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altre difficoltà . Se cade questa convinzione, non
rimangono solide e permanenti fondamenta per
la difesa dei diritti umani, che sarebbero sempre
soggetti alle convenienze contingenti dei potenti
di turno. La sola ragione è sufficiente per rico-
noscere il valore inviolabile di ogni vita umana,
ma se la guardiamo anche a partire dalla fede,
« ogni violazione della dignità personale dellâes-
sere umano grida vendetta al cospetto di Dio e si
configura come offesa al Creatore dellâuomo ».
176
214.âProprio perché è una questione che ha a
che fare con la coerenza interna del nostro mes-
saggio sul valore della persona umana, non ci si
deve attendere che la Chiesa cambi la sua posi-
zione su questa questione. Voglio essere del tutto
onesto al riguardo. Questo non è un argomento
soggetto a presunte riforme o a âmodernizzazio-
niâ. Non è progressista pretendere di risolvere i
problemi eliminando una vita umana. Però è an-
che vero che abbiamo fatto poco per accompa-
gnare adeguatamente le donne che si trovano in
situazioni molto dure, dove lâaborto si presenta
loro come una rapida soluzione alle loro profon-
de angustie, particolarmente quando la vita che
cresce in loro è sorta come conseguenza di una
violenza o in un contesto di estrema povertà . Chi
può non capire tali situazioni così dolorose?
176
âG
iovanni
P
aolo
II, Esort. ap. postsinodale,
Christifide-
les laici
(30 dicembre 1988), 37:
AAS
81 (1989), 461.