Bronzo

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1353 – 1932

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Facciata. Sezione meridionale. Attico

http://c.vatican.va/content/vatican/it/ra/campane/altre-informazioni.html

    La costruzione del primo campanile risale al secolo VIII.

    La notte del 30 giugno 1303 un incendio, provocò la caduta e rottura delle campane, che vennero fatte rifondere da Bonifacio VIII (1294-1303), ma nel 1352 furono danneggiate nuovamente. Nei due anni seguenti Innocenzo VI (1352-1362) fece fondere la campana maggiore, il campanone, la seconda, detta campanoncino, e poi la terza, detta Rota. La quarta chiamata della Predica e la quinta, la più piccola e che recava la scritta Ave Maria, erano state a suo tempo salvate e riadattate.

    Intorno al 1641 vennero spostate nel campanile fatto costruire da Urbano VIII (1623-1644) a Gian Lorenzo Bernini, ma a causa delle lesioni dovuti ai cedimenti delle fondazioni, pochi giorni dopo l’inaugurazione si dovette distruggere gran parte dell’opera.

    Nel 1724 Benedetto XIII (1724-1731) aggiunse la sesta campana. Il nuovo impianto di soneria elettrica delle campane venne inaugurato il 4 novembre 1931 da Pio XI (1922-1939).

    Le sei campane della Basilica, visibili oggi, furono collocate nel vano meridionale dell’attico al tempo di Pio VI (1775-1799). Esse svolgono un importante ruolo: il loro suono, tramite il plenum, è il segnale definitivo dell'esito positivo del conclave. Questo provvedimento è stato attuato per fugare ogni dubbio sul colore della fumata che precede l'Habemus Papam.

    Il plenum, cioè la distesa di tutte e sei le campane avviene, inoltre, per le maggiori solennità dell'Anno Liturgico: al canto del Gloria durante la Veglia Pasquale, al canto del Gloria durante la Messa della Notte di Natale, per la Benedizione Urbi et Orbi e per la festa dei patroni di Roma Santi Pietro e Paolo il 29 giugno dopo l'Angelus.

    Potete trovare una descrizione delle singole campane nelle “Altre informazioni”

Plenum per elezione pontefice; Suono singola campana; Immagine Campanone; Progetti