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196.âA volte siamo duri di cuore e di mente, ci
dimentichiamo, ci divertiamo, ci estasiamo con
le immense possibilità di consumo e di distrazio-
ne che offre questa società . Così si produce una
specie di alienazione che ci colpisce tutti, poiché
« è alienata una società che, nelle sue forme di
organizzazione sociale, di produzione e di consu-
mo, rende più difficile la realizzazione di questa
donazione e la formazione di quella solidarietÃ
interumana ».
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Il posto privilegiato dei poveri nel Popolo di Dio
197.âNel cuore di Dio câè un posto preferenzia-
le per i poveri, tanto che Egli stesso « si fece po-
vero » (
2 Cor
8,9). Tutto il cammino della nostra
redenzione è segnato dai poveri. Questa salvezza
è giunta a noi attraverso il â
sì
â di una umile ra-
gazza di un piccolo paese sperduto nella periferia
di un grande impero. Il Salvatore è nato in un
presepe, tra gli animali, come accadeva per i figli
dei più poveri; è stato presentato al Tempio con
due piccioni, lâofferta di coloro che non poteva-
no permettersi di pagare un agnello (cfr
Lc
2,24;
Lv
5,7); è cresciuto in una casa di semplici lavora-
tori e ha lavorato con le sue mani per guadagnarsi
il pane. Quando iniziò ad annunciare il Regno,
lo seguivano folle di diseredati, e così manifestò
quello che Egli stesso aveva detto: « Lo Spirito
del Signore è sopra di me; perché mi ha consa-
162
âG
iovanni
P
aolo
II, Lett. enc.
Centesimus annus
(1 mag-
gio 1991), 41:
AAS
83 (1991), 844-845.