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trasformato il meraviglioso mondo marino in ci-
miteri subacquei spogliati di vita e di colore? ».
178
216.âPiccoli ma forti nellâamore di Dio, come
san Francesco dâAssisi, tutti i cristiani siamo chia-
mati a prenderci cura della fragilità del popolo e
del mondo in cui viviamo.
III.âI
l
bene
comune
e
la
pace
sociale
217.âAbbiamo parlato molto della gioia e
dellâamore, ma la Parola di Dio menziona anche
il frutto della pace (cfr
Gal
5,22).
218.âLa pace sociale non può essere inte-
sa come irenismo o come una mera assenza di
violenza ottenuta mediante lâimposizione di una
parte sopra le altre. Sarebbe parimenti una falsa
pace quella che servisse come scusa per giustifi-
care unâorganizzazione sociale che metta a tacere
o tranquillizzi i più poveri, in modo che quelli che
godono dei maggiori benefici possano mantene-
re il loro stile di vita senza scosse mentre gli altri
sopravvivono come possono. Le rivendicazioni
sociali, che hanno a che fare con la distribuzio-
ne delle entrate, lâinclusione sociale dei poveri e i
diritti umani, non possono essere soffocate con
il pretesto di costruire un consenso a tavolino o
unâeffimera pace per una minoranza felice. La
178
âC
atholic
B
ishops
â C
onference
of
the
P
hilippines
,
Lettera pastorale
What is Happening to our Beautiful Land?
(29
gennaio 1988).