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vato alla perfezione; ma mi sforzo di correre per
conquistarla ... corro verso la mèta » (
Fil
3,12-13).
La forza evangelizzatrice della pietà popolare
122.âAllo stesso modo, possiamo pensare che
i diversi popoli nei quali è stato inculturato il
Vangelo sono soggetti collettivi attivi, operatori
dellâevangelizzazione. Questo si verifica perché
ogni popolo è il creatore della propria cultura ed
il protagonista della propria storia. La cultura è
qualcosa di dinamico, che un popolo ricrea co-
stantemente, ed ogni generazione trasmette alla
seguente un complesso di atteggiamenti relati-
vi alle diverse situazioni esistenziali, che questa
deve rielaborare di fronte alle proprie sfide. Lâes-
sere umano « è insieme figlio e padre della cul-
tura in cui è immerso ».
97
Quando in un popolo
si è inculturato il Vangelo, nel suo processo di
trasmissione culturale trasmette anche la fede in
modi sempre nuovi; da qui lâimportanza dellâe-
vangelizzazione intesa come inculturazione. Cia-
scuna porzione del Popolo di Dio, traducendo
nella propria vita il dono di Dio secondo il pro-
prio genio, offre testimonianza alla fede ricevuta
e la arricchisce con nuove espressioni che sono
eloquenti. Si può dire che «âil popolo evangelizza
continuamente sé stesso ».
98
Qui riveste impor-
97
âG
iovanni
P
aolo
II, Lett. enc.
Fides et ratio
(14 settem-
bre 1998), 71:
AAS
91 (1999), 60.
98
âIII C
onferenza
G
enerale
dell
âE
piscopato
L
atino
-
americano
e
dei
C
araibi
,
Documento di Puebla
(23 marzo 1979),