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procurare la gioia ».
2
Posso dire che le gioie più
belle e spontanee che ho visto nel corso della
mia vita sono quelle di persone molto povere che
hanno poco a cui aggrapparsi. Ricordo anche la
gioia genuina di coloro che, anche in mezzo a
grandi impegni professionali, hanno saputo con-
servare un cuore credente, generoso e semplice.
In varie maniere, queste gioie attingono alla fon-
te dellâamore sempre più grande di Dio che si è
manifestato in Gesù Cristo. Non mi stancherò
di ripetere quelle parole di Benedetto XVI che
ci conducono al centro del Vangelo: «Allâinizio
dellâessere cristiano non câè una decisione etica o
una grande idea, bensì lâincontro con un avveni-
mento, con una Persona, che dà alla vita un nuo-
vo orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva ».
3
8.âSolo grazie a questâincontro â o reincontro
â con lâamore di Dio, che si tramuta in felice ami-
cizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isola-
ta e dallâautoreferenzialità . Giungiamo ad essere
pienamente umani quando siamo più che umani,
quando permettiamo a Dio di condurci al di là di
noi stessi perché raggiungiamo il nostro essere
più vero. Lì sta la sorgente dellâazione evange-
lizzatrice. Perché, se qualcuno ha accolto questo
amore che gli ridona il senso della vita, come può
contenere il desiderio di comunicarlo agli altri?
2
Ibid.
, 8:
AAS
67 (1975), 292.
3
âLett. enc.
Deus caritas est
(25 dicembre 2005), 1:
AAS
98
(2006), 217.