The Holy See Search
back
riga

 

SYNODUS EPISCOPORUM
BOLLETTINO

XII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA
DEL SINODO DEI VESCOVI
5-26 OTTOBRE 2008

La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa


Questo Bollettino è soltanto uno strumento di lavoro ad uso giornalistico.
Le traduzioni non hanno carattere ufficiale.


Edizione italiana

09 - 09.10.2008

SOMMARIO

- SESTA CONGREGAZIONE GENERALE (GIOVEDÌ, 9 OTTOBRE 2008 - ANTEMERIDIANO)
- SANTA MESSA IN SUFFRAGIO DEL DEFUNTO SOMMO PONTEFICE PIO XII NEL 50° ANNIVERSARIO DELLA MORTE
- CONCERTI
- AVVISI

SESTA CONGREGAZIONE GENERALE (GIOVEDÌ, 9 OTTOBRE 2008 - ANTEMERIDIANO)

- VOTAZIONE PER LA COMMISSIONE PER IL MESSAGGIO (III)
- INTERVENTI IN AULA (CONTINUAZIONE)

Alle ore 09.00 di oggi giovedì 9 ottobre 2008, memoria facoltativa dei Santi Dionigi, vescovo e Compagni, martiri e di San Giovanni Leonardi, sacerdote, fondatore dei Chierici Regolari della Madre di Dio, con il canto dell’Ora Terza, ha avuto luogo la Sesta Congregazione Generale, per la terza e ultima votazione per la Commissione per il Messaggio e la continuazione degli interventi dei Padri sinodali in Aula sul tema sinodale La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.

Presidente Delegato di turno S.Em.R. Card. William Joseph LEVADA, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (CITTÀ DEL VATICANO).

A questa Congregazione Generale, che si è conclusa alle ore 10.30, erano presenti 242 Padri.

VOTAZIONE PER LA COMMISSIONE PER IL MESSAGGIO (III)

In apertura della Sesta Congregazione Generale ha avuto luogo la terza e ultima votazione in forma elettronica per l’elezione dei membri della Commissione per il Messaggio

INTERVENTI IN AULA (CONTINUAZIONE)

Quindi, sono intervenuti i seguenti Padri:

- S.E.R. Mons. Benjamin NDIAYE, Vescovo di Kaolack (SENEGAL)
- S.E.R. Mons. Benoît Comlan Messan ALOWONOU, Vescovo di Kpalimé (TOGO)
- S.E.R. Mons. Vincent RI PYUNG-HO, Vescovo di Jeonju (COREA)
- S.E.R. Mons. Geraldo LYRIO ROCHA, Arcivescovo di Mariana, Presidente della Conferenza Episcopale (BRASILE)
- S.Em.R. Card. Stanisław DZIWISZ, Arcivescovo di Kraków (POLONIA)
- S.E.R. Mons. Emmanuel LAFONT, Vescovo di Cayenne (FRANCIA)
- S.Em.R. Card. Polycarp PENGO, Arcivescovo di Dar-es-Salaam, Presidente del Symposium des Conférences Episcopales d'Afrique et de Madagascar (S.C.E.A.M.) (TANZANIA)
- S.E.R. Mons. Ronald Peter FABBRO, C.S.B., Vescovo di London (CANADA)
- Rev. P. Josep María ABELLA BATLLE, C.M.F., Superiore Generale dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria

Diamo qui di seguito i riassunti degli interventi:

- S.E.R. Mons. Benjamin NDIAYE, Vescovo di Kaolack (SENEGAL)

La pedagogia di Gesù sulla via di Emmaus è un richiamo a raggiungere gli uomini nel loro cammino. Ascoltandoli, è possibile conoscere la loro storia, le loro paure e le loro speranze. Questo luogo di vita umana non è quindi un terreno fertile per l’annuncio del Vangelo? Si tratta di un annuncio che apre nuove prospettive di vita con Cristo, venuto per condurre l’uomo alla pienezza di Dio.

[00125-01.03] [IN108] [Testo originale: francese]

- S.E.R. Mons. Benoît Comlan Messan ALOWONOU, Vescovo di Kpalimé (TOGO)

Nel Documento di Lavoro, si afferma che diversi gruppi biblici, partiti con entusiasmo alla scoperta del Libro Sacro, si dissolvono progressivamente. La domanda è riportata nei Lineamenta: “perché diversi cristiani si sentono indifferenti e freddi al riguardo della Bibbia?”
Questa domanda ha attirato l’attenzione dei Vescovi del Togo.
Conoscere le ragioni del disinteresse di molti cristiani per la lettura e per gli studi biblici è il presupposto per la riuscita di gran parte delle iniziative bibliche in vista dell’attuazione delle raccomandazioni della Dei Verbum.
In Togo, si è constatato che in quasi tutte le parrocchie, numerosi cristiani - uomini e donne - che manifestano una profonda sete della Parola di Dio, se ne disinteressano molto velocemente.
Al fine di aiutare gli Ordinari a organizzare una pastorale biblica, è stato effettuato uno studio del contesto da parte di sociologi, sacerdoti, religiosi e laici. Da questo studio emergono le ragioni del disinteresse di divesi cristiani al riguardo della Bibbia.
La prima ragione, che è la più importante di tutte, è quella della non pertinenza degli studi biblici. Essi potranno interessare i fedeli cristiani solo nella misura in cui siano davvero “interessanti”, ossia pertinenti, utili ai cristiani per risolvere i problemi elementari o almeno per essere la loro fonte efficace di ispirazione. In cosa può essere utile la Bibbia nella vita si tutti i giorni? Sul piano spirituale, sul piano economico, sul piano politico e sociale... Insomma, in cosa può essere utile in tutte le situazioni esistenziali?
I cristiani non sono abbastanza informati sull’importanza della Bibbia e sui programmi di insegnamento. Laici ben formati possono aiutarli a organizzare e a guidare i gruppi.
Le difficoltà economiche: il tempo per gli studi biblici è considerato tempo perso. Peraltro lo scarso potere d’acquisto non permette di comprare le Bibbie cattoliche, spesso troppo costose.

[00126-01.02] [IN110] [Testo originale: francese]

- S.E.R. Mons. Vincent RI PYUNG-HO, Vescovo di Jeonju (COREA)

Il tema da me scelto è la predicazione. Per cominciare vorrei citare Padre Lucien Legrand, mep, che nel bollettino “Dei Verbum” (n. 70/71, pp. 9-15) ha scritto su “ Il fondamentalismo e la Bibbia”. Cito: Come viene comunemente detto, i protestanti leggono la Bibbia; i cattolici, se lo fanno, parlano della Bibbia. Loro ne conoscono lunghi passi a memoria; noi non riusciamo a citare un verso correttamente... (Naturalmente vi sono molti aspetti problematici nella loro predicazione). Ma almeno la Parola fa parte dei loro strumenti mentali per affrontare i problemi della vita... Comunque, non dovremmo forse inserire nella nostra catechesi l’imparare a memoria la Bibbia in una certa misura? Padre L. Legrand prosegue: I protestanti citano la Bibbia; i cattolici ne estraggono temi astratti che dovrebbero essere biblici. Un esempio tipico di questa tendenza a ridurre il messaggio biblico a un’astrazione può essere osservato fin troppo spesso in un certo tipo di omelia. Nel prepararla, sempre che questo venga fatto, il predicatore legge la pericope domenicale, la riduce a un certo “tema” e prosegue sviluppando il tema senza ulteriore riferimento al testo biblico... Gesù, il grande narratore di parabole, viene fatto parlare con i toni noiosi di una dissertazione povera moralizzante o priva di vita... (Così facendo), riduciamo la forza della Parola a un’algebra astratta.
Vorrei condividere la mia esperienza personale: dall’inizio del mio episcopato nel 1990, ho cercato di ricordare a memoria tutti i passi biblici della Messa quotidiana. E in gran parte della mia predicazione è sufficiente che lasci che le parole di Dio parlino da sole. Allora la mia gente capisce bene ed è contenta di sentire direttamente la Parola di Dio; e la stessa Parola di Dio salva le persone. Per quanto mi risulta, è questo il modo in cui Gesù ha predicato la Parola di Dio. E quando impariamo a memoria, comprendiamo meglio perché Maria è il modello del modo di ascoltare la Parola di Dio. Il passo evangelico “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Lc 2, 19) ci fa comprendere che, prima di meditare la Parola di Dio, ella l’ha imparata a memoria, e che meditare significa che l’ha ripetuta a lungo nel suo cuore prima che il significato apparisse chiaro. In tal senso, ha fatto del suo cuore una biblioteca della Parola. Pertanto, non sarebbe forse importante includere nel programma di formazione dei sacerdoti futuri e presenti una certa misura di memorizzazione della Bibbia? E, in secondo luogo, di stabilire per loro un direttorio concreto per una buona predicazione biblica? Se faremo questo, per i pastori significherà indossare l’armatura di Dio, specialmente l’unica arma offensiva delle sei che san Paolo menziona nella Lettera agli Efesini (6, 10-18), ossia la spada dello Spirito, che è la Parola di Dio. Allora la Chiesa certamente vivrà una nuova primavera.

[00048-01.05] [IN024] [Testo originale: inglese]

- S.E.R. Mons. Geraldo LYRIO ROCHA, Arcivescovo di Mariana, Presidente della Conferenza Episcopale (BRASILE)

Tra le varie forme tramandate dalla tradizione liturgica, è molto raccomandata la celebrazione della Parola di Dio, per far crescere la fede, la comunione e l'impegno del Popolo di Dio. La Sacrosanctum Concilium ricorda: si promuova la celebrazione della Parola di Dio alla vigilia delle feste più solenni, in alcune ferie dell'Avvento e della Quaresima, nelle domeniche e nelle feste, sopratutto nei luoghi dove manca il sacerdote.
In molte nazioni dell'America Latina, la mancanza di ministri ordinati, la frammentazione dei nuclei popolazionali e la situazione geografica del continente hanno fatto aumentare la coscienza dell'importanza delle Celebrazioni della Parola di Dio.
Nel Brasile, circa il 70% delle comunità ecclesiali è privata della celebrazione domenicale dell'Eucaristia. È attorno e attraverso la Parola di Dio che queste celebrano nella fede il mistero di Cristo. L'ideale sarebbe che tutte le comunità ecclesiali, anche le più piccole, possano celebrare l'Eucaristia domenicale
Con straordinaria saggezza, Benedetto XVI affronta questa questione nella sua Esortazione Apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis “:.. là dove, invece, le grandi distanze rendono praticamente impossibile la partecipazione all'Eucaristia domenicale, è importante che le comunità cristiane si radunino ugualmente per lodare il Signore e fare memoria del giorno a Lui dedicato”.
La celebrazione della Parola di Dio diventa uno dei luoghi privilegiati dell'incontro con Gesù Cristo, centro e pienezza di tutta la Scrittura e di ogni Celebrazione liturgica. Nella proclamazione della parola, Cristo continua a parlare al suo popolo.
È attraverso lo Spirito Santo che la Parola di Dio proclamata e celebrata fruttifica nei cuori e nella vita di chi la riceve. L'accoglienza della Parola, l'orazione di lode, il ringraziamento e la supplica sono manifestazioni dello Spirito nel cuore dei fedeli e nell'Assemblea cristiana riunita intorno alla Parola di Dio.

[00050-01.04] [IN025] [Testo originale: italiano]

- S.Em.R. Card. Stanisław DZIWISZ, Arcivescovo di Kraków (POLONIA)

Instrumentum laboris richiama l'attenzione su un certo paradosso quando afferma che “alla fame della Parola di Dio non sempre corrisponde una predicazione adeguata da parte dei Pastori della Chiesa, per carenze nella preparazione seminaristica o nell'esercizio pastorale" (n. 27).
Tocchiamo qui un importante problema per la vita e per la missione della Chiesa.
Crediamo che la piena verità sulla sorte dell'uomo è contenuta nella Parola di Dio. Il problema elementare consiste nel fatto che questa Parola ha bisogno dei testimoni ardenti, pronti a condividere con gli altri la verità che ha cambiato la loro vita.
Il periodo della formazione seminaristica è un tempo particolare della preparazione di tali testimoni. Sembra però che a volte i candidati al sacerdozio trattino il testo della Sacra Scrittura piuttosto come oggetto di studio, senza tenere conto della sua dimensione spirituale.
La Scrittura non diventa per loro la Parola della loro vita. Non fa sprigionare dalla Scrittura la forza della Parola capace di cambiare l'uomo, di convertirlo.
Dovremmo ripensare il ruolo della Parola di Dio nella formazione seminaristica e, di conseguenza, nella formazione permanente dei sacerdoti. Nei seminari sono state elaborate diverse forme dell'incontro personale e comunitario con la Sacra Scrittura. Vedo che c'è il bisogno di condivisione delle esperienze in questo campo nel dialogo tra i nostri seminari.
L'Instrumentum laboris segnala questo bisogno in quanto sottolinea che la formazione seminaristica debba favorire non solo l'apprendimento delle adeguate conoscenze bibliche ma anche ''una iniziazione vera e propria alla spiritualità biblica” e “una grande passione per la Parola a servizio del popolo di Dio” (n. 49).
Il Popolo di Dio ha bisogno dei sacerdoti appassionati della Parola e del servizio.
Questa è una delle condizioni indispensabili della nuova evangelizzazione che tanto stava al cuore del Servo di Dio Giovanni Paolo II.

[00051-01.06] [IN027] [Testo originale: italiano]

- S.E.R. Mons. Emmanuel LAFONT, Vescovo di Cayenne (FRANCIA)

La Federazione Biblica Cattolica è uno strumento privilegiato dei vescovi per fare in modo che la Parola sia fonte e ispirazione di ogni preghiera, di ogni evangelizzazione, di ogni omelia, di ogni catechesi, di ogni documento episcopale, di ogni opera di carità.
Do testimonianza della fecondità della Parola tra i piccoli e gli umili. Ho una laurea in Sacra Scrittura ottenuta presso l’Istituto Biblico di Roma, ma i poveri mi hanno aperto ancor di più alla forza della Parola. Mi hanno evangelizzato, a partire dai giovani della Gioventù Operaia Cristiana in Francia e i neri di Soweto fino agli amerindi, agli hmongs, ai creoli e agli immigrati della Guyana. Per essi ripeto con Cristo: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te” (Mt 11, 25-26). I poveri hanno una profonda apertura alla Parola di Dio e la Chiesa ha il dovere di leggerla sempre vicino a loro. Propongo che questo Sinodo mostri una grande fiducia rispetto al modo in cui i piccoli e i laici in generale accolgono la Parola. Il mio più profondo timore non è che si sbaglino nel leggere la Bibbia, ma che non la leggano affatto e che noi possiamo impedire loro di innamorarsi della Parola, a causa delle troppe precauzioni.
Auspico un rinnovamento profondo della formazione dei sacerdoti affinché divengano non solo esperti della Bibbia, ma intimi e innamorati della Parola, ansiosi di mostrarla a quanti sono affidati alla loro cura pastorale. Che la loro formazione permetta di dire dei sacerdoti e dei vescovi ciò che Teresa d’Avila affermava dell’Apostolo Paolo: “Quando apre la bocca, è sempre Gesù che parla!”

[00052-01.03] [IN033] [Testo originale: francese]

- S.Em.R. Card. Polycarp PENGO, Arcivescovo di Dar-es-Salaam, Presidente del Symposium des Conférences Episcopales d'Afrique et de Madagascar (S.C.E.A.M.) (TANZANIA)

I am making this brief intervention in the name of the Symposium of the Episcopa1 Conferences of Africa and Madagascar (SECAM) and in my own name.
The intervention is on No. 40 of the Instrumentum Laboris, in particular on the statement, "...the apparent division between exegetical research and theological formulation needs to be overcome and lead to reciproca1 collaboration."
There is an appalling phenomenon covering a great part of the African Continent: namely the exodus of the Catholic faithfu1 who abandon the Church to join Pentecostal Sects. One reason for that is the reality of a "division between exegetical research and theological formulation," that is, the lack of reciproca1 collaboration between the two sciences. The outcome of this situation is the violation of the truth of the Sacred Text as well as Spiritua1 confusion (Cf. Instr. Lab. No. 29). This reality invites biblical and theological scientists to collaborate more closely.
Dixi Gratias.

[00075-02.03] [IN041] [Original text: English]

- S.E.R. Mons. Ronald Peter FABBRO, C.S.B., Vescovo di London (CANADA)

Le diocesi del Canada sono consapevoli che per rinnovare la vita delle parrocchie occorre promuovere un devoto ascolto della Parola di Dio nelle Scritture. Il nostro popolo ha fame di Dio. Un grande ostacolo allo sviluppo di un rapporto vivo con Cristo, tuttavia, è il formalismo che caratterizza gran parte della vita parrocchiale. Abbiamo bisogno di insegnare al nostro popolo metodi efficaci per diventare una cosa sola con Cristo, quali la pratica tradizionale della Lectio
divina, che consente loro di meditare sulle Scritture - individualmente e all’interno di una comunità di fede - in spirito orante.
Spetta ai vescovi trovare il modo di sostenere le parrocchie, di superare il formalismo che paralizza molti nostri fedeli e condurre tutti loro, grazie al potere dello Spirito, a un rapporto vivo e personale con il Signore Risorto.
[00080-01.02] [IN046] [Testo originale: inglese]

- Rev. P. Josep María ABELLA BATLLE, C.M.F., Superiore Generale dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria

Commento la relazione “Parola di Dio-Comunità” facendomi eco della ricca esperienza di tante comunità cristiane che stanno sperimentando come la Parola letta, pregata e condivisa in comunità le porti a consolidare la loro fede, ad approfondire il loro rapporto fraterno e a impegnarsi con audacia e generosità maggiori nella missione. La Parola feconda la comunità. La comunità aiuta a far sì che la Parola fecondi la vita di ciascuno dei suoi membri.
Noi religiosi abbiamo camminato insieme a queste comunità e da esse abbiamo ricevuto stimoli molto importanti per accogliere la Parola nelle nostre vite e nelle nostre comunità.
Il Sinodo deve sostenere e promuovere il cammino di queste comunità riguardo alla Parola. La comunità cristiana è “scuola della Parola”, poiché aiuta ad accoglierla nella vita. Propizia una comprensione più fedele del messaggio della Scrittura attraverso la guida degli animatori e per mezzo dello studio comune. Alla luce della Parola s’impara a scoprire l’altro all’interno del progetto di Dio, nonché a guardare la realtà con gli occhi e il cuore del Padre. Forgiata sulla Parola, la comunità consolida la propria esperienza di fraternità e, in tal modo, diventa per il mondo l’annuncio dei nuovi rapporti che nascono fra le persone e i popoli quando la Parola illumina la via e il Regno occupa il centro del nostro cuore. Alla comunità giunge come sfida sincera la voce dei poveri, che richiede che la Parola sia letta nel contesto doloroso del mondo attuale. Nella lettura comune i membri della comunità si scoprono quali “servitori della Parola”, nell’esercizio di mutua mediazione che realizzano affinché la Parola possa veramente incarnarsi nella vita di ogni uomo e nella storia del popolo.
In base a questa esperienza possiamo comprendere meglio la nostra missione. Percepiamo noi stessi come “servitori della Parola”, con una vocazione di servizio al dialogo di Dio con l’umanità. Non siamo proprietari di nulla. Facciamo parte di coloro che sono chiamati a questo dialogo di vita attraverso il quale siamo condotti all’esperienza dell’amore del Padre. La Scrittura ci offre le chiavi per entrare in questo dialogo e la grammatica per leggere e comprendere il messaggio. Siamo dunque “servitori del dialogo di Dio con l’umanità”. Tale coscienza segna le nostre vite e ci pone, come comunità e come Chiesa, in una dinamica di servizio che rende la nostra testimonianza e le nostre parole più umili, eppure, paradossalmente, più credibili e potenti.

[00069-01.05] [IN052] [Testo originale: spagnolo]

SANTA MESSA IN SUFFRAGIO DEL DEFUNTO SOMMO PONTEFICE PIO XII NEL 50° ANNIVERSARIO DELLA MORTE

Oggi, giovedì 9 ottobre 2008, alle ore 11.30, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto, nella Basilica Vaticana, la Santa Messa in suffragio del defunto Sommo Pontefice Pio XII nel 50° anniversario della morte. Accompagnava i riti di introduzione della Celebrazione Eucaristica il canto d’ingresso “In pace factus est locus eius, et in Sion habitatio eius” (Il suo riposo è nella pace, e la sua abitazione è in Sion).

Concelebravano con il Santo Padre i Signori Cardinali.

L’omelia tenuta dal Santo Padre verrà pubblicata sul N. 10 del Bollettino informativo della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, di oggi, giovedì 9 ottobre 2008..

CONCERTI

Lunedi, 13 ottobre 2008, alle ore 18.00, il Santo Padre Benedetto XVI si recherà nella Basilica di San Paolo fuori le Mura per assistere al Concerto dei Wiener Philharmoniker in occasione del VII Festival Internazionale di musica e arte sacra. L’orchestra, diretta da Christoph Eschenbach, eseguirà la Sinfonia n.6 di Anton Bruckner. Assisteranno al concerto i Padri sinodali e gli altri partecipanti alla XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

Giovedi 23 ottobre 2008 alle ore 17:00, nella Chiesa di Maria Madre della Famiglia, presso il Palazzo del Governatorato, si terrà il concerto in onore dei Padri sinodali promosso dal Signor Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. L’orchestra e il coro Melos ensemble, diretti da Filippo Manci, eseguiranno musiche di W. A. Mozart e A. Vivaldi.

AVVISI

- BRIEFING PER I GRUPPI LINGUISTICI
- POOL PER L’AULA DEL SINODO
- BOLLETTINO
- NOTIZIARIO TELEFONICO
- ORARIO DI APERTURA DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

BRIEFING PER I GRUPPI LINGUISTICI

Il terzo briefing per i gruppi linguistici avrà luogo (nei luoghi di briefing e con gli Addetti Stampa indicati nel Bollettino N. 2) giovedì 9 ottobre 2008 alle ore 13.10 circa, a conclusione della Santa Messa in suffragio del defunto Sommo Pontefice Pio XII nel 50° anniversario della morte e il quarto briefing si svolgerà venerdì 10 ottobre 2008.
Si ricorda che i Signori operatori audiovisivi (cameramen e tecnici) sono pregati di rivolgersi al Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali per il permesso di accesso (molto ristretto).

POOL PER L’AULA DEL SINODO

Il terzo “pool” per l’Aula del Sinodo sarà formato per la preghiera di apertura della Ottava Congregazione Generale di domani mattina, venerdì 10 ottobre 2008.
Nell’Ufficio Informazioni e Accreditamenti della Sala Stampa della Santa Sede, all’ingresso, a destra) sono a disposizione dei redattori le liste d’iscrizione al pool.
Si ricorda che i Signori operatori audiovisivi (cameramen e tecnici) e fotoreporters sono pregati di rivolgersi al Pontificio Consiglio per le Comunicazione Sociali per la partecipazione al pool per l’Aula del Sinodo.
Si ricorda che i partecipanti al pool sono pregati di trovarsi alle ore 08.30 nel Settore Stampa, allestito all’esterno di fronte all’ingresso dell’Aula Paolo VI, da dove saranno chiamati per accedere all’Aula del Sinodo, sempre accompagnati da un ufficiale della Sala Stampa della Santa Sede, rispettivamente dal Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali.

BOLLETTINO

Il Bollettino N. 10, riguardante i lavori della Settima Congregazione Generale della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi di oggi pomeriggio giovedì 9 ottobre 2008, sarà a disposizione dei giornalisti accreditati, venerdì 10 ottobre 2008, all’apertura della Sala Stampa della Santa Sede.

NOTIZIARIO TELEFONICO

Durante il periodo sinodale sarà in funzione un notiziario telefonico:
- +39-06-698.19 con il Bollettino ordinario della Sala Stampa della Santa Sede;
- +39-06-698.84051 con il Bollettino del Sinodo dei Vescovi, antemeridiano;
- +39-06-698.84877 con il Bollettino del Sinodo dei Vescovi, pomeridiano.

ORARIO DI APERTURA DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

La Sala Stampa della Santa Sede, in occasione della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi resterà aperta secondo il seguente orario:

- Fino a sabato 11 ottobre: ore 09.00 - 16.00
- Domenica 12 ottobre: ore 09.30 - 13.00
- Lunedì 13 ottobre e martedì 14 ottobre: ore 09.00 - 16.00
- Mercoledì 15 ottobre: ore 09.00 - 20.00
- Giovedì 16 ottobre e venerdì 17 ottobre: ore 09.00 - 16.00
- Sabato 18 ottobre: 09.00 - 19.00
- Domenica 19 ottobre: ore 10.00 - 13.00
- Da lunedì 20 ottobre a sabato 25 ottobre: ore 09.00 - 16.00
- Domenica 26 ottobre: ore 09.00 - 13.00

Il personale dell’Ufficio Informazioni e Accreditamenti sarà a disposizione (nell’ingresso a destra):
- Lunedì-Venerdì: ore 09.00-15.00
- Sabato: ore 09.00-14.00

Eventuali cambiamenti saranno comunicati appena possibile, tramite annuncio nella bacheca della Sala dei giornalisti presso la Sala Stampa della Santa Sede, nel Bollettino informativo della Commissione per l’informazione della XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e nell’area Comunicazioni di servizio del sito Internet della Santa Sede.
 

 
Ritorna a:

- Indice Bollettino Synodus Episcoporum - XII Assemblea Generale Ordinaria - 2008
  [Plurilingue, Francese, Inglese, Italiano, Spagnolo, Tedesco]

- Indice Sala Stampa della Santa Sede
 
[Francese, Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo, Tedesco]

 

top