ATTIVITÀ DELLA SANTA SEDE 2022
DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Il
Dicastero per la Dottrina della Fede nel corso dell’anno 2022 ha
trattato problemi dogmatici, morali e pastorali connessi con la sua
responsabilità istituzionale. Nello svolgimento di tale compito il Dicastero è
attualmente strutturato in tre distinte sezioni (Sezione dottrinale, Sezione
disciplinare, Sezione matrimoniale), ciascuna con mansioni specifiche, e un
Archivio storico. Sono collegate con il Dicastero anche la
Pontificia
Commissione Biblica e la
Commissione Teologica Internazionale.
Le Sezioni trattano materie per lo più delicate e riservate. Non sarà
pertanto possibile esporre qui nei particolari tutto quanto è stato studiato e
operato in questo vasto ambito di problematiche, soprattutto per quanto riguarda
aspetti connessi con istituzioni e persone private. Ci si limiterà quindi a
ricordare le questioni più significative e di ordine generale.
SEZIONE DOTTRINALE
Secondo le competenze che le spettano, la Sezione dottrinale si è
adoperata per promuovere opportune ed adeguate iniziative in vista di una
corretta diffusione della dottrina cattolica ed a difesa di quegli aspetti
dell’insegnamento ecclesiale messi in pericolo da proposte non coerenti o non
compatibili con essa. In tal senso, si menzionano le seguenti iniziative.
I – Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede ad un
dubium circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso (22
febbraio 2021).
Considerati le reiterate iniziative in alcuni ambiti ecclesiali e soprattutto in
ambito germanofono, di introdurre ufficialmente nella liturgia della Chiesa una
benedizione delle coppie di persone dello stesso sesso, allo scopo di
legittimare moralmente una condivisione di vita anche a livello sessuale, nonché
di fronte a diverse pubblicazioni teologiche al riguardo, le quali suscitavano
confusione e scandalo fra i fedeli, la Congregazione per la Dottrina della Fede
ha deciso di pubblicare un
Responsum ad dubium chiarificatore in
tal senso.
Il suddetto
Responsum ad dubium, datato 22 febbraio 2021 (pubblicato il
15 marzo 2021), risponde negativamente al quesito se la Chiesa dispone del
potere di impartire la benedizione a unioni di persone dello stesso, esponendo i
motivi di tale giudizio nell’annessa Nota esplicativa. Il Santo Padre
Francesco ha dato il suo assenso alla pubblicazione di ambedue i testi. Nel
contempo, la Congregazione ha offerto altresì un
Articolo di commento che
esprime sinteticamente la genesi, la motivazione e i contenuti del summenzionato
documento.
Valorizzando la “sincera volontà di accoglienza e di accompagnamento
delle persone omosessuali, alle quali si propongono cammini di crescita nella
fede”, la Nota esplicativa richiama in primis la natura delle
benedizioni, appartenenti ai sacramentali, il cui fine è quello di preparare a
ricevere la grazia e di disporre a cooperare con essa. Per tale motivo occorre
“che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a
ricevere e ad esprimere la grazia, in funzione dei disegni di Dio iscritti nella
Creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore”. Poiché le unioni fra persone
dello stesso sesso implicano una prassi sessuale fuori del matrimonio di uomo e
donna, non sono ordinate a servire quei disegni e quindi non possono essere
oggetto di una benedizione ecclesiale. Inoltre, tale atto costituirebbe in certo
qual modo un’analogia con la benedizione nuziale, ciò che non può essere ammesso
(cf. Es. ap. Amoris laetitia, n. 251). Tuttavia, la Nota ribadisce
che il Responsum “non esclude che vengano impartite benedizioni a singole
persone con inclinazione omosessuale”, nei confronti dei quali occorrono sempre
“rispetto e delicatezza” e l’annuncio del “Vangelo nella sua pienezza”.
II – Diversi interventi presso varie Conferenze Episcopali circa il
discernimento della validità di battesimi amministrati in modo non conforme alla
vigente disciplina.
Il Dicastero, in questi ultimi anni, si è sempre occupato di alcuni casi
di amministrazione del sacramento del Battesimo nei quali è stata
arbitrariamente modificata la formula sacramentale stabilita dalla Chiesa nei
libri liturgici.
In tali casi è stata registrata una “intenzionalità” distorta, laddove
“intenzione” significa la volontà deliberata di realizzare un sacramento,
secondo quanto istituito da Cristo e stabilito dalla Chiesa. Colui che
amministra i sacramenti è Cristo, tramite un ministro (cf. SC 7: Cristo
«è presente con la sua virtù nei sacramenti, al punto che quando uno battezza è
Cristo stesso che battezza»), il quale se vuole porre un’azione valida deve
conformare la propria volontà alla volontà di colui di cui è vicario.
La necessità di attenersi a quanto stabilito dal Rituale, circa la forma
del sacramento, è un requisito essenziale nella valutazione della sua validità.
Infatti, nei casi trattati, la questione implicata riguarda la “forma
sacramentale” e non una semplice “formalità giuridica”, cioè la validità di un
sacramento e non la sua liceità.
Le formule sacramentali devono essere rispettate nella loro integrità
perché in esse si esprime la fede della Chiesa e a nessuno è permesso
aggiungere, togliere o modificare ciò che Cristo ha istituito e che la Chiesa ha
stabilito (cf. Cost.
Sacrosanctum Concilium 22; can. 846, CIC).
Al fine di sottrarre la questione ad interpretazioni e prassi devianti e
offrire ai fedeli un chiaro orientamento, il Dicastero ha pubblicato il 6 agosto
2020 un “Responsum”, con relativa “Nota dottrinale” in cui si richiama la
dottrina circa la validità dei sacramenti connessa alla forma stabilita dalla
Chiesa con l’uso delle formule sacramentali approvate. Sulla base di tale
pronunciamento sono state, quindi, offerte diverse e numerose indicazioni alle
Conferenze episcopali che hanno segnalato abusi in materia.
III – Accoglienza di Candidati al sacerdozio provenienti dall’anglicanesimo e da
altre Confessioni cristiane.
Nel corso dell’anno, il Dicastero ha continuato a gestire le richieste
relative all’ammissione di Candidati agli Ordini Sacri provenienti
dall’Anglicanesimo e da altre confessioni cristiane. In particolare, ha trattato
le richieste dei Vescovi che desiderano ammettere agli Ordini Sacri gli
ex-ministri e gli ex-pastori sposati, quando il Candidato richiede la dispensa
dall’obbligo del celibato clericale (cfr. CIC can. 1042). In questi casi,
il Dicastero riceve la richiesta dall’Ordinario o, in alcuni situazioni, dalla
Conferenza Episcopale a nome dell’Ordinario e, dopo aver confermato che i
requisiti della formazione sono stati soddisfatti, decide di presentare
l’istanza al Santo Padre.
Inoltre, il Dicastero è stato coinvolto in modo particolare
nell’accompagnare gli Ordinariati creati dalla Costituzione Apostolica
Anglicanorum coetibus (2009) nel momento in cui accolgono ex-ministri
anglicani nella piena comunione con la Chiesa cattolica e nel momento in cui
vagliano la loro presentazione alla Santa Sede, in accordo con l’articolo 6, § 1
delle Norme Complementari (2019).
IV – Visite ad limina delle varie Conferenze Episcopali.
Grande importanza rivestono gli incontri con gli Episcopati in occasione
delle loro visite ad limina Apostolorum. Si tratta di una preziosa
occasione di informazione e confronto, durante la quale i Presuli hanno modo di
esporre problemi e quesiti, chiedere informazioni, fornire delucidazioni,
rispondere a eventuali richieste inerenti le loro Diocesi e ottenere chiarimenti
e suggerimenti da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede su tematiche
dottrinali e/o morali. In particolare, nel corso del 2022 ci sono stati incontri
con i Presuli provenienti da: Austria, Belgio, Brasile, Canada, Capo Verde,
Colombia, Francia, Germania, Guinea Bissau, Inghilterra e Galles, Madagascar,
Mauritania, Paesi Bessi, Senegal, Slovenia, Spagna, U.S.A.
V – Istruzioni ai nuovi Rappresentanti Pontifici.
In vista delle disposizioni da offrire ai Rappresentanti Pontifici di
recente nomina, il Dicastero offre regolarmente indicazioni alla Sezione per i
Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Le istruzioni vengono
preparate tenendo presente la specificità della situazione ecclesiale nei
singoli Paesi, nonché le questioni pertinenti, che sono all’attenzione del
Dicastero e vengono seguite durante gli incontri con i Pastori, specialmente
nelle Visite ad limina Apostolorum.
In primo luogo si chiede al Nunzio apostolico di ricevere regolare
informazione circa gli sviluppi della situazione, dal punto di vista dottrinale
e morale, nella vita della Chiesa cattolica nel Paese in cui egli è presente.
Tenendo conto di tale ambito, si menzionano di solito alcune questioni
dottrinali attuali di interesse generale, come, ad esempio, la necessità della
vigilanza e della promozione della retta dottrina della fede, specialmente nei
Centri di studio e di formazione teologica, con l’impegno per la diffusione
dell’insegnamento del Dicastero per la Dottrina della Fede, tenendo conto del
crescente fenomeno della secolarizzazione che costituisce una sfida generale per
la trasmissione e l’adeguata comprensione dell’insegnamento della Chiesa.
In secondo luogo, si insiste su un’adeguata cura delle eventuali
iniziative ecumeniche e di dialogo interreligioso, per la diffusione di una
corretta dottrina ecclesiologica.
Tenendo conto della crescente rilevanza delle diverse questioni di
bioetica e morale sessuale, si chiede al nuovo Nunzio un forte impegno per
favorire la comprensione corretta e l’accoglienza della dottrina morale
ecclesiale da parte dei fedeli, servendosi dei diversi documenti magisteriali
circa queste tematiche. Un particolare rilievo assume oggigiorno il confronto
con l’ideologia del gender ormai diffusa in tutto il mondo occidentale e
di forte influsso sui fondamenti stessi della società e della Chiesa.
In merito a eventuali casi di graviora delicta si raccomanda al
nuovo Rappresentante Pontificio di vigilare con massimo impegno e prudenza
soprattutto sulle questioni di possibili abusi su minori da parte dei chierici e
collaboratori pastorali, evitando che sia occultato qualsiasi crimine.
VI – La diffusione dell’insegnamento della Congregazione per mezzo di
internet.
La Congregazione procede nell’impegno di aggiornare e perfezionare la
raccolta dei propri
Documenti sul sito vaticano (www.vatican.va). Tali
Documenti, infatti, sono approvati dal Papa e, pertanto, partecipano al
magistero ordinario del Successore di Pietro (cf. Istruzione
Donum veritatis
sulla vocazione ecclesiale del teologo, 24 maggio 1990, n. 18).
Con la pubblicazione dei
Documenti sul sito vaticano si intende offrire
un servizio non solo ai Pastori e ai teologi, ma anche ai fedeli interessati
nelle diverse parti del mondo, offrendo risposte dottrinali alle domande
inquietanti del tempo presente. Nella raccolta, che è raggiungibile anche
direttamente all’indirizzo: www.doctrinafidei.va, si trovano tutti i Documenti
pubblicati dopo il Concilio Vaticano II, tradotti in latino, francese, inglese,
italiano, polacco, portoghese, spagnolo e tedesco, nonché per alcuni anche in
ceco, cinese, croato, lituano, olandese, rumeno, russo, slovacco, ucraino,
ungherese, ecc.
VII – Richieste di Nulla osta.
Un altro aspetto riguarda le richieste di Nulla osta per
l’assunzione vari incarichi nella Chiesa. Negli anni 2021–2022 sono pervenute
circa 3000 richieste, soprattutto da parte della Segreteria di Stato, del
Dicastero per i Vescovi e del Dicastero per l’Educazione Cattolica. Nella
massima parte dei casi, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha concesso il
Nulla osta richiesto. Soltanto in pochi casi il Nulla osta è stato
negato, offrendo ampie motivazioni circa il diniego.
VIII – Incontri con alcuni Superiori Generali.
Un cenno particolare meritano gli incontri periodici con alcuni
Superiori Generali di Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita
Apostolica, nella prospettiva di considerare, in un dialogo diretto e
costruttivo, le diverse questioni pendenti, inserendole in un ambito generale e
organico, allo scopo di favorire una reciproca collaborazione per il bene della
Chiesa.
SEZIONE DISCIPLINARE
La sezione disciplinare è composta da 15 Officiali a pieno tempo, ai
quali si aggiunge la collaborazione di altri Officiali del medesimo Dicastero,
guidati dal Capufficio, che oltre alla competenza teologica di base, hanno una
specifica competenza in diritto canonico, particolarmente per quanto riguarda il
diritto penale.
Nell’anno 2022, sono state protocollate 938 ponenze di competenza
esclusiva della Sezione. In genere si tratta di casi che provengono da Diocesi,
Istituti religiosi ed Enti ecclesiastici, dai diversi Paesi del mondo. I nuovi
casi aperti dall’Ufficio Disciplinare si possono classificare entro le competenze stabilite dall’Art. 10 dal Regolamento della Congregazione e dal Motu
proprio Sacramentorum Sanctitatis Tutela.
Sono stati segnalati al Dicastero 62 casi di delitti contro la fede
(apostasia, eresia e scisma). Questi casi in genere coinvolgono persone o gruppi
che hanno rotto la piena comunione con la Chiesa o, al contrario, scismatici che
in qualche maniera vogliono ritornare alla piena comunione con la Chiesa. In
alcuni casi si tratta invece di richieste da parte degli Ordinari per essere
supportati e consigliati sui casi che si trovano nelle loro Diocesi.
Il numero più elevato di delitti segnalati appartengono alla categoria
chiamata Graviora delicta o delitti più gravi. Questo tipo di delitti
comprende accuse di abuso sessuale di minori da parte di chierici (749 casi,
ovvero l’80% dei casi disciplinari), il delitto di pedopornografia (34 casi), i
vari delitti contro l’Eucaristia (7 casi) e la Penitenza (93 casi).
In data 5 giugno 2022, il Dicastero ha pubblicato e reso disponibile
sul rispettivo sito Vaticano la
versione 2.0 del Vademecum su alcuni punti di
procedura nel trattamento dei casi di abuso sessuale di minori commessi da
chierici, con alcuni aggiornamenti rispetto alla versione precedente. Il
testo, che non ha valore di legge, è uno strumento elaborato dal Dicastero per
aiutare gli Ordinari e i Gerarchi e i loro collaboratori a trattare
correttamente dal punto di vista canonico le delicate situazioni in cui un chierico viene accusato di delitti contro il
sesto comandamento del decalogo con minori. Esso intende rispondere a
un’esigenza crescente di conoscenza della prassi da parte di quanti sono
chiamati nei diversi ruoli a gestire le situazioni descritte. Già la prima
edizione (16 luglio 2020) preludeva a futuri aggiornamenti. Il Dicastero ha
constatato come la sua diffusione abbia contribuito a uniformare la prassi, a
formare operatori, a risolvere questioni che non trovano adeguata risposta nei
testi di legge. L’aggiornamento della prima edizione si è reso necessario
principalmente a seguito dell’entrata in vigore del Libro VI del Codice di
diritto canonico e delle «Norme sui delitti riservati alla Congregazione per
la Dottrina della Fede» (8 dicembre 2021), dei motu proprio «Fidem
servare» (14 febbraio 2022) e «Competentias quasdam decernere» (15
febbraio 2022), infine della costituzione apostolica «Praedicate evangelium»
(5 giugno 2022).
L’opera di revisione ha attentamente considerato, tra le altre cose, i
diversi contributi provenienti dai centri accademici e dagli studi di settore giunti negli ultimi due anni, oltre al confronto costante con le
realtà ecclesiali da tempo impegnate in questo ambito, i cui suggerimenti si
sono rivelati una preziosa occasione per chiarire alcuni punti e migliorare il
testo. A livello redazionale è stata conservata la stessa numerazione della
prima versione, così da facilitare l’accesso ai diversi argomenti da parte di
chi ha già familiarità con il Vademecum.
UFFICIO MATRIMONIALE
Competente in tutte le questioni concernenti il «privilegium Fidei»,
secondo l’art. 74 della Cost. Ap.
Praedicate Evangelium, il Dicastero
tramite il suo
Ufficio Matrimoniale è impegnato prevalentemente nell’esame delle
cause di scioglimento del vincolo tra una parte battezzata e una parte non
battezzata oppure fra due parti non battezzate quando non può essere applicato
il «privilegium paulinum».
Le cause pervenute nel 2022 (inclusi singoli quesiti sul favor
fidei e su materie affini) sono in totale 387.
Tali cause vengono preparate dalle Autorità ecclesiali locali secondo
le Norme emanate il 30 aprile 2001 (cf. Congregatio pro Doctrina Fidei,
Documenta, Nr. 95; come le normative del 1934 e del 1973 anche le attuali
Norme non sono state pubblicate né su L’Osservatore Romano né sugli
Acta Apostolicae Sedis, perché destinate direttamente per l’uso delle Curie
Diocesane ed Eparchiali). Gli Atti delle cause in questione, dopo l’arrivo
nell’Ufficio, sono esaminati da un Difensore del vincolo e successivamente dai
membri della «Commissione Speciale» competente in materia (cf. Annuario
Pontificio 2022, 1150), prima che i casi siano presentati, insieme al Voto dei
Commissari, all’Udienza di Tabella (pro gratia: 363). Nel 2022, come
negli anni scorsi per la situazione pandemica, non sono state tenute Commissioni
regolari; invece, il lavoro dei Difensori nonché dei Commissari è stato svolto
in forma scritta.
Inoltre, l’Ufficio Matrimoniale provvede ad aiutare le Curie Diocesane
fornendo loro sussidi pratici da tenere presenti nell’applicazione della
normativa sul favor fidei; tra questi sussidi si trova, oltre alle Note del 2002
(cf. Periodica de Re Canonica 93 [2004] 320-325), un numero di proposte
per vari moduli, utili durante i processi in favorem fidei. Insieme alle Norme
del 2001, tali moduli sono accessibili, in varie lingue, tramite il sito
internet del Dicastero per la Dottrina della Fede: www.doctrinafidei.va.
Nella
collana «Documenti e Studi», diretta dal Dicastero, sono stati
pubblicati gli Atti della Giornata di studio dal titolo «Lo scioglimento del
matrimonio in favorem fidei: A vent’anni dell’Istruzione Potestas
Ecclesiae (2001-2021)», organizzata il 27 aprile 2021 in collaborazione con
la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Lateranense (per il
programma dell’Evento, cf.
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/giornata-di-studio_depliant.pdf;
per la pubblicazione, cf.
https://www.libreriaeditricevaticana.va/it/home/748-lo-scioglimento-del-matrimonio-in-favorem-fidei-a-ventanni-dallistruzione-potestas-ecclesiae-2001-2021-norme-e-commenti.html).
Non da ultimo, l’Ufficio Matrimoniale è sempre disponibile a dare un
supporto di consulenza ad hoc in merito ad eventuali quesiti, riguardanti la
materia in oggetto, presentati dagli Ecc.mi Presuli Ordinari oppure dai loro
rispettivi Tribunali.
PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA
Nell’anno 2022, l’Assemblea Plenaria della Commissione Biblica, prevista
per i giorni 12–16 aprile, non si è tenuta a causa dell’epidemia da Covid-19.
All’inizio dell’anno, con la nomina da parte del Santo Padre Francesco
di nove Membri ad primum quinquennium, la riconferma in aliud
quinquennium di altri 11 Membri e la nomina di Nuria Calduch Benages come
nuovo Segretario, la Commissione ha iniziato il suo nuovo quinquennio, che si
protrarrà fino al 2025. La nuova Commissione è così composta:
- Rev.do Knut BACKHAUS
(Germania).
- Rev. P. Paul BÉRÉ,
S.I. (Burkina Faso).
- Rev.da Sr. Nuria
CALDUCH BENAGES, M.N. (Spagna).
- Rev.do Eduardo CÓRDOVA
GONZÁLEZ (Messico).
- Sig.ra Bruna
COSTACURTA (Italia).
- Rev.do Mons. Pierre
DEBERGÉ (Francia).
- Rev.do Luís Henrique
ELOY E SILVA (Brasile).
- Rev. Andrés Maria
GARCÍA SERRANO (Spagna).
- Rev. Federico GIUNTOLI
(Italia).
- Rev.do Adrian GRAFFY (Inghilterra).
- Sig.ra Mary HEALY (USA).
- Rev. Marcin KOWALSKI (Polonia).
- Rev. P. Philippe LEFEBVRE, O.P. (Svizzera).
- Sig.ra Bénédicte LEMMELIJN (Belgio).
- Rev.do Hugo Orlando MARTÍNEZ ALDANA
(Colombia).
- Rev.do Levente Balázs MARTOS (Ungheria).
- Rev.do Jean-Bosco MATAND BULEMBAT (Repubblica
Dem. Congo).
- Sig.ra Maria Armida NICOLACI (Italia).
- Rev. P. Henry PATTARUMADATHIL, S.I. (India).
- Rev. Blazej ŠTRBA (Slovacchia).
I 20 rappresentanti della Commissione provengono da ogni parte del
mondo. Come nel precedente quinquennio, si è cercato di diversificare la
provenienza dei Membri secondo un criterio geografico ed ecclesiale, tenendo
anche debitamente presente l’ambito di competenza di ogni Membro, per non creare
squilibri tra esperti dell’Antico e del Nuovo Testamento. Inoltre, è stata
mantenuta e incrementata la presenza femminile: oltre alla conferma di tre
esegete dello scorso quinquennio (Nuria Calduch Benages, Bruna Costacurta, Mary
Healy), si sono aggiunte la Sig.ra Bénédicte Lemmellijn e la Sig.ra Maria Armida
Nicolaci.
In data 24 aprile 2022, sulla base di alcune proposte emerse da una
consultazione tra i Membri, il Santo Padre ha assegnato alla Commissione
l’incarico di approfondire come nuovo tema la Sofferenza e malattia nella
Bibbia, anche in vista di una pubblicazione.
A seguito di ciò, il Segretario ha affidato ai Membri l’incarico di
approfondire alcuni aspetti particolari della tematica, tenendo conto della
competenza esegetica di ciascuno.
COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE
Da lunedì 21 a venerdì 25 novembre 2022, si è svolta in Vaticano, presso il
Dicastero per la Dottrina della Fede, la prima Sessione Plenaria della
Commissione Teologica Internazionale, nel decimo quinquennio della sua attività,
sotto la presidenza del Cardinale Luis F. Ladaria, S.I., con il coordinamento di
Mons. Piero Coda, Segretario Generale, e l’ausilio di Mons. Maurizio Barba,
Segretario Aggiunto.
La Commissione si è impegnata ad approntare un piano base per i tre temi, scelti
all’inizio del quinquennio, in accordo con il Santo Padre, e affidati ognuno
allo studio di una Sottocommissione, riguardanti: 1. L’Antropologia
cristiana di fronte alle sfide culturali contemporanee, 2. Il primo
Concilio Ecumenico di Nicea e l’attualità del suo dogma, 3. L’impronta
divina della creazione e la custodia umana del creato. In realtà, prima
della Sessione Plenaria, le tre Sottocommissioni hanno avuto delle riunioni
online nel corso delle quali è stato approntato un quadro generale relativo al
tema da studiare, così come è stata pure precisata la metodologia da seguire nel
corso dell’iter di elaborazione del futuro documento. I lavori della Sessione
invernale si sono svolti fondamentalmente nell’ambito delle Sottocommissioni,
sebbene si siano avuti pure momenti di riflessione e condivisione in riunioni
congiunte e plenarie.
Giovedì 24 novembre,
la Commissione è stata ricevuta ufficialmente nel Palazzo
Apostolico dal Santo Padre, che ha indicato ai Membri tre direttrici di marcia
nel cammino di approfondimento dei tre temi, nel solco tracciato dal Concilio
Vaticano II: 1. Fedeltà creativa della Tradizione; 2. Apertura all’apporto delle
diverse discipline; 3. Collegialità. Nell’augurare ai Membri della Commissione
un sereno e proficuo lavoro, il Santo Padre ha voluto ribadire l’importanza dei
temi studiati, i quali «ci invitano ad assumere pienamente lo sguardo del
discepolo, il quale, con stupore sempre nuovo, riconosce che Cristo, «proprio
rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l’uomo a
se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione» (Cost. past.
Gaudium et
spes, 22); e così Egli ci insegna che «la legge fondamentale dell’umana
perfezione, e perciò anche della trasformazione del mondo, è il nuovo
comandamento dell’amore» (ibid., 38). E ho usato la parola “stupore”.
Credo che sia importante, forse non tanto per i ricercatori, ma certo per i
professori di teologia: domandarsi se le lezioni di teologia provocano stupore
in coloro che le seguono. È un bel criterio questo, può aiutare».
Nella mattinata di venerdì 25 novembre, i Membri della Commissione si sono
recati presso l’Auditorium “San Giovanni Paolo II” della Pontificia Università
Urbaniana, dove è stato presentato il secondo volume che raccoglie i documenti
della Commissione, dal 2005 al 2021, pubblicato dalle Edizioni Studio
Domenicano. Dopo i saluti del Magnifico Rettore, P. Leonardo Sileo, O.F.M., e
del Presidente, Card. Luis F. Ladaria, S.I., i lavori si sono svolti sotto la
moderazione di Mons. Piero Coda, Segretario Generale della Commissione. Il
Rettore Magnifico della Pontificia Università di San Tommaso d’Aquino
“Angelicum”, P. Thomas White, O.P., ha relazionato su Dio Trinità e l’unità
della famiglia umana. D. Paul O’Callaghan, Professore Ordinario di
Antropologia Teologica presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università
della Santa Croce, è intervenuto su Etica universale e libertà religiosa.
Il Presidente dell’Associazione Teologica Italiana, nonché Rettore dell’Almo
Collegio Capranica in Roma, D. Riccardo Battocchio, ha riflettuto su La
grazia della salvezza nella reciprocità di fede e sacramenti. Infine, Sr.
Nathalie Becquart, Sotto-Segretario del Sinodo dei Vescovi, ha trattato del
Sensus fidei e Chiesa sinodale.
Con tale iniziativa si è voluto far conoscere più da vicino i documenti
elaborati dalla Commissione e dar luce così all’attività di questa istituzione
nel suo servizio alla Santa Sede e in modo particolare al Dicastero per la
Dottrina della Fede, attraverso la collaborazione di non pochi studiosi di
teologia, le cui intuizioni ed approfondimenti hanno dato nel corso degli anni
un valido apporto allo studio dei problemi dottrinali di particolare rilevanza e
quindi al Magistero della Chiesa.
I lavori della Commissione sono terminati con la concelebrazione eucaristica,
presieduta dal Cardinale Presidente, all’altare della tomba nella Basilica di
san Pietro, nel corso della quale i Membri hanno rinnovato la loro professione
di fede.
ARCHIVIO
Nel 2022 l’Archivio ha svolto con regolarità le proprie attività,
assolvendo al compito di custodire e tramandare la memoria storica del
Dicastero, quale fondamento della sua stessa identità. In quanto organo di
raccordo tra la produzione documentaria corrente, l’Archivio costituisce anche
il tramite principale con il mondo della ricerca e la comunità degli studiosi,
che da un quarto di secolo hanno accesso ai preziosi fondi documentari
custoditi.
Le ricerche storiche condotte in Archivio da studiosi di varia
estrazione e provenienza hanno contribuito ad accrescere la conoscenza della
storia del Dicastero, mostrando ancora una volta le notevoli risultanze delle
indagini compiute, sempre aperte a nuove esplorazioni e scoperte.
Al riguardo, il servizio di consultazione, assistenza ed orientamento
alle ricerche, garantito quotidianamente dal personale dell’Archivio, ha
registrato anche nel corso dell’anno passato il crescente interesse per le
variegate tematiche connesse alla storia del Sant’Uffizio e dell’Indice da parte
di studiosi provenienti da ogni parte del mondo.
A conferma di ciò, le nuove richieste di accesso pervenute all’Archivio
nel 2022 sono state un centinaio, attestandosi ai livelli degli anni passati. Il
60% delle domande riguarda argomenti attinenti l’Età moderna (XVI-XVIII sec.),
mentre il restante 40% l’Età contemporanea (XIX-XX sec.)
Informazioni e aggiornamenti sull’Archivio, sui vari servizi offerti e
sulle regole di consultazione continuano ad essere forniti tramite il sito
internet dell’Archivio:
http://www.acdf.va/content/dottrinadellafede/it.html.
Infine, si segnala che in vista delle celebrazioni per il
venticinquesimo anniversario dell’apertura dell’Archivio, il Dicastero per la
Dottrina della Fede e il Pontificio Comitato di Scienze Storiche hanno promosso
un Convegno internazionale di studi, da tenersi in Vaticano nel mese di novembre
2023. L’evento – cui sono stati invitati insigni studiosi italiani e stranieri –
costituirà un’importante occasione di conoscenza e approfondimento della
plurisecolare storia dell’Inquisizione Romana e della Congregazione dell’Indice
dei Libri Proibiti.