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surrezione. Ã una forza senza uguali. Ã vero che
molte volte sembra che Dio non esista: vediamo
ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà che
non diminuiscono. Però è altrettanto certo che
nel mezzo dellâoscurità comincia sempre a sboc-
ciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi pro-
duce un frutto. In un campo spianato torna ad
apparire la vita, ostinata e invincibile. Ci saranno
molte cose brutte, tuttavia il bene tende sempre a
ritornare a sbocciare ed a diffondersi. Ogni gior-
no nel mondo rinasce la bellezza, che risuscita
trasformata attraverso i drammi della storia. I va-
lori tendono sempre a riapparire in nuove forme,
e di fatto lâessere umano è rinato molte volte da
situazioni che sembravano irreversibili. Questa è
la forza della risurrezione e ogni evangelizzatore
è uno strumento di tale dinamismo.
277.âContinuamente appaiono anche nuove
difficoltà , lâesperienza del fallimento, meschini-
tà umane che fanno tanto male. Tutti sappiamo
per esperienza che a volte un compito non offre
le soddisfazioni che avremmo desiderato, i frut-
ti sono scarsi e i cambiamenti sono lenti e uno
ha la tentazione di stancarsi. Tuttavia non è la
stessa cosa quando uno, per la stanchezza, ab-
bassa momentaneamente le braccia rispetto a chi
le abbassa definitivamente dominato da una cro-
nica scontentezza, da unâaccidia che gli inaridisce
lâanima. Può succedere che il cuore si stanchi di
lottare perché in definitiva cerca se stesso in un
carrierismo assetato di riconoscimenti, applausi,
premi, posti; allora uno non abbassa le braccia,