EVANGELII GAUDIUM - page 211

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cioè della convinzione che Dio può agire in qual-
siasi circostanza, anche in mezzo ad apparenti
fallimenti, perché « abbiamo questo tesoro in vasi
di creta » (
2 Cor
4,7). Questa certezza è quello che
si chiama “senso del mistero”. È sapere con cer-
tezza che chi si offre e si dona a Dio per amore,
sicuramente sarà fecondo (cfr
Gv
15,5). Tale fe-
condità molte volte è invisibile, inafferrabile, non
può essere contabilizzata. Uno è ben consape-
vole che la sua vita darà frutto, ma senza preten-
dere di sapere come, né dove, né quando. Ha la
sicurezza che non va perduta nessuna delle sue
opere svolte con amore, non va perduta nessuna
delle sue sincere preoccupazioni per gli altri, non
va perduto nessun atto d’amore per Dio, non va
perduta nessuna generosa fatica, non va perduta
nessuna dolorosa pazienza. Tutto ciò circola at-
traverso il mondo come una forza di vita. A volte
ci sembra di non aver ottenuto con i nostri sforzi
alcun risultato, ma la missione non è un affare
o un progetto aziendale, non è neppure un’or-
ganizzazione umanitaria, non è uno spettacolo
per contare quanta gente vi ha partecipato grazie
alla nostra propaganda; è qualcosa di molto più
profondo, che sfugge ad ogni misura. Forse il Si-
gnore si avvale del nostro impegno per riversare
benedizioni in un altro luogo del mondo dove
non andremo mai. Lo Spirito Santo opera come
vuole, quando vuole e dove vuole; noi ci spen-
diamo con dedizione ma senza pretendere di ve-
dere risultati appariscenti. Sappiamo soltanto che
il dono di noi stessi è necessario. Impariamo a
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