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GIORNATA DI PREGHIERA
PER LA PACE NEL MONDO
AD ASSISI
24 GENNAIO 2002

[Aggiornamento: 02.01.2002]


Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola
Assisi

Santa Maria degli Angeli deve il suo sviluppo urbanistico alla Porziuncola, alto simbolo del francescanesimo. Vi era, nel bosco della pianura d’Assisi, un piccolo edificio religioso, una cappellina di proprietà dei benedettini, che dal 1208 divenne culla e riferimento del movimento ideato dal Poverello. Intorno alla Porziuncola sorsero ben presto capanne per il ricovero dei frati che da qui partivano e si davano appuntamento al ritorno da ogni viaggio di predicazione. Nel 1216 venne accordata, da Onorio III, l’Indulgenza della Porziuncola, il cosiddetto Perdono di Assisi per chi, pellegrino e pentito, varcava le soglie del tempietto.

Con il tempo venne costruito un convento e il luogo fu visitato da un numero sempre maggiore di persone. Nella seconda metà del secolo scorso la costruzione della ferrovia dette impulso allo sviluppo edilizio e artigianale, dando l’avvio anche ad una prima forma di turismo religioso di massa.

Al centro di Santa Maria degli Angeli spicca la poderosa mole della Basilica Patriarcale, iniziata su progetto di Galeazzo Alessi nel 1569, uno dei templi più grandi della cristianità. La sua costruzione subì notevoli ritardi anche a causa di alcune polemiche tra due frange contrapposte di frati: tra quelli che disdegnavano i fasti nelle chiese e quelli che intendevano rappresentare degnamente la grandezza di Francesco.

Alla fine del Seicento l’edificio poteva considerarsi concluso. Nel 1832 una violenta scossa di terremoto provocò ingenti danni. L’attuale facciata è stata innalzata negli anni Venti del secolo scorso, sormontata dalla statua della Madonna, coperta di un bagno d’oro. L’interno rivela tutta la sua ampiezza e luminosità, suddiviso in tre navate e decorato da stucchi e rilievi.

Al centro del transetto sorge la Porziuncola, una piccola costruzione in pietra che nel corso dei secoli non ha subìto alcuna variazione strutturale.

Sono stati aggiunte, invece, alcune decorazioni pittoriche e il pinnacolo sul culmine del tetto. L’affresco posizionato sulla parete anteriore, sul tema dell’Indulgenza del Perdono, è stato compiuto nel 1830 da Federico Overbek mentre quello situato sopra la piccola abside è oggetto di attribuzione. Si è persino ipotizzata la mano del Pinturicchio. L’interno ha una struttura semplice ed è impreziosito dalla tavola di Ilario da Viterbo, datata 1393, sempre sul tema del Perdono di Assisi. Essa si compone di alcuni riquadri riferiti all’Indulgenza, all’Annunciazione e a scene francescane. Vicino alla Porziuncola, appena varcata la zona absidale della Basilica Patriarcale, si osserva la Cappella del Transito, così denominata perché qui spirò Francesco la sera del 3 ottobre 1226. Con la costruzione della grande Basilica sono purtroppo scomparse alcune memorie della prima ora, di grande significato per la tradizione francescana. Alcuni scavi condotti al di sotto dell’altare maggiore hanno riportato alla luce una Cripta, ove tra l’altro è custodito un interessante polittico in terracotta smaltata, opera di Andrea della Robbia.

 

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