156
crato con lâunzione e mi ha mandato a portare ai
poveri il lieto annuncio » (
Lc
4,18). A quelli che
erano gravati dal dolore, oppressi dalla povertà ,
assicurò che Dio li portava al centro del suo cuo-
re: « Beati voi, poveri, perché vostro è il Regno di
Dio » (
Lc
6,20); e con essi si identificò: «Ho avuto
fame e mi avete dato da mangiare », insegnando
che la misericordia verso di loro è la chiave del
cielo (cfr
Mt
25,35s).
198.âPer la Chiesa lâopzione per i poveri è una
categoria teologica prima che culturale, sociolo-
gica, politica o filosofica. Dio concede loro «âla
sua prima misericordia ».
163
Questa preferenza
divina ha delle conseguenze nella vita di fede di
tutti i cristiani, chiamati ad avere « gli stessi senti-
menti di Gesù » (
Fil
2,5). Ispirata da essa, la Chie-
sa ha fatto una
opzione per i poveri
intesa come una
« forma speciale di primazia nellâesercizio della
carità cristiana, della quale dà testimonianza tut-
ta la tradizione della Chiesa ».
164
Questa opzione
â insegnava Benedetto XVI â « è implicita nella
fede cristologica in quel Dio che si è fatto pove-
ro per noi, per arricchirci mediante la sua pover-
tà ».
165
Per questo desidero una Chiesa povera per
i poveri. Essi hanno molto da insegnarci. Oltre a
163
âG
iovanni
P
aolo
II,
Omelia durante la Messa per lâevan-
gelizzazione dei popoli a Santo Domingo
(11 ottobre 1984,) 5:
AAS
77 (1985) 358.
164
âG
iovanni
P
aolo
II, Lett. enc.
Sollicitudo rei socialis
(30
dicembre 1987), 42:
AAS
80 (1988), 572.
165
âB
enedetto
XVI,
Discorso alla Sessione inaugurale della V
Conferenza Generale dellâEpiscopato Latinoamericano e dei Caraibi
(13
maggio 2007), 3:
AAS
99 (2007), 450.