146
La terra è la nostra casa comune e tutti siamo fra-
telli. Sebbene «âil giusto ordine della società e del-
lo Stato sia il compito principale della politica »,
la Chiesa « non può né deve rimanere ai margini
della lotta per la giustizia ».
150
Tutti i cristiani, an-
che i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi del-
la costruzione di un mondo migliore. Di questo
si tratta, perché il pensiero sociale della Chiesa
è in primo luogo positivo e propositivo, orienta
unâazione trasformatrice, e in questo senso non
cessa di essere un segno di speranza che sgor-
ga dal cuore pieno dâamore di Gesù Cristo. Al
tempo stesso, unisce «âil proprio impegno a quel-
lo profuso nel campo sociale dalle altre Chiese
e Comunità Ecclesiali, sia a livello di riflessione
dottrinale sia a livello pratico ».
151
184.âNon è il momento qui per sviluppare tut-
te le gravi questioni sociali che segnano il mon-
do attuale, alcune delle quali ho commentato nel
secondo capitolo. Questo non è un documento
sociale, e per riflettere su quelle varie tematiche
disponiamo di uno strumento molto adeguato
nel
Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa
, il
cui uso e studio raccomando vivamente. Inoltre,
né il Papa né la Chiesa posseggono il monopo-
lio dellâinterpretazione della realtà sociale o della
proposta di soluzioni per i problemi contempo-
ranei. Posso ripetere qui ciò che lucidamente in-
150
âB
enedetto
XVI, Lett. enc.
Deus caritas est
(25 di-
cembre 2005), 28:
AAS
98 (2006), 239-240.
151
âP
ontificio
C
onsiglio
della
G
iustizia
e
della
P
ace
,
Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa
, 12.