159
poveri deve tradursi principalmente in unâatten-
zione religiosa privilegiata e prioritaria.
201.âNessuno dovrebbe dire che si mantiene
lontano dai poveri perché le sue scelte di vita
comportano di prestare più attenzione ad altre
incombenze. Questa è una scusa frequente negli
ambienti accademici, imprenditoriali o profes-
sionali, e persino ecclesiali. Sebbene si possa dire
in generale che la vocazione e la missione pro-
pria dei fedeli laici è la trasformazione delle va-
rie realtà terrene affinché ogni attività umana sia
trasformata dal Vangelo,
171
nessuno può sentirsi
esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per
la giustizia sociale: « La conversione spirituale,
lâintensità dellâamore a Dio e al prossimo, lo zelo
per la giustizia e la pace, il significato evangelico
dei poveri e della povertà sono richiesti a tutti ».
172
Temo che anche queste parole siano solamente
oggetto di qualche commento senza una vera in-
cidenza pratica. Nonostante ciò, confido nellâa-
pertura e nelle buone disposizioni dei cristiani,
e vi chiedo di cercare comunitariamente nuove
strade per accogliere questa rinnovata proposta.
Economia e distribuzione delle entrate
202.âLa necessità di risolvere le cause struttura-
li della povertà non può attendere, non solo per
171
âCfr
Propositio
45.
172
âC
ongregazione
per
la
D
ottrina
della
F
ede
, Istru-
zione
Libertatis nuntius
(6 agosto 1984), XI, 18:
AAS
76 (1984),
908.