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Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica

UFFICIO DEL LAVORO DELLA SEDE APOSTOLICA


Con Motu Proprio Nel primo anniversario del 1 gennaio 1989 San Giovanni Paolo II istituiva l’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA), approvandone lo Statuto «ad experimentum» per un quinquennio, desiderando dar vita «ad un Organismo destinato alla realizzazione e al consolidamento di una vera e propria comunità di lavoro, i cui pilastri portanti sono quelle caratteristiche del lavoro umano quali si possono dedurre dalle Encicliche Rerum NovarumLaborem Exercens e Sollicitudo Rei Socialis: il lavoro come prerogativa della persona, come dovere, come diritto ed infine come servizio».

Con Motu Proprio La sollecitudine del 30 settembre 1994 San Giovanni Paolo II, nel «riaffermare la funzione, attribuita all’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica, di Organo della medesima che ha specifica identità istituzionale ed è preposto alla tutela dei legittimi interessi degli appartenenti alla comunità di lavoro della Santa Sede, per assicurare armonia e perequazione, nella pluralità, diversità e specificità delle mansioni favorendo una corretta applicazione dei principi della giustizia sociale, a garanzia dell’unità di tale comunità e della crescita dei rapporti interpersonali in seno alla medesima», ha approvato il testo definitivo dello Statuto nel quale, alla luce della esperienza, sono state inserite delle modifiche rispetto al precedente testo del 1989.

Con Motu Proprio Venti anni orsono del 7 luglio 2009 Benedetto XVI ha approvato il nuovo Statuto dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica, all’art. 1 definito «Organo preposto alla promozione e al consolidamento della comunità di lavoro della Sede Apostolica». Tale Motu Proprio, in particolare, afferma: «Al passo con le trasformazioni sociali, culturali e del mondo del lavoro in genere, nonché del cammino di sensibilizzazione e di collaborazione realizzato all’interno dei vari Organismi vaticani, l’ULSA avverte il compito particolare che è chiamato oggi a sviluppare nella formazione professionale, spirituale e sociale del personale coerentemente con la missione ecclesiale di tutti coloro che collaborano con il Successore di Pietro nel suo ministero al servizio della Chiesa universale. Nell’ambito delle proprie funzioni, l’Ufficio non mancherà pertanto di adoperarsi per la partecipazione a iniziative interne o esterne volte all’elevazione culturale e all’aggiornamento professionale del personale così da alimentare la necessaria identificazione di ciascuno con i valori e gli ideali dell’istituzione». In attuazione di tale Motu Proprio l’ULSA, dal 2011, al fine di contribuire alla crescita e alla consapevolezza del lavoro cum Petro e sub Petro, svolge corsi di formazione al personale vaticano dai neo assunti, ai dipendenti in generale, ai Dirigenti, specie Responsabili della conduzione del personale.

La competenza dell’ULSA si riferisce al lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni, prestato alle dipendenze della Curia Romana, dello Stato della Città del Vaticano e degli Organismi o Enti, esistenti e futuri, anche non aventi sede nello Stato della Città del Vaticano, gestiti amministrativamente in modo diretto dalla Sede Apostolica con esclusione dei rapporti di lavoro non dipendente o di prestazione d’opera. All’ULSA è assegnata anche la composizione delle eventuali questioni di carattere amministrativo o economico-sociale emergenti nei vari Organismi della Sede Apostolica.

L’Ufficio si articola in Presidenza, Consiglio, Direzione, Collegio di conciliazione e arbitrato.

La Presidenza esercita in materia di lavoro i poteri di proposta legislativa e regolamentare e le funzioni promozionali dell’unità di indirizzo nelle attività delle Amministrazioni.

Il Consiglio è organo di consulenza e di elaborazione della normativa in materia di lavoro e può essere investito delle funzioni di conciliazione delle controversie collettive o plurime.

Come da Rescritpum ex audientia SS.mi Prot. N. 302.265/A del 14 giugno 2016, il Sommo Pontefice Francesco ha introdotto, per le controversie di lavoro, il preventivo tentativo obbligatorio di conciliazione davanti al Direttore dell’ULSA, tentativo al quale far seguire, se necessario, per opzione dell’interessato, la prosecuzione della trattazione del contenzioso davanti al Collegio di conciliazione e arbitrato oppure l’introduzione della causa presso il Tribunale vaticano.