La duplice Basilica di San Francesco, custodita dai Frati Minori Conventuali, ove è venerato e custodito nella Cripta con grande amore il corpo del Santo, venne ideata e in gran parte realizzata da Frate Elia, che ne diresse la costruzione ardita e imponente.

Il monumentale complesso architettonico, posto all’estremo lembo nord-occidentale della città, venne edificato a partire dal 17 luglio 1228, data del posizionamento della prima pietra da parte del pontefice Gregorio IX, all’indomani della canonizzazione del Santo avvenuta in Assisi. Il corpo inferiore venne terminato nella primavera del 1230 e il 25 maggio dello stesso anno vi fu deposta la salma di Francesco. La basilica fu consacrata da Innocenzo IV nel 1253, anno in cui volgevano a conclusione anche i lavori del corpo superiore e del Gregorianum.

Un tempio splendido voluto da Papa Gregorio IX, nei secoli si ingrandì e subì modifiche sino ad assumere l’attuale forma. Alla fine del Duecento il tempio venne rafforzato con l’elevazione delle torri laterali e, nella parte inferiore, furono ricavate alcune cappelle. Si tratta di una meravigliosa sintesi dell’arte romanica e gotica. Nelle pareti delle due Basiliche i sommi artisti italiani hanno scritto con i loro pennelli quella "mirabil vita (di Francesco) che meglio in gloria del ciel si canterebbe" (Dante Alighieri). Per la decorazione delle pareti ci si avvalse dei più accreditati artisti del tempo: nei grandi cicli pittorici del secolo XIII e XIV, Giotto, Cimabue, Jacopo Torriti, Simone Martini, Pietro Lorenzetti hanno narrato la vita di Francesco e sintetizzato i misteri della vita di Cristo. I loro affreschi sono una vera e propria "Bibbia dei poveri" e fanno di questa roccaforte dello spirito un tempio unico e meraviglioso. Le ampie superfici delle pareti in tutte e due le chiese con i duemila metri quadrati di pittura murale sono state pensate per accogliere il poema pittorico biblico unitamente a quello del poverello e costituiscono il più armonioso concerto di colori di tutti i tempi. Una chiesa stupenda che grida nei secoli in versi architettonici e con colori vivacissimi il Magnificat di Francesco che "povero ed umile" è entrato ricco nel Regno dei Cieli.

Alla Basilica Inferiore si accede tramite un arco quattrocentesco e un grande portale gotico finemente lavorato.

© Sacro Convento Assisi

L’interno, con volte a crociera, è piuttosto raccolto e completamente affrescato.Dalla navata si aprono alcune cappelle. Nella parte sinistra vi sono quella di San Martino di Tours, decorata da Simone Martini con scene di vita del santo (le vetrate, collocate nel 1330, sono di Giovanni Bonino) e di San Pietro d’Alcantara. Nella parte destra vi sono le Cappelle della Maddalena, con testimonianze di Giotto e della sua scuola (Unzione dei piedi, Resurrezione di Lazzaro, Noli me tangere), di Sant’Antonio da Padova (affreschi di Cesare Sermei) e dei SS. Stefano e Ludovico d’Angiò (affreschi di Dono Doni). Nella parte sinistra del transetto sono visibili affreschi riguardanti principalmente scene relative agli ultimi giorni di vita di Gesù (Pietro e Ambrogio Lorenzetti), tra cui la Crocifissione e la Resurrezione

© Sacro Convento Assisi

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