ATTIVITÀ DELLA SANTA SEDE 2019
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
La
Congregazione per la Dottrina della Fede nel corso dell’anno 2019 ha trattato
problemi dogmatici, morali e pastorali connessi con la sua responsabilità
istituzionale. Nello svolgimento di tale compito la Congregazione è attualmente
strutturata in tre distinte sezioni (Ufficio dottrinale, Ufficio disciplinare,
Ufficio matrimoniale), ciascuna con mansioni specifiche, e un Archivio. Sono
collegate con la Congregazione anche la
Pontificia Commissione Biblica e la
Commissione Teologica
Internazionale. Le tre sezioni trattano materie per lo più delicate e riservate. Non sarà
pertanto possibile esporre qui nei particolari tutto quanto è stato studiato ed
operato in questo vasto ambito di problematiche, soprattutto per quanto riguarda
aspetti connessi con istituzioni e persone private. Ci si limiterà quindi a
ricordare le questioni più significative e di ordine generale.
UFFICIO DOTTRINALE
In conformità con il proprio specifico incarico, l'Ufficio dottrinale si è preoccupato di promuovere le opportune iniziative in
favore della diffusione della sana dottrina e a difesa di quegli aspetti messi
in pericolo da proposte nuove non accettabili. Di questa complessa attività si
indicano ora alcuni elementi di maggior rilievo.
I –
Norme Complementari alla Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus
(19 marzo 2019).
Nel gennaio del 2019, la Sessione Ordinaria della Congregazione della
Dottrina della Fede ha approvato le modifiche apportate al testo delle
Norme
Complementari alla Costituzione Anglicanourm coetibus. Il Santo Padre ha
approvato la nuova versione. Tali norme complementari sono state aggiornate in
base all’esperienza acquisita da questo Dicastero nel corso dei dieci anni
trascorsi dalla pubblicazione delle stesse (2009).
In particolare, sono state inserite notevoli aggiunte, fra queste un
nuovo paragrafo all’articolo n. 5 (paragrafo 3) in cui si sancisce la validità
del passaggio alla Chiesa cattolica di una persona che, validamente battezzata
in un’altra comunità ecclesiale, chiede di entrare in piena comunione,
esprimendo il desiderio di essere ammessa nell’Ordinariato, in seguito alla
missione evangelizzatrice di quest’ultimo.
Inoltre, è stato aggiunto l’articolo 15 per evidenziare la
legislazione già contenuta nel Rubrical Directory dei testi liturgici
Divine Worship: The Missal e Divine Worship: Occasional Services.
II – Incontro con le Commissioni Dottrinali delle Conferenze Episcopali
dell’Asia e Simposio Teologico con Vescovi e Teologi indiani.
Nei giorni 15–18 gennaio 2019 ha avuto luogo a Baan Phu Waan Pastoral
Centre in Bangkok, Tailandia, un
incontro dei Presidenti delle Commissioni
Dottrinali delle Conferenze Episcopali dell’Asia con una Delegazione della
Congregazione per la Dottrina della Fede, al fine di fortificare la mutua
collaborazione attraverso un colloquio aperto e fraterno sulle sfide che
incontrano nel loro servizio alla Chiesa. La Delegazione Romana è stata composta
dal Cardinale Luis F. Ladaria, S.I., Prefetto della Congregazione per la
Dottrina della Fede, da S.E. Mons. J. Augustine Di Noia, O.P., Segretario
Aggiunto, da P. Hermann Geissler, F.S.O., Capo Ufficio della Sezione Dottrinale
e da due ufficiali.
Le varie sessioni con i Vescovi sono state introdotte con riflessioni
circa i seguenti argomenti: Il ruolo e le funzioni delle Commissioni Dottrinali
nel servizio della fede cattolica (Cardinale Ladaria); Il significato della
salvezza cristiana in mezzo alle nuove sfide in Asia (Cardinale Tagle e
Arcivescovo Di Noia); Vivere la fede cristiana in un contesto interreligioso e
multiculturale (Arcivescovo Machado); Evangelizzazione nel contesto dell’Asia
(Vescovo Lee e Vescovo Guo).
La Congregazione ha inoltre partecipato a un Simposio teologico sulla
fede cristiana in un contesto multiculturale svoltosi a St. John’s Medical
College in Bangalore, India, dal 21 al 24 gennaio 2019. Al Symposium,
organizzato dalla Conferenza episcopale indiana, hanno partecipato 44 Vescovi e
teologi dall’India. Tenendo conto del contesto multiculturale dell’India, gli
argomenti scelti per le cinque sessioni del Simposio teologico hanno affrontato
alcune delle sfide che la Chiesa affronta oggi. Il simposio teologico è stato un
arricchimento per tutti i partecipanti che, come Pastori e i teologi, sono
chiamati a lavorare insieme per la missione comune della Chiesa.
III – Il “Cammino Sinodale” in Germania.
Diverse problematiche dottrinali sono emerse in occasione del
cosiddetto Cammino sinodale, deciso dalla maggioranza dei membri della
Conferenza Episcopale Tedesca (Assemblea Plenaria del marzo 2019) a seguito
della pubblicazione dei risultati sugli abusi sessuali nella Chiesa in Germania
(MGH-Studie 2018), per affrontare assieme al Comitato Centrale dei Cattolici
Tedeschi, il progetto di riforme radicali, ritenute urgenti, affinché la Chiesa
in quel paese possa riacquistare la sua credibilità.
Di rilevanza dottrinale sono le seguenti tematiche contemplate dal
Cammino sinodale: la relazione tra la potestas sacra dell’ordine e la
partecipazione dei laici nel governo della Chiesa in posizione di autorità
governativa. In tale prospettiva si iscrive pure il tema della donna nella
Chiesa, inclusa la discussione dell’ammissione delle donne a tutti i munera
della Chiesa. Il terzo tema delle discussioni concerne un’auspicata
riformulazione della morale sessuale della Chiesa, considerata ormai obsoleta e
non in consonanza con presunti attuali risultati delle scienze positive umane e
l’esegesi biblica. Così, si desidera sostituire il vigente insegnamento della
Chiesa, valutato come morale normativa, con una etica di relazione, basata sulla
coscienza umana autonoma, ascrivendo un valore morale a qualsiasi forma di
convivenza umana. Inoltre, relativo alla nozione della Sinodalità nella Chiesa,
alcuni partecipanti tra Presuli e laici auspicano che le decisioni votati
durante tale Cammino sinodale debbano essere vincolanti, anche se in
contraddizione con il Magistero della Chiesa universale, mentre tale Cammino
sinodale non può essere considerato un sinodo in senso canonico.
IV – Pratica della “Guarigione dell’albero genealogico”.
La Congregazione per i Vescovi ha inoltrato per il competente esame
una disposizione della Conferenza Episcopale Ceca, ovvero un Decreto Generale
riguardo alle preghiere per la guarigione, gli esorcismi ed alcune pratiche
scorrette con essi collegate.
Si tratta di un documento, nato per far fronte ad una crescente
richiesta da parte dei fedeli di “preghiere per la guarigione dell’albero
genealogico” che non troverebbe appropriate risposte da parte dei sacerdoti ai
quali sembra rivolta simile istanza. Soprattutto nell’Europa centrale si è
diffusa la convinzione che esista un “peccato familiare”. Si tratterebbe dei
peccati commessi dagli antenati che hanno influenza sulla vita dei membri
viventi della loro famiglia. Tale influsso, secondo i seguaci di questa teoria,
potrebbe avere carattere sia spirituale sia corporeo: potrebbe manifestarsi, ad
esempio, in qualche malattia o essere causa delle difficoltà psichiche di un
membro della famiglia.
Al riguardo, la Congregazione ha trasmesso alcune osservazioni al
Presidente della Conferenza Episcopale Ceca e quindi concesso il nihil obstat
al suddetto Decreto Generale.
V - La diffusione dell’insegnamento della Congregazione per mezzo di
internet.
La Congregazione procede nell’impegno di aggiornare e perfezionare la raccolta
dei propri Documenti sul sito vaticano (www.vatican.va). Tali Documenti,
infatti, sono approvati espressamente dal Papa e, pertanto, partecipano al
magistero ordinario del Successore di Pietro (cf. Istruzione
Donum veritatis
sulla vocazione ecclesiale del teologo, 24 maggio 1990, n. 18). Con la
pubblicazione dei Documenti sul sito vaticano si intende offrire un servizio non
solo ai Pastori e ai teologi, ma anche ai fedeli interessati nelle diverse parti
del mondo, offrendo risposte dottrinali alle domande inquietanti del tempo
presente. Nella raccolta, che è raggiungibile anche direttamente all’indirizzo:
www.doctrinafidei.va, si trovano tutti i Documenti postconciliari tradotti in
latino, francese, inglese, italiano, polacco, portoghese, spagnolo e tedesco,
nonché diversi anche in ceco, cinese, croato, lituano, olandese, rumeno, russo,
slovacco, ucraino, ungherese, etc.
VI ‑ Rapporti interdicasteriali.
Un capitolo di grande rilievo è costituito dalla collaborazione con gli altri
Dicasteri della Curia Romana, per lo studio dei problemi di competenza mista.
Un’attenzione specifica va data al consistente impegno di collaborazione con il
Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e il Pontificio
Consiglio per il Dialogo Interreligioso, relativamente ai problemi ecumenici e
interreligiosi. VII - Richieste di Nulla osta.
Un altro aspetto riguarda le richieste di Nulla osta per vari incarichi nella
Chiesa. Negli anni 2018-2019 sono pervenute circa 3000 richieste, soprattutto da
parte della Segreteria di Stato, della Congregazione per i Vescovi e della
Congregazione per l’Educazione Cattolica. Nella maggior parte dei casi la
Congregazione per la Dottrina della Fede ha concesso il Nulla osta richiesto.
Soltanto in pochi casi il Nulla osta è stato negato, offrendo ampie motivazioni
circa il diniego.
VIII ‑ Incontro con i Presuli in visita ad limina.
Grande importanza rivestono gli incontri con gli Episcopati in occasione delle
loro visite ad limina Apostolorum. In particolare, nel corso del 2019 si
sono avuti incontri con i Presuli provenienti da: Angola, Argentina, Australia,
Brasile, Filippine, India, Indonesia, Messico, Nuova Zelanda, Pacifico, Stati
Uniti.
IX ‑ Incontri con alcuni Superiori Generali.
Un cenno particolare meritano gli incontri periodici con alcuni Superiori
Generali di Istituti di Vita Consacrata e di Società di Vita Apostolica, nella
prospettiva di considerare, in un dialogo diretto e costruttivo, le diverse
questioni pendenti, inserendole in un ambito generale e organico, allo scopo di
favorire una reciproca collaborazione.
X ‑ Incontri con gruppi di fedeli.
Nel corso dell’anno 2019 non sono mancati incontri con gruppi di Prelati,
Sacerdoti, Fedeli e studenti di Teologia e di Diritto Canonico, interessati a
conoscere la struttura, l’attività e le procedure di lavoro della Congregazione.
UFFICIO DISCIPLINARE
L’Ufficio è composto da 17 Officiali guidati dal Capufficio, che oltre alla
competenza teologica di base, hanno una specifica competenza in diritto
canonico, particolarmente per quanto riguarda il diritto penale.
Nell’anno 2019, sono state aperte 1.133 ponenze di competenza esclusiva della
Sezione. Si tratta in genere di casi che provengono da Diocesi, Istituti ed Enti
ecclesiastici, dai diversi paesi del mondo. I nuovi casi aperti dall’Ufficio
Disciplinare si possono classificare entro le competenze stabilite dall’Art. 10
dal Regolamento della Congregazione e dal Motu proprio Sacramentorum Sanctitatis Tutela.
Sono stati segnalati alla CDF 63 casi di delitti contro la fede (apostasia,
eresia e scisma). Questi casi in genere coinvolgono persone o gruppi scismatici
che in qualche maniera vogliono ritornare alla piena comunione con la Chiesa. In
alcuni casi si tratta invece di richieste da parte degli Ordinari per essere
supportati e consigliati sui casi che si trovano nelle loro Diocesi.
Il numero più elevato di delitti segnalati alla CDF appartengono alla categoria
chiamata Graviora delicta o delitti più gravi. Questo tipo di delitti
comprende accuse di abuso sessuale di minori da parte di chierici, delitti
contro l’Eucaristia e delitti contro la Penitenza. Durante l’anno 2019 la
maggior parte dei casi ha riguardato delitti contro il sesto comandamento nei
confronti di minori (942 casi, ovvero il 83% dei casi disciplinari). I delitti
che coinvolgono il Sacramento della Penitenza sono stati 76 mentre quelli che
toccano l’Eucaristia sono arrivati ad 11. Le 41 ponenze rimanenti coinvolgono
altri temi e attività della Sezione.
Nel 2019 la Congregazione ha iniziato ad esaminare la questione della
preparazione del testo di un Vademecum per aiutare le Autorità
ecclesiastiche nell’affrontare i casi della sua competenza.
UFFICIO MATRIMONIALE
Competente in tutte le questioni concernenti il «privilegium
Fidei», secondo l’art. 53 della Costituzione Apostolica Pastor Bonus, la Congregazione
tramite il suo Ufficio Matrimoniale, è impegnata prevalentemente nell’esame
delle cause di scioglimento del vincolo tra una parte battezzata e una parte non
battezzata oppure fra due parti non battezzate quando non può essere applicato
il «privilegium paulinum».
Le cause pervenute nel 2019 (inclusi singoli quesiti sul favor fidei e su
materie affini) ammontano a 533.
Tali cause vengono preparate dalle Autorità ecclesiali locali secondo le Norme emanate il 30 aprile 2001 (cfr. Congregatio Pro Doctrina Fidei, Documenta, Nr.
95; come le normative del 1934 e del 1973 anche le attuali Norme non sono state
pubblicate né su L’Osservatore Romano né sugli Acta Apostolicae Sedis,
perché destinate direttamente per l’uso delle Curie Diocesane ed Eparchiali).
Gli Atti delle cause in questione, dopo l’arrivo nell’Ufficio, sono esaminati da
un Difensore del vincolo e successivamente da turni di tre membri della
«Commissione Speciale» competente in materia (2019: 55 Sessioni), prima che i
casi siano presentati, insieme al Voto dei Commissari, in Udienza al Santo Padre
(pro gratia: 495).
Inoltre, l’Ufficio Matrimoniale provvede ad aiutare le Curie Diocesane fornendo
loro sussidi pratici da tenere presenti nell’applicazione della normativa sul
favor fidei; tra questi sussidi si trova, oltre alle Note del 2002 (cfr.
Periodica de Re Canonica 93 [2004] 320-325), un numero di proposte per vari
moduli, utili durante i processi in favorem fidei. Insieme alle Norme del 2001, tali moduli sono accessibili, in varie lingue, tramite il sito internet della Congregazione per la Dottrina della Fede: www.doctrinafidei.va.
Infine, questo Ufficio ha ricevuto, nella Sede del Dicastero, vari gruppi di
studenti di Teologia oppure di Diritto Canonico e ha partecipato
nell’insegnamento accademico in occasione del Seminario di Giurisprudenza di una
delle Università Pontificie, allo scopo di aiutare così i futuri esperti di
diritto matrimoniale nello svolgimento del loro compito giuridico-pastorale.
Non da ultimo, l’Ufficio Matrimoniale è sempre disponibile a dare supporto di
consulenza in merito a eventuali quesiti, riguardanti la materia, presentati da
ciascun Ordinario.
QUARTA SEZIONE
Con il
Motu proprio del 17 gennaio 2019, Papa Francesco sopprime la
Pontificia Commissione Ecclesia Dei e trasferisce alla Congregazione per
la Dottrina della Fede le competenze della suddetta, chiedendo si costituisca
all’interno della Congregazione per la Dottrina della Fede una sezione specifica
(oggi chiamata IV Sezione) che continuerà il lavoro della già Commissione
secondo le disposizioni – che ne hanno chiesto storicamente l’erezione – del
Motu proprio Ecclesia Dei Adflicta di Giovanni Paolo II e di
Summorum
Pontificum di Benedetto XVI.
Nell’anno 2019 la IV Sezione ha continuato a interloquire fattivamente
con gli Istituti Ecclesia Dei che dipendono dalla Congregazione e ad
accompagnare i rapporti dei Vescovi diocesani con gli Istituti Ecclesia Dei
e viceversa.
Le richieste per l’applicazione del Motu proprio
Summorum
Pontificum nelle diocesi vengono gestite dalla Congregazione in applicazione
alle norme e in dialogo con i Vescovi.
Per quanto riguarda le relazioni con la Fraternità Sacerdotale San
Pio X, dopo l’elezione del nuovo Superiore Generale e del nuovo Consiglio
continua il dialogo cordiale con la Congregazione.
PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA
Nei giorni 29 aprile – 3 maggio 2019 presso la Domus Sanctae Marthae
(Città del Vaticano) si è svolta l’annuale Assemblea Plenaria della Commissione
Biblica, sotto la presidenza del Card. Luis F. Ladaria. Il Rev.mo P. Pietro
Bovati, S.I., Segretario generale, ha diretto i lavori dell’assemblea.
Nel corso della riunione si è conclusa la riflessione su alcune tematiche di
antropologia biblica, sulla base dei contributi offerti dai singoli Membri.
A partire dai dati biblici, compito della Commissione è stato quello di
riaffermare, in vista della pubblicazione di un documento, alcune verità
fondamentali dell’antropologia biblica, sottolineando il carattere personale
dell’essere umano uomo–donna e la loro eguale dignità che si realizza come
complementarità fisica, psicologica e ontologica. Nel corso della lunga
riflessione – durata cinque anni – i Membri hanno concluso i loro lavori e, in
data 3 maggio 2019, hanno unanimemente espresso, mediante votazione, il loro
assenso circa il testo prodotto.
Il
Documento intende essere un’interpretazione fedele dell’intera Sacra
Scrittura riguardo al tema antropologico. Esso si articola in quattro capitoli:
Il
primo capitolo presenta l’uomo come creatura di Dio. Questa è la prima e
fondamentale “relazione”, che dà valore sia al fatto che l’essere umano è fatto
di «polvere», sia al suo essere vivente per il «soffio» divino.
Il
secondo capitolo illustra la condizione dell’uomo nel giardino; qui vengono
tematizzati gli aspetti del nutrimento, del lavoro e del rapporto con gli altri
esseri viventi. Una serie di importanti relazioni contribuiscono dunque a
delineare la responsabilità dell’essere umano nell’aderire al progetto divino.
Il
terzo capitolo ha per argomento generale il rapporto interpersonale, che ha
il suo nucleo fondatore nella relazione sponsale, e si sviluppa nella complessa
trama dei vincoli familiari e sociali. Molte questioni verranno trattate, come
il valore della sessualità e le sue forme talvolta imperfette o scorrette, i
rapporti tra genitori e figli, l’etica della fraternità, in opposizione alla
prepotenza e alle guerre. Alcune di queste problematiche sono state oggetto di
attenzione del Magistero, come nella recente Esortazione post-sinodale
Amoris
laetitia.
Il
quarto capitolo ha per tema la storia dell’uomo che trasgredisce il co-mando
divino scegliendo un cammino di morte; questa vicenda è però articolata
all’intervento divino, che rende la storia evento di salvezza.
L’Introduzione fornisce alcuni principi che giustificano il progetto espositivo
del Documento, mentre la Conclusione completa il percorso con qualche
annotazione di carattere spirituale e pastorale.
I Membri hanno manifestato la loro approvazione per l’accoglienza loro riservata
e per l’organizzazione dell’Assemblea. La Sessione plenaria ha avuto inizio
lunedì 29 aprile con la Santa Messa presieduta dal Cardinale Presidente nella
Cappella della Casa Santa Marta. Altri momenti di rilevo sono stati la
tradizionale cena offerta dal Rettore del Pontificio Istituto Biblico (martedì
30 aprile), la Santa Messa concelebrata all’altare della Tomba di San Pietro,
nelle Grotte vaticane, e la visita guidata ai Giardini vaticani (giovedì 2
maggio) e l’incontro con il Santo Padre (venerdì 3 maggio). L’Assemblea si è
chiusa venerdì 3 maggio con il pranzo solenne, al quale sono stati invitati i
Superiori della Congregazione per la Dottrina della Fede e altre personalità
ecclesiastiche.
COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE
Da mercoledì 27 a venerdì 29 novembre 2019, si è tenuta in Vaticano,
presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, una Sessione plenaria
straordinaria nel corso nono quinquennio della Commissione Teologica
Internazionale, sotto la presidenza di S. Em. il Card. Luis F. Ladaria, S.I., e
con l’ausilio di P. Serge-Thomas Bonino O.P., Segretario generale, nonché di
Mons. Riccardo Bollati, Segretario aggiunto.
Dopo aver rammentato la buona recezione dei due precedenti documenti
elaborati dalla Commissione Teologica (La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa [2018] e
La libertà religiosa per il bene di tutti [2019]), i
lavori si sono aperti con la presentazione e discussione dell’ultima bozza di
documento, quello relativo al rapporto fra fede e sacramenti, proposto
all’approvazione della Commissione da parte di P. Gabino Uribarri S.I.,
Presidente della Sottocommissione che l’ha redatto.
Nella mattina di giovedì 28 novembre, i Membri della Commissione si
sono poi recati presso la Pontifica Università Lateranense, dove sono stati
solennemente celebrati i 50 anni di fondazione della medesima Commissione con un
apposito convegno. Dopo i saluti del Magnifico Rettore, Prof. Vincenzo Buonomo,
i lavori si sono svolti sotto la moderazione di P. Bonino O.P. Il Rev. Carlos
Galli ha quindi relazionato su Il contributo della Commissione Teologica
Internazionale alla Chiesa, al Magistero e alla Teologia; il Rev. Philippe
Vallin su Un filo rosso antropologico, sacramentario ed etico attraverso i
documenti della Commissione Teologica Internazionale; infine, Mons.
Pierangelo Sequeri su Sinodalità teologia e sensus fidei. Per
l’occasione, il Papa Emerito
Benedetto XVI ha trasmesso un suo speciale
Indirizzo di saluto che si riassume nelle seguenti parole: “Solo l’umiltà può
trovare la Verità e la Verità a sua volta è il fondamento dell’Amore, dal quale
ultimamente tutto dipende”.
Il giorno seguente, venerdì 29 novembre, la Commissione è stata
ricevuta ufficialmente nel Palazzo Apostolico dal
Santo Padre Francesco, che ha
offerto un discorso programmatico. Il Papa ha ricordato che
san Paolo VI istituì
la Commissione, su suggerimento della prima assemblea del Sinodo dei vescovi,
per prolungare la feconda collaborazione tra magistero e teologi, che aveva
caratterizzato le assise conciliari. Ora “dopo cinquant’anni di intenso lavoro
c’è ancora tanta strada da percorrere, ma così facendo la Commissione adempirà
la propria vocazione di essere anche modello e stimolo per quanti – laici e
clero, uomini e donne – desiderano dedicarsi alla teologia… Per fare una buona
teologia non bisogna mai dimenticare due dimensioni per essa costitutive. La
prima è la vita spirituale…la teologia nasce e cresce in ginocchio! La seconda
dimensione è la vita ecclesiale: sentire nella Chiesa e con la Chiesa, secondo
la formula di sant’Alberto Magno: «In dulcedine societatis, quaerere veritatem”.
Nell’impartire la sua benedizione, al termine dell’incontro, il S. Padre ha
congedato i presenti rinnovando la sua gratitudine alla Commissione insieme
all’augurio che questa continui con gioia la sua missione.
L’impegno della Commissione Teologica Internazionale è quindi
proseguito, presso la sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, con
la votazione finale e l’approvazione in forma specifica del documento dal
titolo: La reciprocidad entre fe y sacramentos en la economía sacramental.
Tale testo, in data 19 dicembre 2019, è stato quindi presentato al Santo Padre
Francesco, che ha espresso il suo parere favorevole al riguardo e ne ha
autorizzato la pubblicazione.
ARCHIVIO
Nel corso del 2019 e del 2020 l’Ufficio dell’Archivio ha svolto
regolarmente le proprie attività, caratterizzate dall’opera di servizio nei
confronti sia del Dicastero sia della ricerca storica sulle fonti. Infatti, uno
dei compiti primari dell’Ufficio dell’Archivio è custodire e tramandare alle
generazioni future l’inestimabile patrimonio documentario della Congregazione
per la Dottrina della Fede, al fine di non disperderne la memoria a fondamento
della sua identità.
Fondamentale organo di raccordo tra la produzione documentaria
corrente dei diversi Uffici della Congregazione e la sua memoria storica,
l’Archivio costituisce anche il tramite principale con la comunità degli
studiosi, che da ventitré anni possono accedere liberamente alla consultazione
dei preziosi documenti storici in esso custoditi.
Il biennio appena trascorso ha portato con sé una innovazione assai
significativa, relativa all’apertura dei fondi documentari di
Papa Pio XII. Per
disposizione del Santo Padre Francesco, infatti, il 2 marzo 2020 si sono aperti
alla consultazione degli studiosi gli Archivi Vaticani per tutto il Pontificato
di Pio XII (2.III.1939 – 9.X.1958).
Considerata l’ingente mole dei materiali interessati dalla suddetta
apertura, essa si svolge secondo le modalità già adottate in occasione
dell’apertura nel 2006 del Pontificato di
Pio XI; vale a dire: la consultazione
avviene previa prenotazione, per verificare lo stato e procedere con la
sistemazione e il riordino dei relativi fascicoli, qualora essi non fossero già
pronti (cfr. Regolamento per gli studiosi, art. 14 ad finem).
L’apertura del Pontificato di Pio XII alla ricerca storica ha coinciso
con l’esplosione della pandemia da Covid-19, tuttora in corso. A causa delle
restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, nel corso del 2020 l’Archivio
della Congregazione per la Dottrina della Fede, al pari degli altri archivi e
biblioteche della Santa Sede, ha dovuto chiudere le porte agli Studiosi per due
volte: la prima dal 23 marzo al 31 maggio, la seconda dal 9 novembre al 4
dicembre 2020.
Le chiusure forzate, tuttavia, non hanno impedito di progredire nella
paziente opera di restauro, legatura e digitalizzazione dei codici e volumi
d’Archivio dal XVI al XX secolo, grazie all’affidamento del lavoro a laboratori
esterni di fiducia. Inoltre, grazie al software Shades Ecclesia® (versione 6.0),
è proseguita la fondamentale attività di schedatura e inventariazione dei fondi
archivistici, anche e soprattutto in funzione della suddetta apertura del
Pontificato di Pio XII.
Le informazioni e gli aggiornamenti sull’Archivio e sulla gestione
dell’emergenza sanitaria sono stati forniti anche tramite il sito internet
dell’Archivio (http://www.acdf.va/content/dottrinadellafede/it.html), portale
che introduce a contenuti basilari come orari, contatti, richieste di accesso,
rilascio della tessera, riproduzioni dei documenti.
Da ultimo, si segnala come sempre il servizio di consultazione e
orientamento agli studi, garantito quotidianamente dal personale addetto.
Infatti, l’interesse per l’Inquisizione Romana e la sua plurisecolare storia non
è venuto mai meno da parte degli Studiosi e dei Ricercatori, mostrando anzi
sempre più le potenzialità interdisciplinari della variegata documentazione
custodita dall’Archivio. I numeri pressoché costanti di nuove richieste
pervenute all’Archivio, 113 nel 2019 e 108 nel 2020, dimostrano infatti che la
pandemia e le relative restrizioni non hanno fatto venire meno il bisogno di
approfondire e conoscere sempre meglio una memoria storica che riguarda non solo
la Chiesa ma l’intera comunità umana. |