[DE
-
EN
-
ES
-
FR
-
IT
-
PL
-
PT]
DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
5 luglio 2024
Lettera al Vescovo di Locri-Gerace sull’esperienza spirituale legata al
Santuario della Madonna dello Scoglio in Santa Domenica di Placanica
Eccellenza Reverendissima,
con lettera del 3 giugno 2024, Ella scriveva in riferimento alle
vicende riguardanti gli eventi inerenti al Santuario Diocesano Nostra Signora
dello Scoglio, situato in Santa Domenica di Placanica (RC), località soggetta
alla Sua giurisdizione.
Detto Santuario, inizialmente sorto come una semplice cappella, fu
eretto l’11 febbraio 2016 a seguito di una intensa esperienza spirituale di un
giovane fedele. Da allora, la località ha attirato l’interesse di molti altri
fedeli, di tutte le categorie, specie dei sofferenti e degli ammalati. Nel corso
degli anni successivi il luogo, con tutto quanto lo riguarda, è sempre più
diventato oggetto di attenzione, devota frequentazione e pellegrinaggi, sotto la
vigilanza del competente Ordinario.
In questo luogo si è venuta così a consolidare un’intensa attività spirituale di preghiera e di ascolto.
«Sono evidenti – Lei scrive – i frutti di vita cristiana in quanti frequentano
lo Scoglio, quali l’esistenza dello spirito di preghiera, conversioni, qualche
vocazione sacerdotale e alla vita religiosa, testimonianze di carità, nonché una
sana devozione ed altri frutti spirituali».
In conseguenza di ciò, con Decreto del 7 dicembre 2008 a firma del
Suo predecessore, «avendo rilevato che le manifestazioni sono teologicamente e
liturgicamente impostate, si deliberò di accogliere ufficialmente detto luogo
come realtà di culto, sotto la cura pastorale del Vescovo diocesano, lasciando
al giudizio futuro della Sede Apostolica la valutazione dei fatti e dei motivi
cha hanno determinato l’azione di culto di detta località».
Con il trascorrere degli anni, come Ella stessa ora ci comunica, non
sono emersi elementi critici o rischiosi né tanto meno problematici di evidente
gravità, ma segni di grazia e di conversione spirituale.
Ciò considerato, volendo continuare ad incrementare il valor
pastorale e promuovere la diffusione di questa proposta spirituale, anche
mediante pellegrinaggi, raduni e incontri di preghiera, ai sensi del n. 17 delle
Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali
(17 maggio 2024), pubblicate a cura di questo Dicastero, Lei proponeva la
determinazione di Nihil obstat perché l’esperienza spirituale proposta
nel suddetto Santuario possa avere quel riconoscimento necessario per continuare
ad operare in modo che quanti vi si recano si sentano confortati e stimolati a
proseguire, sapendo di essere in comunione con la Chiesa cattolica.
Al riguardo, questo Dicastero prende atto della Sua positiva
relazione circa il bene spirituale che si svolge nella succitata località, sulla
quale Ella riferisce di esercitare una costante vigilanza perché non si
verifichino manipolazioni delle persone, profitti economici indebiti, gravi
errori dottrinali, che potrebbero provocare scandali, nuocere ai fedeli e minare
la credibilità ecclesiale.
Pertanto, in considerazione di quanto da Lei affermato, e senza
formulare alcun giudizio sulla eventuale soprannaturalità o meno degli eventi
relativi all’esperienza spirituale in parola, questo Dicastero conferma la determinazione di Nihil obstat da Lei
proposta.
A questo punto, in base all’attuale normativa (art. 21, §§1-2; art.
22, §§1-2 delle succitate
Norme), Ella, in qualità di Vescovo diocesano,
dovrà ora tramite decreto rendere noto al Popolo di Dio con chiarezza il
giudizio sui fatti in questione, indicando la natura dell’autorizzazione e i
limiti di un eventuale culto consentito, precisando che la determinazione
assunta non va intesa come un’approvazione del carattere soprannaturale del
fenomeno e che i fedeli sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la
loro adesione. Inoltre, Ella dovrà esplicitare che tale determinazione di Nihil obstat
non implica alcun giudizio – né positivo né negativo – sulla vita delle
persone coinvolte nel caso in parola e che ogni eventuale ulteriore messaggio da
parte di queste ultime sarà reso noto solo dopo la Sua considerazione.
Da ultimo, poiché il Decreto è fatto “d’intesa con il Dicastero”,
prima della sua pubblicazione, voglia inviarlo a questa Istituzione curiale per
la dovuta considerazione. Ella avrà inoltre cura di informare per tempo la
Conferenza Episcopale Italiana della determinazione approvata dal Dicastero.
Resta, in ogni caso, Suo dovere quello di continuare a prestare la
massima attenzione al corretto apprezzamento dei frutti scaturiti dal fenomeno
esaminato, proseguendo nel vigilare su di essi con prudenza.
In aggiunta a quanto sopra richiamato, mi permetto di ricordarLe che
la corretta venerazione verso Maria, Madre di Gesù, Madre della Chiesa e Madre
nostra, deve essere espressa in modo da escludere inappropriate forme di
venerazione e l’uso di impropri titoli mariani. Sarà invece importante
manifestare una venerazione in chiara prospettiva cristologica, come insegna il
magistero ecclesiale: «quando è onorata la Madre, il Figlio [...] sia debitamente conosciuto, amato,
glorificato» (LG, 66).
Eccellenza Reverendissima, nel mondo secolarizzato in cui viviamo,
nel quale in tanti trascorrono le loro esistenze senza alcun riferimento alla
trascendenza, i pellegrini che si avvicinano al Santuario dello Scoglio sono un
potente segno di fede. La loro presenza davanti alla Vergine, che per loro
diventa espressione limpida della misericordia del Signore, è un modo di
riconoscere la propria insufficienza a portare avanti le fatiche della vita e il
loro ardente bisogno e desiderio di Dio. In un tale contesto di fede davvero
così prezioso, un rinnovato annuncio del kerygma potrà ancora di più
illuminare ed arricchire quest’esperienza dello Spirito.
Nel comunicarLe quanto sopra, profitto della circostanza per
inviarLe il mio deferente ossequio e saluto,
Víctor Manuel Card. FERNÁNDEZ
Prefetto
Ex Audientia Diei 05/07/2024
Franciscus
|