Consiglio per l’economia
Al Consiglio per l’economia compete la vigilanza sulle strutture e le attività amministrative e finanziarie delle Istituzioni curiali e degli Uffici, delle Istituzioni collegate con la Santa Sede o che fanno riferimento ad essa indicati nell’elenco allegato al proprio Statuto.
Il Consiglio per l’economia esercita le sue funzioni alla luce della dottrina sociale della Chiesa attenendosi alle migliori prassi riconosciute a livello internazionale in materia di pubblica amministrazione, con il fine di una gestione amministrativa e finanziaria etica ed efficiente.
Il Consiglio consta di otto Cardinali o Vescovi, che rappresentano l’universalità della Chiesa, e sette laici, scelti tra esperti di varie nazionalità. I quindici membri sono nominati per cinque anni dal Romano Pontefice.
Il Consiglio è convocato e presieduto dal Cardinale Coordinatore, coadiuvato da un Segretario.
Il Prefetto della Segreteria per l’economia partecipa alle riunioni del Consiglio senza diritto di voto.
Il Consiglio sottopone all’approvazione del Romano Pontefice indirizzi e norme volti ad assicurare che:
1. siano tutelati i beni degli Enti e delle Amministrazioni sottoposti alla sua vigilanza;
2. siano ridotti i rischi patrimoniali e finanziari;
3. le risorse umane, materiali e finanziarie siano attribuite in maniera razionale e gestite con prudenza, efficienza e trasparenza;
4. gli Enti e le Amministrazioni svolgano i propri compiti in modo efficiente, secondo le attività, i programmi e i bilanci preventivi per essi approvati.
Il Consiglio stabilisce i criteri, ivi incluso quello del valore, per determinare quali atti di alienazione, acquisto o straordinaria amministrazione realizzati dagli Enti da esso vigilati richiedano, ad validitatem, l’approvazione del Prefetto della Segreteria per l’economia.
Il Consiglio approva il bilancio preventivo annuale e il bilancio consuntivo consolidati della Santa Sede e li sottopone al Romano Pontefice.
Durante la Sede vacante il Consiglio per l’economia fornisce al Cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa i più recenti bilanci consuntivi consolidati della Santa Sede e quelli preventivi per l’anno in corso.
Il Consiglio, quando necessario e nel rispetto della sua autonomia operativa, richiede all’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria informazioni rilevanti ai fini delle attività da essa svolte ed è informato con cadenza annuale riguardo alle attività dell’Istituto per le Opere di Religione.
Il Consiglio esamina le proposte avanzate dalla Segreteria per l’economia, nonché eventuali suggerimenti presentati dalle varie Amministrazioni della Santa Sede, dall’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria e altri Enti indicati negli Statuti propri.
Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium
* * *
E' stato istituito da Papa Francesco il 24 febbraio 2014, con la Lettera Apostolica Motu Proprio Fidelis dispensator et prudens, con il compito di sorvegliare la gestione economica e di vigilare sulle strutture e sulle attività amministrative e finanziarie dei Dicasteri della Curia Romana, delle Istituzioni collegate con la Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.
Il Consiglio per l'Economia è composto di quindici membri, otto dei quali sono scelti tra Cardinali e Vescovi, in modo da rispecchiare l'universalità della Chiesa e sette sono esperti di varie nazionalità, con competenze finanziarie e riconosciuta professionalità. Il Consiglio ha un proprio ufficio per il coordinamento delle attività.
Gli Statuti del Consiglio per l'Economia sono stati approvati il 22 febbraio 2015.