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zione su di un piano superiore che conserva in sé
le preziose potenzialità delle polarità in contrasto.
229.âQuesto criterio evangelico ci ricorda che
Cristo ha unificato tutto in Sé: cielo e terra, Dio
e uomo, tempo ed eternità , carne e spirito, perso-
na e società . Il segno distintivo di questa unità e
riconciliazione di tutto in Sé è la pace. Cristo « è
la nostra pace » (
Ef
2,14). Lâannuncio evangelico
inizia sempre con il saluto di pace, e la pace co-
rona e cementa in ogni momento le relazioni tra i
discepoli. La pace è possibile perché il Signore ha
vinto il mondo e la sua permanente conflittualitÃ
avendolo « pacificato con il sangue della sua cro-
ce » (
Col
1,20). Ma se andiamo a fondo in questi
testi biblici, scopriremo che il primo ambito in
cui siamo chiamati a conquistare questa pacifica-
zione nelle differenze è la propria interiorità , la
propria vita, sempre minacciata dalla dispersione
dialettica.
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Con cuori spezzati in mille frammen-
ti sarà difficile costruire unâautentica pace sociale.
230.âLâannuncio di pace non è quello di una
pace negoziata, ma la convinzione che lâunitÃ
dello Spirito armonizza tutte le diversità . Supe-
ra qualsiasi conflitto in una nuova, promettente
sintesi. La diversità è bella quando accetta di en-
trare costantemente in un processo di riconcilia-
zione, fino a sigillare una specie di patto culturale
che faccia emergere una âdiversità riconciliataâ,
183
âCfr I. Q
uiles
, S.I.,
FilosofÃa de la educación personalista
,
Buenos Aires, 1981, 46-53.