149
cui non si tratta di una missione riservata solo ad
alcuni: « La Chiesa, guidata dal Vangelo della mi-
sericordia e dallâamore allâessere umano,
ascolta il
grido per la giustizia
e desidera rispondervi con tutte
le sue forze ».
153
In questo quadro si comprende
la richiesta di Gesù ai suoi discepoli: «Voi stessi
date loro da mangiare » (
Mc
6,37), e ciò implica
sia la collaborazione per risolvere le cause strut-
turali della povertà e per promuovere lo sviluppo
integrale dei poveri, sia i gesti più semplici e quo-
tidiani di solidarietà di fronte alle miserie molto
concrete che incontriamo. La parola âsolidarietà â
si è un poâ logorata e a volte la si interpreta male,
ma indica molto di più di qualche atto sporadico
di generosità . Richiede di creare una nuova men-
talità che pensi in termini di comunità , di prioritÃ
della vita di tutti rispetto allâappropriazione dei
beni da parte di alcuni.
189.âLa solidarietà è una reazione spontanea di
chi riconosce la funzione sociale della proprietÃ
e la destinazione universale dei beni come realtÃ
anteriori alla proprietà privata. Il possesso priva-
to dei beni si giustifica per custodirli e accrescerli
in modo che servano meglio al bene comune, per
cui la solidarietà si deve vivere come la decisione
di restituire al povero quello che gli corrispon-
de. Queste convinzioni e pratiche di solidarietà ,
quando si fanno carne, aprono la strada ad altre
trasformazioni strutturali e le rendono possibili.
153
âC
ongregazione
per
la
D
ottrina
della
F
ede
, Istru-
zione
Libertatis nuntius
(6 agosto 1984), XI, 1:
AAS
76 (1984), 903.