modo potrà essere utile al quotidiano lavoro della Curia Romana, a cui dobbiamo tanta riconoscenza per il suo validissimo aiuto, e di cui, come i vescovi nelle loro diocesi, così anche noi abbiamo permanentemente bisogno per le nostre sollecitudini apostoliche. Notizie e norme saranno quanto prima portate a conoscenza di questa assemblea. Noi non abbiamo voluto privarci dell'onore e del piacere di farvi questa succinta comunicazione per attestarvi ancora una volta personalmente la nostra fiducia, la nostra stima e la nostra fraternità. Mettiamo sotto la protezione di Maria Santissima questa bella e promettente novità. Lindomani mattina, 15 settembre 1965, allinizio della 128ª Congregazione generale, S.E. Mons. Pericle Felici, Segretario Generale del Concilio di allora, annunziava la promulgazione del Motu Proprio Apostolica sollicitudo, con il quale il Sinodo veniva ufficialmente istituito. La principale caratteristica del Sinodo dei Vescovi consiste nel servizio alla comunione e alla collegialità dei Vescovi del mondo con il Santo Padre. Non si tratta di un organismo particolare con competenze limitate come ad es. le Congregazioni o i Consigli, bensì di unistituzione avente lassoluta competenza di trattare qualsiasi tema secondo la procedura stabilita dal Santo Padre nella lettera di convocazione. Il Sinodo dei Vescovi, con la sua Segreteria Generale permanente non fa parte della Curia romana e non dipende da essa; risponde direttamente e unicamente al Santo Padre, insieme al quale partecipa al governo universale della Chiesa. Anche se listituzione del Sinodo dei Vescovi ha carattere permanente, la sua azione e collaborazione concreta si attuano solo in determinate occasioni. Vale a dire che il Sinodo dei Vescovi si riunisce per decidere solamente quando il Santo Padre considera necessario od opportuno consultare lepiscopato, che in sede sinodale esprime il proprio saggio parere su argomenti di grande importanza e gravità (Paolo VI, Discorso ai Cardinali, 24 giugno 1967). Il compito di ogni Assemblea sinodale ha quel carattere collegiale che lepiscopato mette al servizio del Santo Padre. Quando il Santo Padre accoglie le raccomandazioni o le decisioni di una determinata Assemblea, lepiscopato esercita unattività collegiale simile, ma non uguale a quella che si manifesta in un Concilio ecumenico. Questa prerogativa è il risultato diretto di diversi fattori: la presenza di tutto lepiscopato, la convocazione da parte del Santo Padre e lunità dellepiscopato il quale, per essere uno, richiede un Capo del Collegio (Giovanni Paolo II Pastores Gregis, 56), che sia il primo nellordine episcopale. II NOTE SUL PROCESSO SINODALE Per compiere la sua missione, il Sinodo dei Vescovi opera secondo una metodologia basata sulla collegialità, concetto che caratterizza ogni fase del processo sinodale, dallavvio della preparazione fino alle conclusioni raggiunte in ogni assemblea sinodale. In poche parole, il metodo di lavoro alterna analisi e sintesi, le consultazioni delle parti interessate e le decisioni prese dalle autorità competenti secondo una dinamica di risposta che permette la verifica continua dei risultati e lesame di nuove proposte. Ogni fase di questo processo si svolge in un clima di comunione collegiale. Già nella fase preparatoria il tema dellassemblea sinodale è il frutto della collegialità. Il primo passo ufficiale nel processo di preparazione è la consultazione di Patriarchi, Conferenze Episcopali, Capi dei Dicasteri della Curia Romana e Unione dei Superiori Generali per avere indicazioni sui possibili argomenti per il Sinodo. Recentemente questa consultazione è stata preceduta da un informale sondaggio tra i Padri sinodali verso la fine dellAssemblea Generale sulle loro preferenze in questa materia. In ogni caso sono tenuti a considerare i seguenti criteri: a. universalità dellargomento, cioè riferimento e applicabilità a tutta la Chiesa; b. attualità e urgenza dell'argomento, in senso positivo, cioè efficacia nella promozione di nuove energie e nell'impulso verso una crescita della Chiesa; c. pastoralità, realismo e solida base dottrinale; d. esecutività, cioè possibilità di attuazione pratica. I suggerimenti su un tema - che devono includere i motivi della scelta - vengono classificati, analizzati e studiati durante un incontro del Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi. Quindi il Consiglio sottopone i risultati dellincontro, con raccomandazioni pertinenti, al Santo Padre che prende la decisione finale sul tema da affrontare nellassemblea sinodale. Nellincontro successivo il Consiglio prepara le linee principali per presentare e sviluppare il tema sinodale in un documento chiamato Lineamenta. La stesura di questo documento rappresenta il lavoro congiunto dei membri del Consiglio, teologi che hanno una certa competenza sulla materia che sarà trattata nellassemblea sinodale, e lo staff della Segreteria Generale che coordina i vari sforzi. Dopo aver esaminato il testo e aver apportato le necessarie modifiche, il Consiglio redige una versione finale che viene sottoposta al Santo Padre per lapprovazione. Il documento viene quindi tradotto nelle principali lingue del mondo ed inviato allEpiscopato al fine di generare, a livello locale, lo studio, il dibattito e la preghiera riguardo al tema sinodale. I Lineamenta (parola latina con significato di linee, tratti) hanno per natura unampia destinazione e sono diretti a provocare su vasta scala osservazioni e reazioni. Quantunque i primi ed autorevoli destinatari dei Lineamenta siano ovviamente i vescovi e le Conferenze Episcopali, essi tuttavia hanno piena libertà di allargare la loro base di consultazione. Dopo aver riunito ed elencato suggerimenti, reazioni e risposte ai vari aspetti dellargomento dei Lineamenta, i vescovi preparano una relazione che inviano poi alla Segreteria Generale entro una data determinata. Dopo aver ricevuto il suddetto materiale, il Consiglio della Segreteria Generale, sempre con laiuto di esperti sullargomento, redige un altro documento detto Instrumentum laboris, che servirà da base e da punto di riferimento durante la discussione sinodale. Questo documento di lavoro, anche se pubblicato, è solo un testo provvisorio che sarà oggetto di discussione durante il Sinodo. Il documento non è una bozza delle conclusioni finali, ma solo un testo volto a incentrare la discussione sul tema sinodale. Dopo essere stato sottoposto e approvato dal Santo Padre, il documento viene tradotto nelle lingue principali e inviato ai vescovi e a quei membri che parteciperanno allassemblea sinodale. A volte il Santo Padre ha permesso che il testo venisse pubblicato e avesse quindi una maggiore diffusione. Ad esempio, a partire dal 1983 questo è avvenuto per lInstrumentum laboris di alcune assemblee sinodali. I delegati episcopali e gli altri membri leggono il documento per conoscerne i contenuti che poi verranno discussi durante lassemblea sinodale. Grazie al lavoro preparatorio nelle Chiese locali, basato sui suddetti documenti, ovvero i Lineamenta e lInstrumentum laboris, i Padri sinodali possono illustrare allassemblea sinodale le esperienze e le aspirazioni di ogni comunità, così come i frutti delle discussioni delle Conferenze Episcopali. Le sessioni di lavoro sinodale sono caratterizzate da tre fasi: a. Durante la prima fase ogni membro illustra la situazione nella sua Chiesa particolare. Ciò promuove uno scambio di fede e di esperienze culturali sul tema sinodale e contribuisce a fornire una visione iniziale della situazione della Chiesa, che comunque deve essere ulteriormente sviluppata e approfondita. b. Alla luce di queste presentazioni, il Relatore del Sinodo formula una serie di punti da discutere nella seconda fase, durante la quale tutti i Padri sinodali si dividono in piccoli gruppi detti circoli minori, in base alla lingua parlata. Le relazioni di ognuno di questi gruppi vengono lette nella sessione plenaria. A questo punto i Padri sinodali hanno la possibilità di porre domande per chiarire gli argomenti esposti e di fare commenti. c. Nella terza fase, il lavoro prosegue nei circoli minori con la formulazione di suggerimenti e osservazioni in una forma più precisa e definita, di modo che nei giorni conclusivi dellassemblea si possano mettere ai voti proposte concrete. Il lavoro iniziale dei Padri sinodali nei circoli minori consiste nel formulare varie proposte sulla base del dibattito nellaula sinodale e delle relazioni dei Circoli Minori. Nei Circoli Minori i Padri sinodali possono votare una proposta con un placet (sì) o un non placet (no). Le proposte dei circoli minori vengono poi raccolte dal Relatore Generale e dal Segretario Speciale e riunite in un Elenco unificato delle proposizioni che viene presentato dal Relatore Generale nella sessione plenaria. Quindi i Circoli Minori si riuniscono di nuovo per discutere le proposte. A questo punto i Padri sinodali possono sottoporre allattenzione del gruppo gli emendamenti individuali, che saranno usati nel comporre collettivamente gli emendamenti da votare alle proposte che si attendono da ogni gruppo. Il Relatore Generale e il Segretario Speciale esaminano questi emendamenti collettivi che possono incorporare o meno nellElenco finale delle proposizioni, sulla base della loro decisione che, in caso di rifiuto, deve essere spiegata in un documento chiamato Expensio modorum. LElenco finale delle proposizioni viene quindi presentato nella sessione plenaria, dopo di che lopuscolo diviene la scheda dove ogni Padre sinodale può votare a favore o contro le proposizioni. Al termine di una assemblea sinodale, il Segretario Generale supervisiona larchiviazione del materiale e la redazione della relazione sul lavoro sinodale per sottoporli al Santo Padre. Non esiste una norma stabilita circa il documento finale risultante dallassemblea sinodale. Alla fine delle prime tre assemblee sinodali (Assemblee Generali Ordinarie del 1967 e 1971, e Assemblea Generale Straordinaria del 1969), le conclusioni furono sottoposte allattenzione del Papa unitamente a delle raccomandazioni in risposta ai problemi presentati. Dopo la Terza Assemblea Generale Ordinaria del 1974, il Santo Padre stesso, tenendo in considerazione le proposizioni sinodali e le relazioni finali, scrisse lEsortazione Apostolica Evangelii nuntiandi. Lo stesso processo è stato seguito nelle altre Assemblee Sinodali Generali Ordinarie (1977, 1980, 1983, 1987, 1990, 1994, 2001), alle quali sono associate le Esortazioni apostoliche seguenti, rispettivamente Catechesi tradendæ, Familiaris consortio, Reconciliatio et pænitentia, Christifideles laici, Pastores dabo vobis, Vita Consecrata e Pastores gregis. Al termine dellAssemblea Speciale per lAfrica (1994), il Santo Padre promulgò lEsortazione Apostolica Postsinodale Ecclesia in Africa che ha ottenuto buoni risultati, incoraggiando la riflessione e le iniziative pastorali nel continente. Nel maggio 1997, nel corso di una visita pontificia in Libano, fu pubblicata lEsortazione Apostolica Postsinodale per lAssemblea Speciale per il Libano (1995), Une espérance nouvelle pour le Liban, come parte integrante della fase celebrativa dellAssemblea Speciale. Il 23 gennaio 1999, nel santuario di Nostra Signora di Guadalupe in Messico, fu promulgata dal Santo Padre lEsortazione Apostolica Postsinodale per lAssemblea Speciale per lAmerica Ecclesia in America. Il 6 novembre 1999 il Santo Padre firmò a Delhi, in India, lEsortazione Apostolica Postsinodale Ecclesia in Asia. Poiché non fu possibile al Santo Padre, per motivi di salute, recarsi in Oceania, lEsortazione Apostolica Postsinodale Ecclesia in Oceania fu pubblicata il 22 novembre 2001 durante una cerimonia, nella quale Sua Santità la trasmise per via elettronica a tutte le Chiese particolari in Oceania, con il risultato che essa divenne il primo documento pontificio inviato attraverso la rete elettronica. Il 28 giugno 2003, durante i Primi Vespri nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre firmò lEsortazione Apostolica Postsinodale Ecclesia in Europa. A partire dal Sinodo del 1987, vari Consigli della Segreteria Generale e il Segretario Generale sono stati collegialmente coinvolti nel processo che ha portato alla pubblicazione dellEsortazione Apostolica post-sinodale, il documento pontificio risultante dal Sinodo. È interessante conoscere la storia e lo sviluppo di questi Consigli. Fra la seconda e la terza assemblea sinodale, fu istituito un Consiglio consultivo per la Segreteria Generale, composto da 12 vescovi designati e da 3 di nomina pontificia. Tale Consiglio si riunì per la prima volta dal 12 al 15 maggio 1970; aveva il fine di facilitare la comunicazione con le conferenze episcopali e formulare lordine del giorno per lassemblea successiva. Dopo questo incontro, ebbe inizio una consultazione dei vescovi di tutto il mondo volta a suggerire temi per le assemblee future (tale consultazione attualmente comincia nei giorni conclusivi dellassemblea generale ordinaria). Da allora i consigli ordinari della Segreteria Generale, costituiti in ogni sinodo in vista della preparazione di quello successivo, sono diventati un elemento permanente del Segretariato Generale: - II Consiglio Ordinario (6 novembre 1971 - 27 settembre 1974); - III Consiglio Ordinario (26 ottobre 1974 - 30 settembre 1977); - IV Consiglio Ordinario (29 ottobre 1977 - 26 settembre 1980); - V Consiglio Ordinario (25 ottobre 1980 - 29 settembre 1983); - VI Consiglio Ordinario (29 ottobre 1983 - 1 ottobre 1987); - VII Consiglio Ordinario (30 ottobre 1987 - 30 settembre 1990); - VIII Consiglio Ordinario (28 ottobre 1990 - 2 ottobre 1994); - IX Consiglio Ordinario (29 ottobre 1994 - 25 aprile 2001); - X Consiglio Ordinario (26 ottobre 2001 - 2 ottobre 2005). Con lavvento delle assemblee continentali o regionali, il Santo Padre decise di costituire durante le assemblee speciali Consigli post-sinodali mediante elezione e nomina pontificia. Di conseguenza, oltre al Consiglio post-sinodale ordinario, il Segretariato Generale dispone anche dei seguenti Consigli post-sinodali dalla loro data distituzione: - Consiglio post-sinodale per i Paesi Bassi (31 gennaio 1980); - Consiglio post-sinodale per lAfrica (8 maggio 1994); - Consiglio post-sinodale per il Libano (14 dicembre 1995); - Consiglio post-sinodale per lAmerica (12 dicembre 1997); - Consiglio post-sinodale per lAsia (14 maggio 1998); - Consiglio post-sinodale per lOceania (11 dicembre 1998); - Consiglio post-sinodale per lEuropa II (22 ottobre 1999). Allo stesso modo, nella preparazione dellassemblea speciale, il Santo Padre ha nominato un gruppo di vescovi, principalmente del continente e della regione in questione, a formare Consigli pre-sinodali. Questi Consigli durano dalla data della nomina fino al primo giorno dellassemblea sinodale. Pertanto la lista dei Consigli pre-sinodali passati, in questa categoria, con le loro date di esistenza, è la seguente: - Consiglio pre-sinodale per lAfrica (6 gennaio 1989 - 10 aprile 1994); - Consiglio pre-sinodale per il Libano (24 gennaio 1992 - 26 novembre 1995); - Consiglio pre-sinodale per lAmerica (12 giugno 1995 - 16 novembre 1997); - Consiglio pre-sinodale per lAsia (10 settembre 1995 - 19 aprile 1998); - Consiglio pre-sinodale per lOceania (7 giugno 1996 - 22 novembre 1998); - Consiglio pre-sinodale per lEuropa II (9 febbraio 1997 - 1 ottobre 1999). Come si può osservare, la metodologia collegiale è operativa nella fase iniziale (attraverso la scelta del tema), durante la preparazione (mediante lelaborazione del tema nei Lineamenta) e la celebrazione dellassemblea sinodale, fino alla pubblicazione del documento che è il frutto e il coronamento del Sinodo stesso. È quindi possibile dire che il Sinodo opera come organo collegiale attraverso il quale nella prima fase vengono presi in considerazione le esperienze di fede e di vita delle comunità cristiane; in seguito, nelle sessioni plenarie questi elementi vengono riepilogati e illuminati dalla fede, e infine, in spirito di comunione, vengono formulate delle proposizioni che il Santo Padre, principio di unità della Chiesa, restituisce alle Chiese particolari proprio come il sangue ossigenato scorre nuovamente nelle arterie per vivificare il corpo umano. Affinché questa collegialità possa esprimere pienamente il suo potenziale, deve esistere uno spirito altruista di collaborazione fra tutti coloro che sono chiamati a partecipare alla preparazione di unassemblea sinodale, in particolare le Conferenze Episcopali che riuniscono i Pastori delle Chiese locali nelle quali la fede del Popolo di Dio è vissuta e sentita in tutta la sua forza e la sua ricchezza. La partecipazione collegiale delle Conferenze Episcopali si esprime concretamente soprattutto attraverso le risposte ai Lineamenta. Più Conferenze Episcopali rispondono, più saranno ricchi e vari gli elementi che, rispecchiando fedelmente la vita delle Chiese locali, costituiscono autentici punti di riferimento per la stesura dellInstrumentum laboris e per la discussione nellaula sinodale. III PROSPETTO DELLE ASSEMBLEE SINODALI 1. I Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 29 settembre - 29 ottobre 1967 Padri Sinodali: 197 Tema: La preservazione ed il rafforzamento della fede cattolica, la sua integrità, il suo vigore, il suo sviluppo, la sua coerenza dottrinale e storica Papa Paolo VI ne fissò lui stesso gli scopi: ...la preservazione ed il rafforzamento della fede cattolica, la sua integrità, il suo vigore, il suo sviluppo, la sua coerenza dottrinale e storica. Uno dei risultati dellassemblea è stata la raccomandazione da parte dei Padri sinodali, considerando la diffusione dellateismo, della crisi della fede e delle opinioni teologiche erronee nel mondo, di istituire una commissione internazionale di teologi per aiutare la Congregazione per la Dottrina della Fede, come pure per allargare un dibattito sugli approcci della ricerca teologica. La Commissione Teologica Internazionale fu effettivamente istituita da Papa Paolo VI nel 1969. Il Sinodo chiese anche una revisione del Codice di Diritto Canonico del 1917 con lintenzione di dargli un carattere più pastorale e moderno nella sua formulazione. Il lavoro fu iniziato da Papa Paolo VI e portato a compimento sotto Papa Giovanni Paolo II con la promulgazione nel 1983 del nuovo Codice di Diritto Canonico. Altre questioni pastorali vennero discusse e sottoposte al Santo Padre sotto forma di raccomandazioni: le Conferenze Episcopali dovevano avere un maggior controllo sui seminari nelle loro rispettive aree; vennero raccomandate e approvate dal Papa nel 1970 delle procedure concernenti i matrimoni misti; venne data lapprovazione al Nuovo Ordo della Messa che è diventato effettivo nel 1969. 2. I Assemblea Generale Straordinaria In sessione: 11 ottobre-28 ottobre 1969 Padri sinodali: 146 Tema: La cooperazione tra la Santa Sede e le Conferenze Episcopali Questa assemblea straordinaria aveva allordine del giorno la ricerca e lo studio di vie e mezzi per mettere in pratica la collegialità dei vescovi con il Papa, un tema al quale venne data grande attenzione nelle dichiarazioni sulla Chiesa formulate durante il Concilio Vaticano II. Questassemblea ha aperto la via ad una più vasta partecipazione dei vescovi con il Papa e dei vescovi tra loro alla cura pastorale della Chiesa universale. In questa assemblea lenfasi fu posta principalmente su due punti fondamentali: 1. la collegialità dei vescovi con il Papa; 2. le Conferenze Episcopali nella loro relazione con il Papa e con i singoli vescovi. Varie raccomandazioni vennero presentate al Santo Padre e tre di esse vennero immediatamente prese in considerazione: 1. che il Sinodo si riunisse ad intervalli regolari: prima ogni 2 anni, in seguito ogni 3 anni; 2. che la Segreteria Generale potesse procedere ad un lavoro organizzato e funzionale nel tempo fra le sessioni sinodali; 3. che fosse permesso ai Padri sinodali di suggerire argomenti per le future assemblee. Un Consiglio della Segreteria venne istituito tra la seconda e la terza assemblea sinodale, composto da 12 vescovi eletti e da 3 designati dal Santo Padre. Il Consiglio si riunì per la prima volta dal 12 al 15 maggio del 1970 con lintento di facilitare le relazioni con le Conferenze Episcopali e di formulare lordine del giorno dellassemblea successiva. Dopo questa riunione cominciò la consultazione generale dei vescovi di tutto il mondo per fissare il tema delle future assemblee. Questa consultazione ora comincia negli ultimi giorni dellassemblea sinodale. Da allora il Consiglio della Segreteria Generale, eletto da ogni Sinodo in vista della preparazione del Sinodo successivo, è divenuto un aspetto permanente della Segreteria Generale. 3. II Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 30 settembre - 6 novembre 1971 (la più lunga fino ad oggi) Padri sinodali: 210 Tema: Il sacerdozio ministeriale e la giustizia nel mondo I Padri sinodali in tale circostanza discussero del sacerdozio ministeriale e della giustizia nel mondo. Durante la discussione i Padri sinodali elogiarono la dedizione dei sacerdoti in tutto il mondo nel loro ministero della Parola e dei sacramenti, come pure la loro opera pastorale nellapostolato. Nello stesso tempo, la discussione si incentrò sulle varie difficoltà che i sacerdoti incontravano nel loro ministero. I Padri sinodali, inoltre, parlarono del tema della giustizia ribadendo la necessità di riferire il Vangelo alle circostanze mondiali e locali. Come risposta, essi abbozzarono un programma di 8 punti per unazione internazionale e raccomandarono che la Chiesa a livello locale incoraggiasse leducazione e la collaborazione ecumenica nel campo della giustizia. 4. III Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 27 settembre - 26 ottobre 1974 Padri sinodali: 209 Tema: Levangelizzazione nel mondo moderno In questa assemblea i Padri sinodali misero di nuovo in rilievo lessenziale carattere missionario della Chiesa e il dovere di ogni membro della Chiesa di recare testimonianza a Cristo in tutto il mondo. In questo contesto, lallora popolare argomento di liberazione fu collegata allopera di evangelizzazione tesa a liberare popoli e individui dal peccato. Le raccomandazioni e le proposte che i Padri sinodali sottoposero al Santo Padre furono utilizzate nella formulazione dellEsortazione Apostolica Evangelii nuntiandi dell8 dicembre 1975. 5. IV Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 30 settembre - 29 ottobre 1977 Padri sinodali: 204 Tema: La catechesi nel nostro tempo I Padri sinodali trattarono il tema della catechesi nel nostro tempo con particolare riferimento ai bambini e ai giovani. Essi presentarono al Papa una serie di 34 proposte o proposizioni e più di 900 suggerimenti sul tema in questione. Nelle proposizioni furono trattate 6 aree generali: limportanza del rinnovamento catechetico, la natura della vera catechesi, le persone coinvolte nella catechesi, la necessità continua di una catechesi per tutti i cristiani; i mezzi o i canali della catechesi e gli aspetti particolari relativi alla catechesi. In quella occasione i Padri sinodali, per la prima volta, pubblicarono una dichiarazione sinodale intitolata Messaggio al Popolo di Dio. I Padri sinodali in tale Messaggio ribadirono che Cristo è il centro della salvezza e quindi della catechesi. Allo stesso tempo misero in evidenza che tutti i cristiani hanno la responsabilità di portare Cristo al mondo. Poco dopo la conclusione di questo Sinodo, Papa Giovanni Paolo II pubblicò lEsortazione Apostolica Catechesi tradendae del 17 ottobre 1979, che si avvalse di un gran numero di riflessioni e di proposte dei Padri sinodali. 6. Assemblea Speciale per i Paesi Bassi In sessione: 14-31 gennaio 1980 Padri sinodali: 19 Tema: La situazione pastorale nei Paesi Bassi Il Sinodo particolare per i Paesi Bassi o il cosiddetto "Sinodo Olandese", come viene chiamato, è di fatto, secondo il Codice di Diritto Canonico (can. 345) promulgato nel 1983, la Prima Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi. Questa Assemblea sinodale, svoltosi in Vaticano, trattò della concezione del Concilio Vaticano II del mistero della comunione della Chiesa e delle sue implicazioni pratiche, sia nellambito locale che in quello universale, concentrandosi sulla figura del vescovo come Maestro della Fede e Pastore delle anime, nella sua diocesi e nella Conferenza Episcopale. Alla sua conclusione lassemblea adottò risoluzioni concernenti il sacerdozio ministeriale, la vita religiosa, la partecipazione del laicato alla missione della Chiesa, i sacramenti, lEucaristia e la confessione, la liturgia, la catechesi e lecumenismo, tutto fondato sugli insegnamenti del Concilio Vaticano II. Un Consiglio sinodale, appositamente costituito alla fine di questa Assemblea sinodale, si riunisce periodicamente con la Segreteria Generale per continuare a valutare la situazione pastorale e per promuovere lapplicazione delle risoluzioni sinodali. Anche se, tecnicamente, questo Sinodo sia ancora vigente, esso non si è più riunito dal 10 -11 novembre 1995. 7. V Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 26 settembre - 25 ottobre 1980 Padri sinodali: 216 Tema: La famiglia cristiana Questo particolare Sinodo riaffermò linsegnamento della Chiesa sullindissolubilità del matrimonio e i contenuti dell'Enciclica Humanae vitae. I Padri sinodali durante questa Assemblea redassero un Messaggio alle famiglie cristiane nel mondo moderno e proposero una Carta dei diritti della famiglia, che Papa Giovanni Paolo II concretizzò il 22 ottobre 1983. Il Papa pubblicò anche lEsortazione Apostolica Familiaris Consortio del 22 novembre 1981, frutto della discussione e delle proposte dellassemblea. 8. VI Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 29 settembre - 29 ottobre 1983 Padri sinodali: 221 Tema: La penitenza e la riconciliazione nella missione della Chiesa LAssemblea sinodale e il tema coincisero con lAnno Santo straordinario proclamato dal Santo Padre per commemorare il 1950̊ anniversario della Redenzione del mondo mediante la morte di Cristo. Durante lassemblea i Padri sinodali trattarono gli argomenti inerenti al tema mettendo in luce la necessità di applicare i frutti della Redenzione di Cristo alla vita di ogni persona e quindi alla società. In un documento pubblicato dallassemblea i Padri sinodali invitarono il mondo alla riconciliazione e proclamarono la Chiesa come sacramento di riconciliazione e segno della misericordia di Dio per il peccatore. Il lavoro svolto dai Padri sinodali durante questo Sinodo servì da base allEsortazione Apostolica post-sinodale Reconciliatio et paenitentia del 2 dicembre 1984, che per la prima volta venne chiamato documento post-sinodale. 9. II Assemblea Generale Straordinaria In sessione: 24 novembre - 8 dicembre 1985 Padri sinodali: 165 Tema: XX anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II Convocato come straordinario da Papa Giovanni Paolo II, questa Assemblea sinodale commemorò il XX anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II e valutò il livello di rinnovamento della Chiesa. Secondo lo statuto questo Sinodo riunì tutti i Presidenti delle oltre cento Conferenze Episcopali del mondo intero ed altre persone. Le discussioni sincentrarono sui documenti del Concilio Vaticano II e sulla loro applicazione nella Chiesa in tutto il mondo. In questa assemblea i Padri sinodali redassero un Rapporto finale (Relatio finalis), diffuso nella sessione di chiusura, insieme al Nuntius o Messaggio al Popolo di Dio. In risposta alla proposta dei Padri sinodali in questa assemblea, il Santo Padre autorizzò la compilazione e la pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, diffuso nel 1992. Nello stesso tempo, lAssemblea
chiedeva uno studio più completo e più approfondito dello statuto teologico e conseguentemente dello statuto giuridico delle Conferenze Episcopali e soprattutto della questione della loro autorità dottrinale, alla luce del n. 38 del decreto conciliare Christus Dominus e dei canoni 447 e 753 del Codice di Diritto Canonico (Relatio Finalis, II, C, 8,b). Questo è stato fatto nella Lettera Apostolica Motu proprio di Giovanni Paolo II sulla natura teologica e giuridica delle conferenze episcopali (21 maggio 1998), 7. 10. VII Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 1 - 30 ottobre 1987 Padri sinodali: 232 Tema: La vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo Attraverso la riflessione sul duplice aspetto della vocazione ("essere") e della missione ("agire") nel contesto della Chiesa comunione, i Vescovi cercarono di rimarcare la natura propria del fedele laico nella vita della Chiesa, a motivo della sua partecipazione o della sua comunione nella santità, e nel compito della Chiesa di evangelizzare il mondo, in virtù del suo carattere secolare. Visto l'argomento, questo Sinodo registrò una significativa presenza di laici come Uditori; alcuni laici furono invitati a parlare allAssemblea Generale e a esprimere pareri nei Circoli Minori e per la prima volta una donna e un uomo laici ricoprirono lufficio di Segretari Speciali Aggiunti. Le informazioni risultanti dal Sinodo, in particolare le 54 proposizioni dellAssemblea Generale, furono utilizzate per la formulazione dellEsortazione Apostolica post-sinodale Christifideles laici del 30 dicembre 1988. 11. VIII Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 30 settembre - 28 ottobre 1990 Padri sinodali: 238 Tema: La formazione dei Sacerdoti nelle circostanze attuali Tenendo conto del lavoro della Seconda Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (1971), che trattò dal punto di vista teologico il sacerdozio e le sue implicazioni nel ministero sacerdotale, questo Sinodo ebbe un carattere più pastorale, incentrandosi sulla formazione sacerdotale e sulla persona del sacerdote stesso, sia diocesano che religioso, prima e dopo lordinazione. Nelle sessioni degno di nota fu il generale accordo fra i Padri sinodali nella loro discussione e nel loro trattamento del tema. Alla fine del Sinodo, i Padri sinodali presentarono al Santo Padre 41 proposizioni, che, insieme ad altre informazioni risultanti dal processo sinodale, servirono per la preparazione dellEsortazione Apostolica post-sinodale Pastores dabo vobis del 25 marzo 1992. 12. I Assemblea Speciale per l'Europa In sessione: 28 Novembre - 14 Dicembre 1991 Padri sinodali: 137 Tema: Siamo testimoni di Cristo che ci ha liberato Il 22 aprile 1990 durante la sua visita apostolica in Cecoslovacchia, nella città di Velehrad, presso la tomba di S. Metodio, compatrono dEuropa con i Santi Cirillo e Benedetto, il Santo Padre manifestò il suo desiderio di convocare unAssemblea Speciale per lEuropa del Sinodo dei Vescovi, per discernere il kairos della situazione creata dai grandi cambiamenti verificatisi in Europa e per valutare il ruolo della Chiesa negli sforzi di rinnovamento e di ricostruzione compiuti nel continente. La natura speciale del Sinodo e il suo breve periodo di preparazione hanno richiesto varie modifiche delle procedure sinodali, p.es., invece dei documenti Lineamenta e Instrumentum laboris sono state preparate una breve Guida per la riflessione (Itinerarium) e una Sintesi (Summarium); furono introdotti criteri speciali per i delegati episcopali anche per permettere una più ampia rappresentanza di vescovi dellEuropa centrale e orientale, ecc. Uno dei più importanti eventi nella preparazione fu un Simposio pre-sinodale promosso dal Pontificio Consiglio per la Cultura. In esso si riunirono gli intellettuali dellEuropa orientale e occidentale per una riflessione comune sul tema del Sinodo. Allo stesso tempo, rappresentanti dalla Chiesa ortodossa e delle altre principali comunità cristiane in Europa furono invitati nello spirito ecumenico a partecipare per la prima volta ad unassemblea sinodale come Delegati fraterni. Il lavoro dellassemblea speciale culminò nella pubblicazione di una Dichiarazione, nella quale i Padri sinodali delinearono un programma per la nuova evangelizzazione dellEuropa e lanciarono un appello a tutti i cittadini europei a favore della solidarietà universale. In seguito, un gruppo di membri dellassemblea speciale fu incaricato di individuare il modo migliore per mettere in atto le conclusioni della Dichiarazione mediante un rafforzamento del Concilium Conferentiarum Episcopalium Europae (CCEE) alla luce delle circostanze del momento. 13. Assemblea Speciale per lAfrica In sessione: 10 aprile - 8 maggio 1994 Padri sinodali: 242 Tema: La Chiesa in Africa e la sua missione evangelizzatrice verso lanno 2000: Sarete miei testimoni (At 1, 8) Il 6 gennaio 1989 il Santo Padre annunciò la sua intenzione di convocare questa Assemblea Speciale e istituì una commissione ante-preparatoria, formata principalmente da membri dellEpiscopato Africano. Nel giugno seguente questo gruppo fu allargato per costituire il Consiglio della Segreteria Generale e fu incaricato di contribuire alla preparazione dellassemblea sinodale. In occasione dellincontro dei rappresentanti dellEpiscopato Africano a Lomé, in Togo, nel luglio del 1990, furono pubblicati i Lineamenta, che delineavano largomento del Sinodo, dando inizio a un periodo di preghiera e di riflessione a livello locale. Le risposte delle Chiese locali furono utilizzate per formulare lInstrumentum laboris, diffuso durante la Nona Visita Pastorale del Santo Padre in Africa, a Kampala, Uganda, nel febbraio del 1993. Utilizzando questo documento come punto di riferimento, i Padri sinodali trattarono nella sessione che durò un mese il tema generale dellevangelizzazione nelle seguenti prospettive: 1. Proclamazione del messaggio; 2. Inculturazione; 3. Dialogo; 4. Giustizia e pace; 5. Mezzi di comunicazione sociale. Oltre allanimato e approfondito dibattito del tema durante le varie fasi dellattività sinodale, un evento significativo dellassemblea speciale furono le cerimonie di apertura e di chiusura, che incorporarono molti elementi della tradizione liturgica africana. Fra i documenti emanati dallassemblea speciale vi furono un lungo Messaggio al Popolo di Dio, distribuito al termine dellassemblea speciale, e lEsortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Africa del 14 settembre 1995, firmata e presentata alla Chiesa durante la Visita sinodale del Santo Padre in Africa, dal 14 al 20 settembre 1995, per la fase celebrativa dellassemblea speciale. Un Consiglio post-sinodale eletto dallassemblea speciale continua a offrire assistenza alla Segreteria Generale. Il suo compito è quello di valutare limpatto e lattuazione dellEsortazione Apostolica post-sinodale a livello della Chiesa locale. Il Consiglio ha redatto una relazione che è stata inviata a tutti i vescovi in Africa, ai capi dei Dicasteri della Curia Romana e ai Presidenti delle Conferenze Episcopali di tutto il mondo, oltre che ad altre parti interessate. . Questo Consiglio si riunisce periodicamente per esaminare la situazione, aggiornare i dati e incoraggiare i vescovi dellAfrica nellapplicazione dei ricchi contenuti del documento. Il 13 novembre 2004, nel corso del Simposio dei Vescovi di Africa ed Europa tenutosi a Roma, Papa Giovanni Paolo II, accogliendo le aspirazioni del Consiglio Post-Sinodale ha annunciato la convocazione di una Seconda Assemblea Speciale per lAfrica che possa rispondere alle speranze dei Pastori africani. Nel corso dellUdienza Generale del 22 giugno 2005 Papa Benedetto XVI ha confermato tale decisione presa dal mio venerato predecessore. Sia la data che il tema di questa Seconda Assemblea Speciale sono ancora da definire. 14. IX Assemblea Generale Ordinaria In sessione: 2 - 29 ottobre 1994 Padri sinodali: 245 Tema: La vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo Il 30 dicembre 1991 il Santo Padre annunciò la convocazione di una assemblea sinodale sul tema della vita consacrata. Alcuni hanno interpretato questo gesto come una conclusione logica della trattazione degli stati di vita nella Chiesa, iniziata nelle due assemblee ordinarie precedenti sul laicato e sul sacerdozio. Il periodo di preghiera e di riflessione che precede lassemblea sinodale fu particolarmente fecondo, dando luogo a intensi scambi non soltanto negli istituti di vita consacrata e nelle società di vita apostolica, ma anche in organismi nazionali e internazionali, per non parlare delle diverse iniziative individuali e di gruppo con la gerarchia della Chiesa e i vari dicasteri della Curia Romana. I Padri sinodali trattarono un gran numero di argomenti inerenti al tema e ascoltarono attentamente i numerosi interventi degli auditori. Degni di nota furono la partecipazione di un elevato numero di Padri sinodali appartenenti a congregazioni religiose, la nomina di una religiosa e di un religioso come Segretari Speciali Aggiunti e di un numero elevato di donne e uomini dediti alla vita consacrata come Esperti e Uditori. Il 25 marzo 1996 è stata pubblicata lEsortazione Apostolica post-sinodale Vita consecrata. 15. Assemblea Speciale per il Libano In sessione: 26 novembre - 14 dicembre 1995 Padri sinodali: 69 Tema: Cristo è la nostra speranza: rinnovati dal suo Spirito, solidali testimoniamo il suo amore Visti i particolari bisogni della Chiesa in Libano, dovuti al lungo periodo di guerra, il Santo Padre, il 6 giugno 1991 annunciò la sua intenzione di convocare unAssemblea Speciale per il Libano del Sinodo dei Vescovi. Dopo alcune riunioni preliminari con i Patriarchi delle Chiese Orientali in Libano, nel gennaio del 1992 fu costituito un Consiglio di dieci membri, rappresentanti delle sei Chiese cattoliche sui iuris in Libano, per partecipare al necessario lavoro di preparazione. Allo stesso tempo, fu nominato un vescovo libanese come coordinatore in loco. I Lineamenta dellAssemblea Speciale furono pubblicati il 13 marzo 1993, dando inizio alla fase di preghiera e di riflessione sul tema sinodale da parte delle diocesi locali e dei vari organismi ecclesiali in Libano, periodo che durò fino al 1̊ novembre 1994. Le risposte ai Lineamenta furono inserite nellInstrumentum laboris che servì da punto di riferimento durante lAssemblea sinodale. Il 12 dicembre fu distribuita ai Padri Sinodali una versione annotata del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, pubblicata sotto gli auspici del Pontificio Consiglio per lInterpretazione dei Testi Legislativi. Il 10 maggio 1997 lEsortazione Apostolica post-sinodale Una speranza nuova per il Libano fu pubblicata in occasione della Visita del Santo Padre in Libano per la fase celebrativa dellAssemblea Speciale. Una traduzione araba del documento, preparata dallAssemblea dei Patriarchi e dei Vescovi in Libano (A.P.E.C.L.), fu pubblicata nel 1998. Il Consiglio post-sinodale, frutto di questa assemblea speciale, continua a tenere incontri per valutare limpatto e lapplicazione dellEsortazione Apostolica in Libano. A questo proposito è stato preparato un Bilancio, che poi è stato inviato nel 2003 alla Gerarchia del Libano, ai Capidicastero della Curia Romana, ai Patriarchi, agli Arcivescovi maggiori e ai Metropoliti delle Chiese orientali sui iuris, ai Presidenti delle Conferenze episcopali del mondo e agli altri organismi interessati. 16. Assemblea Speciale per lAmerica In sessione: 16 novembre - 12 dicembre 1997 Padri Sinodali: 233 Tema: Incontro con Gesù Cristo vivo: il cammino per la conversione, la comunione e la solidarietà in America Nella Lettera Apostolica Tertio millennio adveniente, il Santo Padre ha espresso il suo desiderio di continuare il movimento sinodale a livello continentale, iniziato dalle Assemblee Speciali per lEuropa (1991) e per lAfrica (1994), e di convocare speciali assemblee sinodali, includendo lAssemblea Speciale per lAmerica, come parte del programma che porterà alla celebrazione del Grande Giubileo dellAnno 2000. Il 12 giugno 1995 è stato nominato un Consiglio pre-sinodale per collaborare alla preparazione dellassemblea speciale. Con la sua assistenza, i Lineamenta furono pubblicati il 3 settembre 1996 e lInstrumentum laboris il 10 settembre 1997. Durante lassemblea, i Padri sinodali esaminarono i diversi aspetti della vita ecclesiale e della società nel continente americano e ricercarono il modo e i mezzi migliori per permettere al popolo dAmerica dincontrarsi con Gesù Cristo. A tal fine, affrontarono il rapporto fra Vangelo e cultura e gli importanti concetti di conversione, comunione e solidarietà, per rispondere alle grandi sfide della società contemporanea nel continente. Al termine dellassemblea speciale i Padri sinodali pubblicarono il consueto Nuntius o Messaggio al Popolo di Dio. Un Consiglio post-sinodale, eletto durante lassemblea, si è riunito in varie occasioni per valutare i risultati del Sinodo e assistere il Santo Padre nella redazione dellEsortazione Apostolica Post-Sinodale Ecclesia in America del 22 gennaio 1999, promulgata dal Santo Padre il 23 gennaio 1999, durante la fase celebrativa dellassemblea speciale a Città del Messico. Il giorno successivo, molti partecipanti sinodali provenienti da tutte le parti del continente hanno partecipato alla Liturgia Eucaristica celebrata nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe. In seguito, il Consiglio post-sinodale ha tenuto vari incontri per verificare lapplicazione del documento e per incoraggiare i vescovi nelle loro iniziative nel Continente in risposta al documento post-sinodale. Nel 2002 su questo argomento si preparò un Bilancio, che venne spedito a ciascuno dei membri della gerarchia in America, ai Capidicastero della Curia Romana, ai Patriarchi, agli Arcivescovi Maggiori e Metropoliti della Chiese orientali sui iuris, ai Presidenti delle Conferenze Episcopali del mondo e agli altri organismi interessati. 17. Assemblea Speciale per lAsia In sessione: 19 aprile - 14 maggio 1998 Padri Sinodali: 191 Tema: Gesù Cristo il Salvatore e la sua missione di amore e servizio in Asia: Io sono venuto perché abbiano la vita e labbiano in abbondanza (Gv 10, 10) Nella Lettera Apostolica Tertio millennio adveniente, il Santo Padre rese pubblica lintenzione di celebrare Assemblee Speciali del Sinodo dei Vescovi per i continenti, come parte della preparazione al Grande Giubileo dell'Anno 2000. Il 10 settembre 1995, il Santo Padre ha costituito un Consiglio pre-sinodale per lAssemblea Speciale per lAsia, formato principalmente da cardinali, arcivescovi e vescovi dellAsia. Fra i loro compiti vi era quello di assistere la Segreteria Generale nella stesura dei Lineamenta diffusi il 3 settembre 1996 e dellInstrumentum laboris pubblicato il 13 febbraio 1998. Durante lassemblea speciale i Padri sinodali, tenendo conto del fatto che la Chiesa è un piccolo ma vivace gregge nel continente asiatico, dove sono presenti le Grandi Religioni del Mondo, hanno concentrato la loro attenzione sulla unicità della persona di Gesù il Salvatore e sul suo dono della vita in abbondanza visto nel contesto del piano della Chiesa di una nuova evangelizzazione. Unattenzione particolare è stata rivolta al modo in cui la Chiesa, in un piano pastorale concreto, può continuare la missione del Signore di amore e di servizio in Asia. Alla fine, i Padri sinodali hanno pubblicato un Nuntius o Messaggio al Popolo di Dio in cui vengono trattati vari punti del tema sinodale. LAssemblea elesse un Consiglio Postsinodale, riunitosi poi ad intervalli regolari. Esso ha collaborato nellanalisi delle raccomandazioni dellAssemblea Speciale e nella redazione dellEsortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Asia è stata firmata dal Santo Padre il 6 novembre 1999 nella Cattedrale del Sacro Cuore, durante la fase celebrativa dal 5 all8 novembre 1999 a New Delhi, in India. In seguito, il Consiglio post-sinodale si è riunito periodicamente per valutare la distribuzione e lapplicazione del documento nella Chiesa in Asia. Nel 2002 è stato preparato un Bilancio, spedito poi a ciascun membro della gerarchia in Asia, ai Capidicastero della Curia Romana, ai Patriarchi, agli Arcivescovi Maggiori e Metropoliti delle Chiese Orientali sui iuris, ai Presidenti delle Conferenze Episcopali del mondo e agli altri organismi interessati. 18. Assemblea Speciale per lOceania In sessione: 22 novembre - 12 dicembre 1998 Padri Sinodali: 117 Tema: Gesù Cristo: seguire la sua Via, proclamare la sua Verità, vivere la sua Vita: una chiamata per i popoli dellOceania LAssemblea Speciale per lOceania è stata la terza assemblea sinodale continentale o regionale nella serie annunciata dal Santo Padre con la lettera apostolica Tertio millennio adveniente, come parte della preparazione al Grande Giubileo dell'Anno 2000. Il 7 giugno 1996, il Santo Padre ha nominato il Consiglio pre-sinodale costituito principalmente dai vescovi dellOceania. Questo Consiglio ha tenuto tre incontri, il primo dei quali è stato dedicato alla stesura del testo dei Lineamenta, successivamente completato e inviato alle parti interessate; durante il secondo incontro, tenutosi a Wellington (Nuova Zelanda) dal 26 al 28 agosto 1997, è stato trattato il tema dei criteri per la partecipazione e durante il terzo, svoltosi dal 10 al 12 marzo 1998, è stato completato il testo dellInstrumentum laboris e ci si è occupati dei dettagli connessi alla preparazione dellassemblea speciale. Caratteristica unica di questa assemblea sinodale è stato il fatto che vi avrebbero partecipato tutti i vescovi della regione come membri ex-officio. Per ridurre le difficoltà del viaggio e limitare lassenza dei vescovi dalle loro Chiese locali, sono stati presi provvedimenti per compiere le abituali visite ad limina in concomitanza con lassemblea speciale. Nonostante le grandi differenze inerenti alle situazioni pastorali della regione, durante i lavori sinodali sono emerse molte preoccupazioni comuni, per esempio linculturazione del Vangelo, la rinnovata attenzione per la catechesi e la formazione, il rafforzamento della fede dei credenti, la cura pastorale dei giovani, dei migranti e delle popolazioni indigene, ecc., il tutto incentrato sulla persona di Cristo, la via, la verità e la vita. L11 dicembre 1998 un Consiglio post-sinodale è stato composto da membri eletti dallassemblea sinodale e di nomina pontificia. Il Consiglio ha tenuto alcuni incontri per discutere la reazione allassemblea speciale e per collaborare alla stesura da parte del Santo Padre dellEsortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Oceania, promulgata il 22 novembre 2001 con unimportante cerimonia storica, durante la quale il documento fu inviato simultaneamente attraverso internet a tutte le diocesi della regione. Ecclesia in Oceania è divenuta il primo documento pontificio dellera elettronica ad essere trasmesso con internet. Nel 2003 il Consiglio Post-sinodale si è riunito per iniziare il processo di esame dellinflusso e dellapplicazione di Ecclesia in Oceania nella regione. A questo scopo è stato messo a punto un questionario che è stato successivamente inviato a tutti i Vescovi dellOceania. E stato previsto che il Consiglio Speciale esaminerà gli esiti di questa consultazione nel corso della sua prossima riunione che si terrà nellestate del 2006 nelle isole Figi, in contemporanea con lAssemblea Plenaria della Federazione delle Conferenze Episcopali dellOceania. 19. II Assemblea Speciale per lEuropa In Sessione: 1 - 23 ottobre 1999 Padri sinodali: 117 Tema: Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, sorgente di speranza per lEuropa La II Assemblea Speciale per lEuropa è lultima della serie di assemblee sinodali continentali convocate dal Santo Padre nella sua Lettera Apostolica Tertio millennio adveniente come parte della preparazione al Grande Giubileo dellanno 2000. Sebbene la I Assemblea Speciale per lEuropa fosse stata celebrata nel 1991, meno di un decennio prima, le nuove situazioni sociali e culturali, presenti nel continente sulla scia dei cambiamenti politici verificatisi nellEst, hanno suscitato sfide pastorali tali da rendere particolarmente opportuna la convocazione della II Assemblea Speciale per lEuropa. Il 9 febbraio 1997 il Santo Padre nominò i membri del Consiglio Presinodale per favorire la preparazione di questa assemblea speciale. Esso, con laiuto della Segreteria Generale e di teologi provenienti da diverse parti dellEuropa, pubblicò i Lineamenta (primavera del 1998) e lInstrumentum laboris (21 giugno 1999) dellAssemblea Speciale. Nel corso della Seconda Assemblea Speciale i Padri Sinodali esaminarono le diverse realtà della Chiesa in Europa e il momento storico particolare del progetto di unificazione del continente. Il tema di Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, dominò il dibattito sinodale sulle radici culturali del continente, conservando nello stesso tempo una vena di speranza per la costruzione di una nuova Europa fondata sulla fede. Il Consiglio Post-sinodale, eletto durante lassemblea, si è riunito diverse volte per analizzare i risultati del sinodo e contribuire alla redazione dellEsortazione Apostolica Post-sinodale Ecclesia in Europa promulgata in Vaticano il 28 giugno 2003 durante i Primi Vespri della Solennità dei Santi Pietro e Paolo. Nel 2004 il Consiglio Postsinodale ha avviato il processo di esame dellinflusso e dellapplicazione di Ecclesia in Europa nel continente. A tal proposito è stato redatto un questionario che è stato inviato alle Conferenze episcopali e alle organizzazioni continentali europee al fine di dotare tali organismi di un rapporto in sintesi delle iniziative e dei proprammi, messi a punto o in via di realizzazione, della Chiesa in Europa. 20. X Assemblea Generale Ordinaria In Sessione: 30 settembre - 27 ottobre 2001 Tema: Il Vescovo: Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo In preparazione della X Assemblea Generale Ordinaria, il IX Consiglio Ordinario della Segreteria Generale si è riunito periodicamente per assistere nel processo di consultazione per definire il tema e ha collaborato nella redazione dei Lineamenta, inviati il 16 giugno 1998 ai vescovi del mondo e a coloro che vengono di consueto contattati per risposte ufficiali. Queste risposte sono state analizzate in seguito e tenute in considerazione nel lavoro del Consiglio per la redazione dellInstrumentum laboris, che è stato reso noto il 1̊ giugno 2001. Durante lassemblea sinodale i Padri Sinodali hanno concentrato la loro attenzione sulla persona e il compito dei vescovi nelle loro diocesi allinizio del terzo millennio. Il 26 ottobre 2001 lassemblea sinodale elesse i membri del Decimo Consiglio ordinario della Segreteria Generale, al quale il Santo Padre aggiunse tre membri da lui nominati. Nelle riunioni successive il Consiglio esaminò il materiale risultante dal professo sinodale e particolarmente le Propositiones del sinodo, per assistere il Santo Padre nella redazione dellEsortazione Apostolica Post-sinodale Pastores gregis, promulgata il 16 ottobre 2003, in congiunzione con il 25̊ anniversario dellelezione del Santo Padre. 21. Undicesima Assemblea Generale Ordinaria In sessione (previsto): 2 - 29 ottobre 2005 Tema: LEucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa Il 29 novembre 2003, considerando il parere dei membri del Decimo Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, ispirato alla consultazione delle Conferenze Episcopali del mondo e degli altri interessati, il Santo Padre decise di convocare lUndicesima Assemblea Generale Ordinaria per trattare il tema dellEucaristia. Il fatto che la scelta del Santo Padre sopraggiunga poco tempo dopo la pubblicazione della sua Enciclica sul medesimo soggetto merita una certa attenzione. Infatti, questa assemblea sinodale è convocata dal Santo Padre per ricevere le riflessioni pastorali dei vescovi del mondo su un argomento capitale per la vita e la missione della Chiesa. I Lineamenta, redatti dal Decimo Consiglio Ordinario della Segreteria Generale con laiuto di teologi, sono stati inviati il 31 marzo 2004 alle Conferenze Episcopali, alle Chiese Orientali sui iuris, ai Capi dicastero della Curia Romana, allUnione dei Superiori Generali e a tutti gli altri interessati. Nel corso di una successiva riunione, il Consiglio ha analizzato le risposte ai quesiti dei Lineamenta e, sempre con lausilio di esperti, ha redatto lInstrumentum Laboris, che è stato pubblicato il 7 luglio 2005. Nel corso delAssemblea sinodale questo documento rappresenterà il punto di riferimento nel trattare un argomento così importante per la vita e la missione della Chiesa. [00003-01.11] [NNNNN] [Testo originale: italiano] ♦ LA PREGHIERA PER IL FELICE ESITO DEL SINODO Signore Gesù Cristo, cui il Padre ci ha comandato di dare ascolto come suo Figlio diletto, illumina la tua Chiesa, perché essa non consideri nulla di più santo che udire la tua voce e farsi tua seguace. Tu, che sei Sommo Pastore e Guida delle nostre menti, volgi il tuo sguardo ai Pastori della tua Chiesa che in questi giorni si riuniscono con il successore del beato Pietro per celebrare il Sinodo. Degnati, ti preghiamo, di santificarli nella verità e di confermarli nella fede e nellamore. Signore Gesù Cristo, manda lo Spirito damore e di verità sui Vescovi che celebrano il Sinodo e su tutti coloro che li accompagnano nelladempimento del loro compito. Concedi loro di accogliere con fede nellanimo ciò che lo Spirito oggi instilla nelle Chiese e di ricevere da Esso linsegnamento di ogni verità; fa che i fedeli, purificati e sorretti dal loro impegno, aderiscano al Vangelo della salvezza da Te operata, divenendo oblazione vivente al Dio del Cielo. Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, assista oggi i Vescovi come un tempo gli Apostoli nel Cenacolo e interceda con il suo materno sostegno affinché essi onorino la comunione fraterna, godano di prosperità e pace in giorni sereni e, nello scrutare amorevolmente i segni dei tempi, adorino la maestà di Dio, Signore misericordioso della storia, a lode e gloria della Santissima Trinità Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen. [00016-01.08] [NNNNN] [Testo originale: latino] ♦ LA CAPPELLA DEL SINODO Il progetto e gli arredi della Cappella del Sinodo si propongono di comunicare e celebrare i concetti teologici di comunione e collegialità che stanno alla base del Sinodo dei Vescovi, che si riunisce in assemblea, cum Petro et sub Petro. Pertanto, il Collegio Episcopale figura largamente nel progetto e nelle decorazioni artistiche della Cappella, traendo ispirazione, in particolare, da due fondamentali passi biblici, Atti degli Apostoli, 2, 1-4 e Giovanni 20, 19-29, che trattano entrambi della discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti. Sebbene la Chiesa sia stata generata misticamente con la crocifissione di Cristo, scaturendo, secondo SantAgostino, come la nuova Eva dalla costola del nuovo Adamo, essa ha coerentemente insegnato che la prima venuta della Chiesa stessa nel mondo si realizzò nel giorno della Pentecoste, quando lo Spirito Santo discese sotto forma di lingue di fuoco sugli Apostoli, riuniti con Maria, Madre di Gesù, nella stanza superiore o Cenacolo. Dal momento che questo è un evento particolarmente potente nella vita del Collegio Episcopale in quanto gruppo, e quindi della Chiesa, il progetto della Cappella intende ricreare sul piano visivo lesperienza della Pentecoste (cfr. At 2, 1-4). La vetrata istoriata ovale del soffitto rappresenta lo Spirito Santo sotto forma di colomba su uno sfondo dorato triangolare che richiama la Santissima Trinità, fonte di comunione nellepiscopato e nella Chiesa nel suo complesso. Leffetto creato dal vetro, di varie tonalità di rosso, giallo e arancio, sottolinea la discesa dello Spirito Santo sotto forma di lingue di fuoco che resero gli Apostoli eloquenti testimoni di Cristo. Le caratteristiche di luminosità e di calore del fuoco corrispondono altresì allilluminazione (saggezza) e alla forza (zelo), elementi che caratterizzarono la missione di Pietro e degli Apostoli. Lo Spirito Santo continua a essere la forza dinamica nella missione pastorale del Papa e del Collegio Episcopale, in particolare nella celebrazione del Sinodo. Secondo le testimonianze bibliche, il Cenacolo, o stanza superiore, cioè il luogo della discesa dello Spirito Santo, come si è visto più sopra, era anche la sala dove Gesù celebrò la cena di Pasqua durante la quale istituì i Sacramenti del Sacerdozio e dellEucaristia. Lambientazione nel Cenacolo diventa pertanto un simbolo non soltanto della condivisione della dignità episcopale, ma anche del principio della sua unità. Questi concetti di comunione e di collegialità sono indicati dagli arredi posti direttamente sotto la vetrata che raffigura lo Spirito Santo: un inginocchiatoio centrale richiama il Santo Padre, Successore di San Pietro, circondato da panche e inginocchiatoi che simboleggiano gli altri undici Apostoli. La disposizione delle sedie in un ovale, invece del normale allineamento consecutivo dei banchi o delle sedie che inizia allingresso e procede verso la parte anteriore della cappella, contribuisce a evidenziare lazione unitaria del collegio riunito in Pietro e intorno a lui. Al contempo, tutti - compreso chi osserva - sono attratti verso laltare e il tabernacolo in un incontro con il Cristo mistico presente nellEucaristia, il quale, nellapparizione di Pasqua al Collegio Episcopale, ricordata da San Giovanni, è ritto in piedi in mezzo al collegio e alita o effonde il suo Spirito Santo (cfr. Gv 20, 19-29), conferendo loro lautorità e il potere di Vescovi. Le due statue bronzee di San Pietro e San Paolo, situate nelle due nicchie in fondo alla Cappella, simboleggiano luniversalità della Chiesa e la vocazione dellepiscopato. Il suddetto tema è ribadito dalla decorazione della porta a vetri allingresso della Cappella: una mitra centrale recante le chiavi apostoliche a indicare Pietro, circondata da undici mitre che annunciano il tema della cappella. Le mitre sono riunite in un cerchio che indica la loro unità collegiale attraverso il dono della Comunione Trinitaria. Continuando sul tema della collegialità e della comunione del Collegio Apostolico, laltare ricorda la prua di una barca che solleva delle onde. Il Nuovo Testamento contiene molti passaggi in cui una barca costituisce lambientazione di esperienze significative per gli apostoli come gruppo o collegio. Quando Gesù placa i venti e il mare, gli Apostoli, riuniti a bordo di unimbarcazione, ricevono per la prima volta la rivelazione che Gesù è più di un semplice uomo. Essi si stupiscono: Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e allacqua e gli obbediscono? (cfr. Mt 8, 23-27; Lc 8, 22-25; Mc 4, 37-41). Gesù fa salire gli Apostoli su una barca in modo da trovarsi solo con loro per ammaestrarli (cfr. Mc 6, 32). Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù fa uscire gli Apostoli in barca sul mare di Galilea. Sebbene trascorra la notte in preghiera sulla collina, il Signore non perde mai di vista gli Apostoli. Quando si alza una tempesta, Gesù si dirige verso di loro camminando sulle acque e dicendo: Sono io: non temete. Una volta salito sulla barca, questa raggiunge immediatamente la riva e gli Apostoli rimangono perplessi, perché - come racconta Marco - non hanno compreso il significato della moltiplicazione dei pani e dei pesci (cfr. Gv 6, 16-21; Mt 14, 22-27; Mc 6, 45). La barca ha un significato speciale non soltanto per il Collegio Apostolico, ma per la persona di Pietro. Nella serie delle apparizioni pasquali, è dalla barca di Pietro che gli Apostoli (Pietro, Giacomo, Giovanni, Tommaso, Bartolomeo e altri due), dopo aver pescato unenorme quantità di pesci, riconoscono il Cristo Risorto sulla riva (cfr. Gv 21, 1-8). Gesù predica da una barca, presumibilmente quella di Pietro, alla folla riunita sulla sponda (cfr. Mt 13, 2; Mc 3, 9; 4, 1). La fede di Pietro è confermata da Cristo, di fronte agli altri Apostoli, dopo che Cristo gli ordina di venire a Lui camminando sulle acque. In seguito a questo episodio, gli Apostoli adorano il Signore ed esclamano: Tu sei veramente il Figlio di Dio! (cfr. Mt 14, 28-33). In un altro episodio successivo alla Risurrezione, è dalla barca di Pietro che gli Apostoli, su richiesta di Gesù, calano le loro reti e fanno la pesca miracolosa. Pietro allora è quello che trae a riva la rete piena di pesci (cfr. Gv 21, 4-11), simbolo della Chiesa. Oltre alle associazioni appena menzionate, la barca ha anche un significato eucaristico per quanto riguarda il Collegio Apostolico e quindi avvalora luso di questo simbolo come base dellaltare che custodisce il Santissimo Sacramento. Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù si avvia con i suoi Apostoli su una barca, e pronuncia il suo sermone sul lievito dei Farisei (Mt 16, 5-12; Mc 8, 14). Un riferimento biblico allEucaristia, particolarmente significativo, si trova nel Vangelo di Marco. Dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, che prefigura lEucaristia, le Scritture dicono che gli Apostoli non recarono con sé altro che un solo pane (cfr. Mc 8, 14). In questo, è implicito che Gesù è quel solo pane di Pane celeste. In questo caso Gesù cerca di far dire loro qual è il significato del miracolo dei pani e dei pesci oltre che delle Sue parole e dei Suoi ammaestramenti sullEucaristia in quellevento miracoloso. La barca è usata anche come simbolo dellintera Chiesa, spesso definita la Barca di Pietro. In questo senso, il crocifisso completa opportunamente lalbero dellumile barca da pesca di Pietro. Il movimento della scultura, compreso quello dei pezzi di tessuto, simili a un sudario, che si trovano sul retro - un accenno al sudario e alla Risurrezione - rappresenta unulteriore associazione con lopera dello Spirito Santo, che fornisce il vento per le vele della Barca di Pietro, vento che sempre sospinge la Chiesa in avanti nel tempo verso il Signore, in adempimento della promessa. Il semplice tabernacolo bronzeo reca i tradizionali covoni di grano e grappoli duva per lEucaristia. I pesci, che indicano Pietro il pescatore e la missione degli Apostoli che sono pescatori di uomini (Mt 4, 19; Mc 1, 17), si trovano anchessi sul tabernacolo, sui candelabri e sulla lampada votiva. Il pesce è anche lantico simbolo di Cristo, disegnato usando la parola greca ΙΧΘϒΣ, cioè pesce, che è anche lacronimo della frase: Gesù Cristo, Figlio di Dio Salvatore. Le stazioni della Croce, realizzate in madreperla in Palestina, richiamano la sequela di Cristo, la vocazione che i Vescovi condividono con ogni cristiano nella Chiesa. La statua di Maria, dedicata a Nostra Signora della Speranza, ricorda la presenza della Madonna fra gli Apostoli raccolti in preghiera nel Cenacolo. Ella tende la mano stupita davanti al prodigio della grazia di Dio, per accogliere la fiamma dellamore dello Spirito Santo e consentirle di dare frutti. In quanto vera ancella e serva del Signore e del Suo Vangelo, e immagine della Chiesa che genera misticamente figli, Maria è la Madre degli Apostoli e dei loro successori. In effetti, gli Apostoli, riuniti intorno a Maria nella stanza superiore, la guardano come guarderebbero uno specchio in cui vedono se stessi come Chiesa, Sposa di Cristo. [00006-01.06] [NNNNN] [Testo originale: inglese] ♦ AVVISI ● CONFERENZA STAMPA ● BRIEFING ● POOLS ● BOLLETTINO SYNODUS EPISCOPORUM ● ORARIO DI APERTURA DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE ● CONFERENZA STAMPA La prima Conferenza Stampa sui lavori sinodali (con la traduzione simultanea in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco) si terrà nellAula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, lunedì 3 ottobre 2005 alle ore 12.45, orientativamente. I Signori operatori audiovisivi (cameramen e tecnici) e fotoreporters sono pregati di rivolgersi al Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, per il permesso di accesso. I nominativi dei partecipanti saranno comunicati appena possibile. Le prossimi Conferenze Stampa si terranno: Giovedì, 13 ottobre 2005 (il giorno dopo la Relatio post disceptationem) Sabato, 22 ottobre 2005 (il giorno dopo la presentazione dellElenchus finalis) ● BRIEFING Per una più efficace informazione sui lavori sinodali sono stati organizzati per i Signori giornalisti accreditati 5 gruppi linguistici. Qui di seguito sono riportati per ogni gruppo linguistico il luogo del Briefing e il nome dellAddetto Stampa: Gruppo linguistico italiano Addetto Stampa: Rev. Giorgio Costantino Luogo: Sala dei giornalisti, Sala Stampa della Santa Sede Gruppo linguistico inglese Addetto Stampa: Rev. P. John Bartunek, L.C. Luogo: Aula Giovanni Paolo II, Sala Stampa della Santa Sede Gruppo linguistico francese Addetto Stampa: Rev. P. Pierre Gérard, S.I. Luogo: Sala Marconi, Radio Vaticana, Palazzo Pio, Piazza Pia 3 Gruppo linguistico spagnolo Addetto Stampa: Sig. Isidoro Catala Marcos Luogo: Sala delle telecomunicazioni, Sala Stampa della Santa Sede Gruppo linguistico tedesco Addetto Stampa: Don Marcus Graulich, S.D.B. Luogo: Centro Pastorale per i Pellegrini di lingua tedesca, Via della Conciliazione 51 Nei seguenti giorni gli Addetti Stampa terranno Briefing, alle ore 13.10, orientativamente: Martedì, 4 ottobre 2005 Mercoledì, 5 ottobre 2005 Giovedì, 6 ottobre 2005 Venerdì, 7 ottobre 2005 Sabato, 8 ottobre 2005 Lunedì, 10 ottobre 2005 Martedì, 11 ottobre 2005 Mercoledì, 12 ottobre 2005 Sabato, 15 ottobre 2005 Venerdì, 21 ottobre 2005 Nel seguente giorno gli Addetti Stampa saranno accompagnati per il Briefing a ogni gruppo linguistico da un Padre sinodale della stessa lingua , alle ore 13.10, orientativamente: Martedì, 18 ottobre 2005 (dopo la presentazione dellElenchus unicus) Eventuali variazioni saranno pubblicate appena possibile. ● POOLS Si prevedono pools di giornalisti accreditati per accedere allAula del Sinodo, in linea di massima per la preghiera di apertura delle Congregazioni Generali antimeridiane. NellUfficio Informazioni e Accreditamenti della Sala Stampa della Santa Sede (allingresso, a destra) saranno messe a disposizione dei redattori le liste discrizione ai pools. Per i pools i fotoreporters e gli operatori TV sono pregati di rivolgersi al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. I partecipanti ai pools sono pregati di trovarsi alle ore 08.30 nel Settore Stampa, allestito allesterno di fronte allingresso dellAula Paolo VI, da dove saranno accompagnati da un officiale della Sala Stampa della Santa Sede (per i redattori) e del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali (per i fotoreporters e troupes TV). È richiesto un abbigliamento confacente la circostanza. ● BOLLETTINO SYNODUS EPISCOPORUM Il Bollettino informativo della Commissione per linformazione della XI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dal titolo Synodus Episcoporum, pubblicato dalla Sala Stampa della Santa Sede, uscirà in 6 edizioni linguistiche (plurilingue, italiana, inglese, francese, spagnola e tedesca), con 2 numeri al giorno (antimeridiano e pomeridiano) o secondo necessità. Il numero antimeridiano uscirà a conclusione della Congregazione Generale del mattino e il numero pomeridiano uscirà il mattino seguente. La distribuzione ai Signori giornalisti accreditati si effettuerà nella Sala dei giornalisti della Sala Stampa della Santa Sede. Ledizione plurilingue riporterà i riassunti degli interventi dei Padri sinodali preparati da loro stessi, nelle lingue in cui saranno consegnati per la pubblicazione. Le altre 5 edizioni riporteranno la versione rispettivamente in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Il terzo numero del Bollettino conterrà lOmelia del Santo Padre durante la Solenne Concelebrazione di Apertura del mattino di domenica 2 ottobre 2005 (sarà a disposizione dei Signori giornalisti accreditati allapertura della Sala Stampa della Santa Sede, sotto embargo). Il quarto numero del Bollettino conterrà le relazioni che saranno presentate nella Prima Congregazione Generale del mattino di lunedì 3 ottobre 2005 (che sarà anche trasmessa in diretta TV nella Sala Stampa della Santa Sede). Le edizioni linguistiche del Bollettino saranno consultabili anche sul sito Internet della Santa Sede: http://www.vatican.va/news_services/press/sinodo/sinodo_index_it.htm Si ricorda che il Bollettino del Sinodo dei Vescovi è soltanto uno strumento di lavoro ad uso giornalistico e che le traduzioni non hanno carattere ufficiale. ● ORARIO DI APERTURA DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE Sabato 1 ottobre: ore 09.00 - 14.00 Domenica 2 ottobre: ore 09.00 - 13.00 Da lunedì 3 ottobre a sabato 8 ottobre: ore 09.00 - 16.00 Domenica 9 ottobre: ore 09.00 - 13.00 Da lunedì 10 ottobre a venerdì 14 ottobre: ore 09.00 - 16.00 Sabato 15 ottobre: ore 09.00 - 18.30 Domenica16 ottobre: ore 09.00 - 13.00 Da lunedì 17 ottobre a sabato 22 ottobre: ore 09.00 - 16.00 Domenica 23 ottobre: ore 09.00 - 13.00 Da lunedì 24 ottobre a venerdì 28 ottobre: ore 09.00 - 15.00 Sabato 29 ottobre: ore 09.00 - 14.00 Domenica 30 ottobre: ore 11.00 - 13.00 Lunedì 31 ottobre: ore 09.00 - 15.00 Eventuali variazioni saranno pubblicate appena possibile. |